Contro le logiche spartitorie dell'imperialismo alla base di ogni guerra
Il confederalismo democratico del popolo curdo ha bisogno del
sostegno internazionalista
Incontro/riflessioni con:
Khader Musallam
Alternativa Libertaria/FdCA
SABATO 11 GIUGNO ORE 18:00
PRESSO LA LIBRERIA - CAFFE' LETTERARIO
LE CICALE OPEROSE
CORSO AMEDEO, 101
LIVORNO
E' impossibile conoscere in anticipo il futuro della rivoluzione curda.
Nel mezzo di una guerra atroce nella quale si confrontano le grandi potenze
imperialiste, feroci dittature regionali e gruppi terroristici oscurantisti, sarà molto
difficile che la rivoluzione sopravviva ad una distruzione così enorme.
I recenti attacchi della Turchia e dell'ISIS possono essere degli esempi di ciò che
riserva il futuro immediato.
In ogni caso ciò che il popolo curdo in armi sta compiendo è sufficiente per
provocare il migliore entusiasmo, la più grande ammirazione, la più ampia solidarietà in
ogni angolo del mondo degli oppressi.
Il tentativo originale di sperimentare un modello di organizzazione sociale
emancipato dalle paludi dello statalismo, dal mercato capitalista e dalla cultura
patriarcale merita tutta la nostra attenzione e tutto il nostro appoggio per la sua
divulgazione.
Comunitarismo, autogestione, popolo in armi organizzato in battaglioni popolari,
ruolo di spicco delle donne in tutti gli ambiti e a tutti i livelli dell'azione collettiva;
autogoverno con ampia partecipazione e il fatto che tutto questo avvenga durante
un guerra non può che riportarci con la memoria alla rivoluzione spagnola, ed al grido di
Buenaventura Durruti durante la difesa di Madrid:
“ portiamo dentro di noi un mondo nuovo e quel mondo
sta crescendo in questo istante.”
f.i.p. Maggio 2016
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