Nonostante l’influenza dei dirigenti bolscevichi nei
Soviet più importanti, la rivoluzione d’ottobre aveva scatenato in
tutto il paese la lotta di classe del proletariato e questa si
sviluppava unitariamente ed autonomamente nelle forme
dell’organizzazione di base della democrazia diretta.
I Soviet restarono comunque i punti centrali
dell’auto-organizzazione proletaria e servirono alla classe operaia per
esercitare direttamente il proprio potere e la pratica
della decisionalità assembleare, nei Consigli creò un vero e
proprio fronte proletario che risultava il principale nemico per i piani
del partito bolscevico.
Nella pratica, nella vita quotidiana, in fabbrica,
nei villaggi, nei quartieri e nei campi i proletari opponevano
tendenzialmente una decentrata, federata e pianificata struttura di
potere di base economico-politico ai programmi dei bolscevichi miranti a
un centralizzato potere politico economico e militare nelle mani
esclusive di una minoranza (il partito) che tendeva soltanto ad
eliminare ogni istanza unitaria, auto-organizzatrice, autogestionale ed
autonoma di una classe che falsamente diceva di rappresentare.
(da Tutto il potere ai soviet! Russia 1917- 1921. Per una critica comunista libertaria al leninismo e allo spontaneismo)
Testi e documenti sulla rivoluzione russa documenti prodotti da diverse organizzazioni comuniste-anarchiche a partire dagli anni 70
L’opuscolo contiene:Critica dei comunisti anarchici al socialismo reale, Federazione dei Comunisti Anarchici, Lucca, 1990
Tutto il potere ai soviet! Russia 1917- 1921. Per una critica comunista libertaria al leninismo e allo spontaneismo,Organizzazione Anarchica Marchigiana, Ancona, 1975
La Macnovicina, un esempio di opposizione alla rivoluzione bolscevica, Gruppo Comunista Anarchico di Firenze,1979
Rapporti sociali in URSS, Federazione dei Comunisti Anarchici, 1985
L’opposizione operaia in Russia 1919-1922, Gruppo Libertario del Politecnico di Milano, 1971
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