Polat Can*
13 dicembre 2016
Aleppo Est è caduta oggi, ma guardando alle
ragioni che hanno portato a questa caduta ci si accorgerebbe
che essa non era inevitabile a causa della maggiore forza
dell'esercito del Baath e dei suoi alleati rispetto alle
fazioni islamiste, bensì in ragione di decine di fattori che
dalla prima caduta nel 2012 hanno portato a questa seconda
caduta della città oggi.
La prima caduta avvenne velocemente, presto ed
in modo disorganizzato, mentre questa seconda caduta è giunta
tardi, è stata dolorosa e distruttiva; in altre parole: la
prima caduta è stata propedeutica alla seconda.
Primo: occorre ricordare che i rivoluzionari
criticavano gli abitanti di Aleppo per la loro non
partecipazione alla rivoluzione contro il regime Baath, senza
riuscire a capire che Aleppo è città di commercio e di
industria che necessita di sicurezza, stabilità e di vie di
comunicazione aperte.
Secondo: Aleppo è divisa in due distretti;
Aleppo est ed Aleppo ovest che non è solo una divisione
geografica ma anche sociale e culturale. Aleppo Est è la città
dei poveri, dei devoti e pii Sunniti, dei Curdi che vengono
dai villaggi di Kobane e Afreen e anche dei Turchi. Uno
spezzone di classe lavoratrice povera impiegata nel settore
edile e tessile. Dall'altra parte, Aleppo Ovest è la città
della classe media e dei dipendenti pubblici, dei ricchi e dei
proprietari terrieri che non hanno interesse alcuno per gli
slogan politici, vogliono solo la stabilità per prosperare con
i loro affari.
Terzo: ad Aleppo ci sono distretti a
maggioranza cristiana (Armeni, Assiri, …ecc.) che non hanno
mai nutrito simpatia per gli slogan islamisti che hanno
deviato la rivoluzione fin dal 2012 e inoltre sono sempre
stati diffidenti verso i rivoluzionari che venivano dai
villaggi.
Quarto: ci sono i distretti a maggioranza
curda, specialmente Al Ashrafia e Boustan Al Pasha che sono
stati i primi a combattere e ad espellere le forze del regime
ed i loro teppisti “Shabeeha” nella primavera del 2012 ma che
però erano diffidenti verso gli slogan ultra-nazionalisti e
sciovinisti dell'opposizione e dei suoi alleati armati
supportati dal nemico storico dei Curdi: la Turchia.
Quinto: la caduta di Aleppo Est nel 2012 non
fu dovuta a dinamiche interne o a moti autonomi, fu invece
l'esito dell'occupazione di forze provenienti da villaggi a
nord di Aleppo (Andan, Hritan, Azaz and Hian)
Sesto: le fazioni islamiche attaccarono e
distrussero importanti famiglie e tribù di Aleppo Est con la
conseguenza che molti abitanti preferirono allearsi con il
regime.
Settimo: una volta che le fazioni islamiche
ebbero preso il controllo di Aleppo est, rubarono e
saccheggiarono tutto per portarlo in Turchia e rivenderlo a
prezzi stracciati, provocando così la distruzione
dell'economia e delle opportunità di lavoro su cui gli
abitanti contavano per la loro esistenza.
Ottavo: l'opposizione armata era divisa in
tante fazioni in conflitto tra di loro per accaparrarsi le
spoglie dei saccheggi e dei furti nelle industrie. Queste
fazioni erano sparpagliate in base alla loro identità
ideologica, politica, geografica o religiosa, oltre che in
base alla loro lealtà verso alcuni Stati, verso alcuni partiti
politici o verso specifici personaggi.
Nono: la penetrazione di queste fazioni
islamiche all'interno di Aleppo e nel corpo dell'opposizione
armata impose un nuovo stile di vita agli abitanti ed alle
altre fazioni. Il controllo assunto da “Ahrar Al Sham” e da
“Al Nusra” ha dato al regime di Assad ed ai Russi
l'opportunità e la legittimazione per distruggere la città ed
uccidere i suoi abitanti.
Come già detto, la seconda caduta di Aleppo
Est ha degli aspetti comuni con la prima caduta. Ma come mai
Aleppo è caduta nonostante la presenza di decine se non di
centinaia di fazioni con tonnellate di armi provenienti dalla
Turchia nonchè finanziate dai Sauditi e dal Qatar e con una
propaganda mediatica sulla costituzione di una comune centrale
operativa di tutte le fazioni accompagnata da minacce e
promesse, insomma perchè Aleppo è caduta?
Primo: per le divisioni tra le diverse fazioni
basate sul quale Stato sponsor e sugli interessi di certi
Stati nella guerra.
Secondo: perchè il controllo assunto dalle
fazioni estremiste islamiche, specialmente da al Quada, aveva
appannato l'immagine della resistenza armata globale
specialmente in Occidente.
