ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA
O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

per giulio

venerdì 29 giugno 2012

MANIFESTAZIONE in Piazza Cima a CONEGLIANO VENERDI' 29 GIUGNO

MANIFESTAZIONE in Piazza Cima a CONEGLIANO VENERDI' 29 GIUGNO alle ore 21:00

CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI CONTRO LA RIFORMA DEL DIRITTO DEL LAVORO CONTRO I TAGLI ALLO STATO SOCIALE E AL PUBBLICO IMPIEGO CONTRO IL GOVERNO DELLE BANCHE

SCIOPERO GENERALE !

VENERDI' SERA SCENDI IN PIAZZA, E' RICHIESTA LA TUA INDIGNATA PARTECIPAZIONE

Pordenone - Ciriani, Lo Perfido e Ribetti: perché tanto odio?

Apprendiamo che anche quest’anno è andato in scena nel municipio pordenonese lo psicodramma del 25 aprile “nessuno fischi Ciriani” con una novità però. Cambia il direttore artistico e a presentare questa “sentitissima” interrogazione comunale non è più il prode Lo Perfido, sgamato e sputtanato pubblicamente mentre il moderato si faceva immortalare in pieno saluto fascista, pensando fosse appena il caso di concedere l’onore al suo collega pidiellino ovvero Francesco Ribetti che, dopo il secondo piazzamento di Cosmopolitan “I tre boys del concorso più sexy d’Italia”, chiede che i facinorosi che interrompono con canti partigiani e fischi il loro presidente vengano sanzionati dai vigili con una multa. Ora, a parte ricordare a questi sciagurati che anche a Pordenone la crisi ormai è arrivata e di licenziati, cassaintegrati e precarizzati si contano a migliaia, le aziende chiudono a decine ogni mese e chi non riesce a pagare l’affitto e i servizi aumenta senza soste, per tanto si potrebbero occupare di ben più decenti propositi, vorremmo comunque ribadire che in democrazia sia ad uno spettacolo che non piace così come a un’orazione che disgusta è lecito manifestare disapprovazione al contrario, vista miglior performaces, si è soliti applaudire e congratularsi. Lo sappiamo che prima, quando c’era Lui, era tutt’altra cosa ma dopo tanti anni una ragione potrebbero farsela. D’altronde per risolvere il problema basterebbe cambiare oratore il 25 aprile, così da una parte si eviterebbe di offendere la resistenza e dall’altra lasceremmo i nostri rispettivi coniglieri pidiellini l’uno alle gite a Predappio e l’altro ai fotoromanzi. Contenti loro, contenti noi, contenti tutti.

Iniziativa Libertaria Pordenone

mercoledì 27 giugno 2012

Continua senza soste l’inziativa del Circolo Libertario E. Zapata come centro di raccolta materiali di prima necessità, per l'Emilia

Continua senza soste l’inziativa del Circolo Libertario E. Zapata come centro di raccolta materiali di prima necessità, avviata i primi di giugno dopo che già un secondo carico di materiale raccolto è stato portato domenica 24 giugno direttamente nella bassa modenese. Oltre a ribadire i contatti tel 333.4866588 (Stefano) oppure 339.6812954 (lino), è possibile recarsi il giovedì dalle 17.00 alle 24.00 in Via Pirandello, 22 quartiere Villanova, pordenone.

SERVONO IN MANIERA PREPONDERANTE:

Acqua, acqua e ancora acqua, olio di oliva, olio di semi, detersivi per i piatti e per il bucato a mano, prodotti per igiene personale, salviette umidificate per igiene intima e multiuso, omogeneizzati ESCLUSIVAMENTE alla frutta. Sono molto carenti di queste cose e sono le più richieste, per cui chiediamo di concentrarsi su questo.

Tutto il materiale sarà portato Domenica 8 luglio direttamente a Modena, alla Libera Officina via Tirasegno 7 che è aperta tutti i giorni dalle 18 alle 21 nella raccolta e smistamento del materiale da portare nelle zone terremotate. Oltre a chiedere l’aiuto di tutti/e chiediamo a chi è interessato di partecipare direttamente alla raccolta e al viaggio di domenica verso Modena.

