Revolución Internacional /
World Revolution
Mikola Dziadok è un giovane militante libertario, avvocato e scrittore che vive Bielorussia. Fa parte della alleanza "Revolución Internacional / World Revolution - Прамень 'Pramen'" con cui collabora traducendo testi e saggi in russo e bielorusso sull'autogoverno, sui processi di comunità e sui movimenti sociali nel mondo. ma anche di storia, scienze sociali e pensiero critico, tematiche che dall'America Latina hanno suscitato l'interesse di molte organizzazioni e molti compagni in Europa.
Insieme a centinaia di persone, è stato arrestato e picchiato brutalmente il 25 marzo in una protesta di massa contro il regime di Aleksandr Lukashenko, "l'ultimo dittatore d'Europa" - che ha trascorso 24 anni al timone di uno Stato corrotto e assassino erede di una tradizione autoritaria post-sovietica. Lo hanno "sequestrato" ed è stato picchiato in un camion della polizia causandogli una commozione cerebrale che ha provocato un trauma clinico, tanto da rendere necessario il ricovero urgente in ospedale.
Mikola Dziadok è un giovane militante libertario, avvocato e scrittore che vive Bielorussia. Fa parte della alleanza "Revolución Internacional / World Revolution - Прамень 'Pramen'" con cui collabora traducendo testi e saggi in russo e bielorusso sull'autogoverno, sui processi di comunità e sui movimenti sociali nel mondo. ma anche di storia, scienze sociali e pensiero critico, tematiche che dall'America Latina hanno suscitato l'interesse di molte organizzazioni e molti compagni in Europa.
Insieme a centinaia di persone, è stato arrestato e picchiato brutalmente il 25 marzo in una protesta di massa contro il regime di Aleksandr Lukashenko, "l'ultimo dittatore d'Europa" - che ha trascorso 24 anni al timone di uno Stato corrotto e assassino erede di una tradizione autoritaria post-sovietica. Lo hanno "sequestrato" ed è stato picchiato in un camion della polizia causandogli una commozione cerebrale che ha provocato un trauma clinico, tanto da rendere necessario il ricovero urgente in ospedale.
Per quattro giorni in ospedale è stato
sottoposto ad una continua sorveglianza della
polizia, che gli ha impedito di
ricevere visite da
parenti e compagni. Dopo
essere stato dimesso il 29 marzo, è
stato immediatamente portato in
tribunale presso la Corte Federale di
Minsk.
Il suo processo è stato crivellato di
irregolarità e assurdità.
La corte ha mostrato un
documento di polizia in cui si afferma
che Mikola è stato arrestato
un paio d'ore prima del processo,
cioè sulla strada dall'ospedale
in tribunale, invalidando
i precedenti quattro giorni
in cui era stato ricoverato.
La condanna
a suo carico è stata di due settimane
di carcere (una per aver
partecipato a una "manifestazione
non autorizzata" e un'altra per
"resistenza all'arresto della
polizia"), ma
si prevede di aumentare il
numero di giorni della pena
a causa della sua militanza libertaria
e della partecipazione a vari movimenti
sociali.
Egli è un
militante impegnato
nell'elaborazione teorica e nell'azione di trasformazione
radicale della società. Si
è laureato come avvocato nella
"Belarusian State University
College" lavorando come
agente giuridico per una società privata.
Nel 2009 entra a far parte della
"European Humanities University (Vilnius)" laureandosi
in Scienze Politiche e Studi Europei.
Il 3
settembre 2010 venne stato
arrestato con la falsa accusa costruita
dallo Stato Bielorusso
di "aver partecipato ad un
attacco contro l'ambasciata russa,"
a cui è stata aggiunta un paio di giorni
dopo l'accusa di "aver violentemente attaccato la sede della
Federazione Sindacale".
Entrambe le accuse non
sono mai state sostenute da prove per
dimostrare la sua partecipazione,
mentre gran parte del movimento studentesco e della società bielorussa
aveva costruito una campagna per la sua
liberazione.
Ma,
il 27 maggio 2011, venne "riconosciuto colpevole" e condannato a
5 anni di carcere. E' stato scarcerato il 22 agosto del 2015.
Da allora, si è dedicato a scrivere un libro sulla sua esperienza nelle prigioni federali, che ha presentato in varie università del paese facendo conoscere i processi di comunità noti principalmente in America Latina e in Asia.
Da allora, si è dedicato a scrivere un libro sulla sua esperienza nelle prigioni federali, che ha presentato in varie università del paese facendo conoscere i processi di comunità noti principalmente in America Latina e in Asia.
FERMARE
IL TERRORISMO DI STATO CONTRO CHI LOTTA PER L'AUTONOMIA E PER
LA RIVOLUZIONE!
SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE COL POPOLO BIELORUSSO IN LOTTA E CON TUTTI GLI ARRESTATI NELLA GUERRA SOCIALE MONDIALE!
Pubblicato il 9 aprile 2017 su:
http://rupturacolectiva.com/ libertad-inmediata-a-nuestr... adok/
SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE COL POPOLO BIELORUSSO IN LOTTA E CON TUTTI GLI ARRESTATI NELLA GUERRA SOCIALE MONDIALE!
Pubblicato il 9 aprile 2017 su:
http://rupturacolectiva.com/
(traduzione a cura di AL/fdca - Ufficio Relazioni Internazionali)
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