L'operazione decisa dal governo greco si è compiuta a due giorni di distanza dal No Border Camp svoltosi a Tessalonica con la partecipazione di migliaia di attivisti da tutto il continente.
Uno degli edifici sgomberati è Nikis, occupato da diverso tempo ed utilizzato per ospitare i rifugiati nel momento culminante della crisi. Un altro edificio ri-occupato lo scorso anno allo scopo di dare ospitalità ai profughi è Orfanotrofeio che è stato sgomberato e subito demolito. Sotto le macerie sono finite tonnellate d medicine, alimenti, indumenti e beni di prima di necessità delle famiglie dei profughi e degli occupanti. Il terzo edificio era stato occupato pochi giorni fa nel centro di Tessalonica, sempre allo stesso scopo.
Centinaia gli arrestati (greci ed internazionali) nel corso delle tre operazioni. Tra gli arrestati anche molti rifugiati che sono stati portati nei centri di detenzione. Una moltitudine di persone sta manifestando davanti da sede di Syriza a Tessalonica, circondata da forze di polizia. Ce ne sono altre in molte città greche.
Il messaggio del governo greco appare chiaro: nessuno può occuparsi dei rifugiati tranne lo Stato, con le sue politiche di carità, di confino, di marginalizzazione e di deportazione selettiva.
cfr. http://www.anarkismo.net/article/29490(traduzione ed adattamento a cura di AL/fdca - Ufficio Relazioni Internazionali)
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