Diversi foto-reportage mostrano tutto il lavoro svolto fin’ora (con aiuti da Pordenone, Cordenons, Oderzo, Monfalcone, Trieste) dalla raccolta alla consegna direttamente nelle mani dei volontari dei paesi e di come vengono distribuiti, e sono visibili sulla pagina facebook degli “Amici zapatisti” e presto sul blog http://zapatapn.wordpress.com



Circolo Libertario E. Zapata
info@zapatapn.org - www.zapatapn.org

mercoledì 20 giugno 2012

Ricordando....

Per Nina

Vaiano Cremasco (CR)

Domenica 10 giugno 2012 tra i libertari se ne è andata, Lei, fiore di campo, la compagna Nina Stringa.
Ha dato nella sua vita dignità e coraggio a sé, infondendo al mondo sensibile condiviso fatto da uomini, animali, piante e fiori, un senso di bellezza.
Indimenticabile la sua generosità, la casa aperta a tutti. Il suo contributo per Umanità Nova e altri fogli libertari non mancava mai, scusandosi di non potere dare di più.
Così, non dimenticheremo mai le serate nella sua cucina con vino, castagne, caffè e discussioni fino a notte tarda.
Noi suoi compagni conserviamo il caldo abbraccio dell’incontro e dello scambio come patrimonio politico e valore umano, riconsegnandolo interiormente in memoria di Nina a Luigina, Giovanni, Antonello, suoi figli.

Angelo Noce, Beppe Oldani, Agostino Rossoni

lunedì 18 giugno 2012

Odore di zolfo - comunicato Segrateria Nazionale FdCA

Il grande risalto mediatico offerto dall’operazione “Ardire” puzza di
zolfo, come puzza di zolfo e di servizi segreti l'operazione che ha
trovato le sue vittime al momento giusto, nel posto giusto, trovate
dal generale giusto, in un'area di compagni già forse esposti in un
disegno del potere come potenzialmente pericolosi, ma anche autori di
azioni puramente dimostrative, che nulla possono avere a che fare con
azzoppamenti ed altre amenità lottarmatiste.
Così arresti e perquisizioni in tutta Italia, a caccia
dell’anarchico, a dimostrare che non si sta con le mani in mano, con
il risvolto mediatico da grandi occasioni riservato agli inquisiti da
quasi tutti i mezzi di informazione, sempre pronti al velinaggio di
qualche potere statuale.
Poco importa che qualcuno degli arrestati stia già marcendo nelle
galere europee, l’attenzione agli anarchici da parte del sistema
carcerario è dura e disumana da sempre, non nasce oggi. E non bisogna
nemmeno stupirsi se qualcuno degli indagati, colpito da ascetico
martirio, vede confermata attraverso la repressione una conferma alle
proprie costruzioni ideologiche e psicologiche, della serie guarda
come sono cattivi gli sbirri.
Serve ripetere ancora che la rivoluzione sociale non passa attraverso
atti individuali, o a fraseologie truculente, che il disagio
esistenziale si combatte sul terreno di classe, contro Stato e
capitale, che nessuna libertà sarà concessa se non conquistata da
tutti per tutti, di non prestare mai il fianco ad una repressione
che orienta pubblicamente il consenso attraverso l’uso e l’utilizzo di
un bacino di utenza massmediatica vittima inconsapevole del grande
gioco del depistaggio, che è e resta per antonomasia appannaggio dei
poteri statuali?
Poteri che cercano scuse certo non necessarie per inasprire il clima
repressivo, che ricercano capri espiatori da offrire in pasto
all’opinione pubblica, con il rischio concreto di farti finire in
galera a furor di popolo, ma anche per offrire distrazioni opportune,
come ben ci ricordano i fatti recenti di Basiano, dove i lavoratori si
sono scontrati con i carabinieri che difendevano l’ingresso del
supermercato “Gigante” dai pullman di crumiri sottopagati e ricattati
dalla necessità del lavoro. La barbarie della concorrenza in atto,
tanto voluta e decantata dai governanti e dal capitalismo.
L’acuirsi delle contraddizioni sistemiche ci confermano nel nostro
ruolo, tra gli sfruttati, per la giustizia sociale, in ogni lotta che
difende i diritti di tutti, sempre dalla parte della classe sfruttata:
questo è, da sempre, l’unico modo che come anarchici e libertari
abbiamo per sottrarci ai complotti del potere e per non assumere mai
il ruolo da “bombarolo” così caro a certa borghesia.
Esprimiamo quindi solidarietà alle vittime della repressione
poliziesca, consapevoli che in questa lunga fase di resistenza avremo
bisogno di tutte le intelligenze, per riconnettere ricerca e pratica
fuori dall’ideologia dominante, in una prospettiva sociale comunista
ed anarchica.

