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mercoledì 18 marzo 2015

MALATESTA: LO SCIOPERO ARMATO

Dopo i primi due volumi editi delle Opere complete di Errico Malatesta, curate da Davide Turcato - 'Un lavoro lungo e paziente': Il socialismo anarchico dell'Agitazione (1897-1898), e 'Verso l'anarchia': Malatesta in America (1899-1900) - è ora uscito, sempre per Zero in Condotta e La Fiaccola LO SCIOPERO ARMATO Il lungo esilio londinese (1900-1913) con un saggio introduttivo di Carl Levy, studioso dell'anarchismo e fra i massimi esperti di Malatesta. L’alba del ventesimo secolo, che si apre con l’uccisione di Umberto I da parte di Gaetano Bresci, segna anche l’inizio del più lungo periodo di ininterrotta assenza di Malatesta dal suolo italiano. Sulle colonne della Rivoluzione Sociale, così come in tante altre pubblicazioni e nei discorsi, egli riafferma e sviluppa con coerenza in questi anni i due pilastri fondamentali della sua tattica: il movimento operaio come base irrinunciabile dell’anarchismo; e l’insurrezione come ineludibile passo, a cui è necessario prepararsi, verso l’emancipazione. Mentre nel decennio precedente era stato sul primo punto che Malatesta aveva dovuto insistere, l’ascesa del sindacalismo rivoluzionario, con la sua affermazione dell’autosufficienza del movimento operaio, rende ora necessario accentuare il secondo punto. In contrapposizione al concetto dello sciopero generale come arma rivoluzionaria, Malatesta compendia efficacemente la sua tattica nel concetto di «sciopero armato». In questa fase di estraniamento dal movimento anarchico in patria, da una parte Malatesta elabora le idee-guida che informeranno i suoi successivi ritorni in Italia, e dall’altra si afferma indiscutibilmente come la figura di maggior spicco del movimento anarchico internazionale, sia, suo malgrado, agli occhi della stampa mondiale, che lo bersaglia di interviste ad ogni evento di cronaca che abbia a che fare con l’anarchismo, sia soprattutto all’interno del movimento, con lo storico congresso di Amsterdam del 1907. Il volume, di 320 pagine, costa 25 euro e può essere richiesto a: Associazione culturale 'Zero in condotta' Casella Postale 17127 - MI 67, 20128 Milano cell. 3471455118 Conto corrente postale n. 98985831 intestato a Zero in Condotta, Milano zic@zeroincondotta.org www.zeroincondotta.org oppure a Associazione Culturale 'Sicilia Punto L' via Garibaldi 2/A 4, 97100 Ragusa sezione La Fiaccola via Tommaso Fazello 133, 96017 Noto (SR) tel. 0931 894033 Conto corrente postale n. 10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri, vico Leonardo Imposa 4 – 97100 Ragusa info@sicilialibertaria.it www.sicilialibertaria.it Errico Malatesta nasce a S. Maria Capua Vetere il 4 dicembre 1853. Internazionalista anarchico dal 1871, partecipa al Congresso di St. Imier del 1872, atto di nascita del movimento anarchico. È protagonista dei momenti di più intensa lotta sociale del successivo mezzo secolo in Italia: l’insurrezione del Matese del 1877, i moti del pane del 1898, la Settimana Rossa del 1914, il biennio rosso del 1919-20. Vive la maggior parte della vita adulta all’estero da esule e lavoratore manuale, in paesi di forte emigrazione italiana e presenza anarchica: Francia, Belgio, Svizzera ed Egitto (1878-82), Argentina (1885-89), Stati Uniti (1899-1900), Inghilterra (1889-97, 1900-13, 1914-19). Amato dai compagni, rispettato dagli avversari e temuto dai nemici, contribuisce al movimento anarchico con l’azione e col pensiero. Opuscoli di propaganda come Fra Contadini, L’Anarchia e Al Caffè hanno avuto innumerevoli ristampe. Tuttavia il suo pensiero è soprattutto affidato alla miriade di articoli disseminati nella stampa anarchica. Periodici da lui redatti come L'Associazione, L'Agitazione, Volontà, Umanità Nova e Pensiero e Volontà sono tra i più significativi della storia del pensiero anarchico. Malatesta muore a Roma il 22 luglio 1932.

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