al Django di Treviso
Questa settimana abbiamo in serbo grandi cose!
Si comincia venerdì sera, dalle ore 20.30 con la presentazione del libro di Piero Cipriano, La società dei devianti.
Sarà un'occasione per approfondire il tema della percezione del disagio
psicologio all'interno della nostra società e per fare due chiacchiere
con l'autore.
A seguire, Nadàr Solo + Hope You're Fine Blondie - SISMA at Cs Django!
Affronteremo con l'autore Piero Cipriano
cosa comporta oggi la medicalizzazione del disagio psicologico, la
volontà affannosa di attribuire ad ogni stato d'animo una diagnosi
definita per poi poter affibbiare la cura data per certa. Ecco allora
che per un lutto, un disagio legato all'età evolutiva, un periodo di
profonda tristezza si dispensano pillole, definizioni oscure, predizioni
fantasiose.
Interverrano Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori e Dario Marini di Alternativa Libertaria!
"Ho vissuto metà del mio tempo nei luoghi dove si deposita la follia
più indesiderata e tutta la possibile devianza dalla norma. E ho visto,
da questo luogo privilegiato, in che modo gli uomini si trasformano,
siano essi i curanti o i devianti.
Si chiude con queste crude storie che raccontano il mal di vivere della
nostra epoca la trilogia della riluttanza iniziata con La fabbrica
della cura mentale e proseguita con Il manicomio chimico. A partire
dalla sua frequentazione quotidiana con la sofferenza psichica, Cipriano
si misura con quella stanchezza esistenziale, sbrigativamente definita
depressione, che la nostra società antropofaga prima alimenta e poi
cerca di etichettare con quel furore diagnostico e categoriale che le è
proprio. A ogni deviante la sua etichetta, medica o psichiatrica, ma
anche sociologica o giudiziaria, che così diventa una sorta di tatuaggio
identitario, un destino imposto da cui tutto il resto deriva: gli
obblighi, i percorsi, le scuole, le cure, i farmaci, le prigioni, ciò
che ognuno potrà o non potrà fare (ed essere) nella sua vita."
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
mercoledì 23 novembre 2016
Piero Cipriano e PierPaolo Capovilla al Django di Treviso
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