Ritirare
urgentemente il provvedimento di sgombero, restituire il
maltolto
allo spazio popolare Malarlevèt!
Lo sgombero, perché tale è a tutti
gli effetti quello subito, dalle compagne e dei compagni del
Spazio
Popolare Malarlevèt, non può segnare la fine di circa 35 anni di
intervento politico, di passione, di socialità che hanno
arricchito
Pesaro e contribuito a costruire relazioni, cittadinanza e
coscienza
critica e sociale.
Uno spazio aperto ad una gestione collettiva che in questi anni ha cambiato protagonisti, mantenendo sempre costante una tensione verso il rispetto di valori fondamentali come la giustizia sociale, la solidarietà, la difesa dei più deboli e dei beni comuni.
Uno spazio attento a forme di cultura capace di coinvolgere giovani e giovanissimi e di restituire allo stesso tempo prospettiva e memoria storica.
Uno spazio capace di favorire la partecipazione di persone e realtà differenti verso scopi comuni.
Il quartiere di Villa San Martino non può perdere questo luogo di riferimento, simbolo di una socialità giovanile alternativa, che negli ultimi mesi si è impegnata attivamente per portare aiuto e sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in collaborazione con le Brigate di Solidarietà Attiva.
Uno spazio aperto ad una gestione collettiva che in questi anni ha cambiato protagonisti, mantenendo sempre costante una tensione verso il rispetto di valori fondamentali come la giustizia sociale, la solidarietà, la difesa dei più deboli e dei beni comuni.
Uno spazio attento a forme di cultura capace di coinvolgere giovani e giovanissimi e di restituire allo stesso tempo prospettiva e memoria storica.
Uno spazio capace di favorire la partecipazione di persone e realtà differenti verso scopi comuni.
Il quartiere di Villa San Martino non può perdere questo luogo di riferimento, simbolo di una socialità giovanile alternativa, che negli ultimi mesi si è impegnata attivamente per portare aiuto e sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto in collaborazione con le Brigate di Solidarietà Attiva.
La decisione autoritaria e
inopportuna, tra l'altro poco trasparente da un punto di vista
amministrativo, di chiudere il Malarlevèt sopprime un luogo di
partecipazione, presidio di democrazia reale contro le sempre
più
minacciose presenze della destra fascista e razzista in questa
città.
Chi governa di Pesaro ha fatto la sua scelta: quella di emarginare quella Pesaro popolare e proletaria che non si può permettere costose passerelle in centro.
Chi governa di Pesaro ha fatto la sua scelta: quella di emarginare quella Pesaro popolare e proletaria che non si può permettere costose passerelle in centro.
Ma è
sempre in tempo a fare un'altra scelta coerente con la
tradizione
solidaristica di questa città: restituire al Malarlevèt e a
tutti
coloro che l'hanno sostenuto e frequentato uno spazio e il
diritto ad
essere riconosciuti come soggetti protagonisti della vita
sociale e
politica delle periferie pesaresi.
Alternativa Libertaria/fdca
Fano-Pesaro, Unicobas Pesaro, ALLP (Associazione Lavoratori
e
Lavoratrici Pesaro)
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