Terzo: Venditori ambulanti,
mercanti di pecore e di orzo
sono diventati strateghi militari
che decidevano i piani militari e
comandavano le spedizioni tattiche
e strategiche e in seguito
sono diventati signori della guerra e
dell'autorità locale sottratta ai loro sottomessi.
Quarto: queste fazioni islamiche non
combattevano contro il regime, ma per 4 anni hanno fatto
guerra contro i Curdi su “Sheikh Maksoud” (Monti Sida)
assediando centinaia di migliaia di Curdi ed Arabi,
bombardandoli con ordigni chimici e gas, impedendo i
rifornimenti di cibo e di medicinali. Secondo me questa è
stata la causa più importante della caduta dell'opposizione
armata come pure della caduta di Aleppo Est.
Quinto: la resistenza armata era diventata de
facto un'agenzia dei servizi segreti turchi che prendeva
ordini da questi padroni e la stessa guerra dei Monti Sida fu
fatta su ordine della Turchia.
Sesto: le fazioni dell'opposizione hanno
iniziato a combattersi l'un l'altra commettendo atrocità
contro i civili, tra di loro e contro i Curdi ed i cristiani,
al pari di quello che aveva fatto l'ISIS. Hanno massacrato ed
ucciso i civili nelle strade, fatto rapimenti e distrutto
chiese, preso di mira i Curdi.
Settimo: a causa delle lotte intestine tra
queste fazioni armate, il regime è stato in grado di
conquistare “Al Nobel” e “Zahraa” per disconnettere Aleppo da
“Azzaz” e dai villaggi settentrionali ed orientali legati alla
Turchia.
Ottavo: Molte fazioni della resistenza armata
hanno abbandonato le loro posizioni verso il regime dopo il
memorandum di intesa russo-turco, per cui il regime ha potuto
assediare ed attaccare Aleppo Est.
Nono: la Turchia e l'opposizione siriana in
Turchia hanno ingannato la resistenza armata facendole credere
un sostegno incondizionato della Turchia nella guerra contro
il regime ed un supporto nei negoziati col regime che
significava vittoria. La resistenza armata ha creduto a queste
bugie ed è rimasta sotto gli isterici bombardamenti russi e
del regime senza fare alcun passo avanti sul terreno.
Decimo: i servizi segreti turchi hanno usato
la resistenza armata per i loro interessi e l'hanno sostenuta
per impossessarsi dell'Accademia Militare “Ramosa” e della
Via per Damasco prima della visita prevista di Erdogan in
Russia in modo da metterlo in una posizione di forza nei
negoziati con Putin, ma dopo l'incontro Erdogan ha ordinato la
fine delle operazioni militari turche ad Aleppo.
Undicesimo: nel periodo in cui l'opposizione
armata stava guadagnando posizioni in Aleppo Ovest, tagliando
la Via per Damasco, Erdogan ordinò loro di laciare Aleppo per
dirigersi verso Jerablus. Questa manovra è stata la goccia che
ha fatto traboccare il vaso portando alla loro sconfitta ed
alla vittoria del regime.
Dodicesimo: invece di dirigersi verso Damasco
e far cadere il regime di Assad, le migliaia della resistenza
armata si diressero verso Sheikh Maksoud, Afreen, Jerablus ed
Al Bab per combattere contro il Libero Esercito di Siria e
contro i Curdi, obbedendo agli ordini della Turchia.
Tredicesimo: un paio di anni fa, si tenne un
incontro tra decine di fazioni che portò all'abbandono dei
loro campi di battaglia per dirigersi contro le città curde
per occuparle, ma l'esito fu la loro sconfitta a Sere Kaniye,
Ramaylan, Qamishlo, Gre Spi a Afrin.
Non solo Aleppo Est è caduta, ma è
completamente distrutta. L'economia del maggiore centro
economico del Medio Oriente ed uno dei più antichi nel mondo è
del tutto distrutta. La caduta di Aleppo Est è la fine del
progetto della resistenza armata e dei loro sostenitori
turchi, è la caduta dell'Islam politico e della Fratellanza
Musulmana, è la caduta delle manovre dello Stato turco e dei
suoi mercenari, è la caduta di tutte le forze che hanno
attaccato il popolo curdo. L'ho detto e lo ripeto “nessuno
riuscirà ad opporsi ed a combattere contro il popolo curdo”.
Infine, l'unico progetto perseguibile è il
vero progetto laico e patriottico del popolo curdo, il
progetto delle Forze Democratiche Siriane e delle Unità di
Difesa del Popolo. Solo un progetto democratico e federalista
può ergersi contro l'ISIS e contro i tutti i dittatori per
assicurare libertà al Kurdistan ed alla Siria.
(traduzione a cura di AL/fdca - Ufficio
Relazioni Internazionali)
*Polat
Can è uno
dei membri fondatori delle YPG
e addetto alle pubbliche relazioni con i media occidentali per
anni.
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