Il benevolo
padrone Camozzi ci ha sommerso di denunce,
lettere di
sospensione, multe.
Ci trascina
da un’aula all’altra del tribunale del lavoro di Milano.
Per
vendicarsi della nostra resistenza allo
smantellamento della fabbrica
sta
impegnando i giudici di Milano in un lavoro estenuante.
E’ arrivato
sino a rifiutare l’arbitrato dell’ispettorato del lavoro e
chiede al
giudice di esaminare quasi 40 provvedimenti disciplinari,
dalle multe
ai 3 giorni di sospensione.
Come operai
della INNSE, oltre alle iniziative sindacali in fabbrica,
ci siamo
attrezzati per rispondere legalmente, causa per causa,
udienza per
udienza ma tutto ciò ha un costo esagerato.
Il benevolo
Camozzi ha tanti soldi da investire in studi legali, guardie,
carte
bollate, la sua potenza economica la usa contro di noi.
Noi
dovremmo avere il supporto legale della Fiom di Milano,
siamo tutti
iscritti paghiamo la tessera in media da 30 anni.
Ma la Fiom
ci ha abbandonati da quando abbiamo votato tutti NO
al loro
schema di accordo inconsistente.
Non ci rimane
nient’altro che la solidarietà degli operai come noi,
dei sostenitori
ed anche di chi non è qui,
ma capisce
che alla INNSE si sta combattendo
una lotta
fra prepotenza e giustizia sociale.
Vi
ringraziamo anticipatamente per il vostro contributo.
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