Segreteria Nazionale FdCA, 17 giugno 2012
_________________________

TRA FUGHE IN AVANTI E REPRESSIONE comunicato FdCA Genova

Com'era prevedibile, un'ondata di arresti negli ambienti anarchici
genovesi e non solo ha fatto seguito all'attentato contro Adinolfi.
Non sappiamo se sia l'ennesima montatura poliziesca o meno, non
conosciamo gli arrestati, le loro vite, il loro impegno politico.
Osserviamo che lo Stato non ha bisogno di pretesti per scatenare la
repressione. Basta una manifestazione pacifica di operai come, ad
esempio, quella di Basiano, per farla dispiegare in tutta la sua
brutalità. Però i pretesti, a volte, giungono come “aiutini” insperati
al fine di recuperare in popolarità dopo o mentre si massacrano
impunemente nelle piazze lavoratori e cittadini che si oppongono,
pacificamente determinati, alle politiche antipopolari del Governo.
Niente di meglio, quindi, della gambizzazione di un dirigente
industriale per far scattare la caccia all'untore di sempre:
l'anarchico, anello debole dell'opposizione sociale; e per invertire,
nello scontro di classe, i ruoli di vittima e di carnefice.

Noi pensiamo che sia oggi più che mai necessario lavorare per unire
tutte le esperienze di lotta nella società, da quelle per il lavoro a
quelle per l'ambiente. Farle crescere, farle diventare di massa e dar
loro una prospettiva. Noi pensiamo che in questo Paese, caratterizzato
da un ceto politico istituzionale immarcescibile, da un “nuovo”
populismo che avanza, da un Capitale sempre più aggressivo, da un
Governo espressione diretta della finanza internazionale, sia
necessario ritessere la tela della lotta di classe ed addirittura,
prima ancora, fare in modo che la classe riconosca nuovamente se
stessa. Questo è un lavoro che richiede tempo, pazienza e
disponibilità ad aspettarsi l'un l'altro. Per andare avanti tutti
insieme.

Si tratta di un cammino lungo e tutto in salita ed ogni vero
rivoluzionario lo sa. Non ci sono scorciatoie. Su questo vorremmo
riflettessero quei compagni che, in buona fede, pensano di poter
accelerare i tempi, bruciare le tappe o semplicemente dar sfogo alla
propria rabbia con fughe in avanti, azioni dimostrative o peggio,
ingaggiando una battaglia privata contro lo Stato ed il Capitale. Noi
riteniamo che le loro energie potrebbero essere, con maggior profitto,
impiegate nella costruzione dell'opposizione sociale di massa,
piuttosto che essere prematuramente disperse nelle patrie galere.

Nel condannare ogni operazione poliziesca che colpisca nel mucchio
alla ricerca del capro espiatorio anarchico di turno, noi comunisti
anarchici genovesi riconfermiamo la nostra distanza dalle pratiche
avventuriste di chi si arroga il diritto d'agire in nome e per conto
delle masse sfruttate e ribadiamo il rifiuto della violenza come
metodo di lotta politica.

Genova, 15 giugno 2012

Federazione dei Comunisti Anarchici
Sez. N. Malara Genova

venerdì 15 giugno 2012

Lo sciopero che verrà

In una decina di giorni, dal 13 al 22 giugno, l'opposizione sindacale,
sociale e politica al governo Monti proverà a riportare nelle piazze
delle città italiane valori e proposte alternativi ai provvedimenti,
in corso di approvazione in Parlamento, sulla "riforma del lavoro" e
di contrasto alle politiche di austerity.
Dopo lunghi mesi invernali di forme di opposizione operaia alla
riforma dell'art.18, (forse troppo di base per la ceo della CGIL, che
ha invece firmato comunque per una modifica della norma sui
licenziamenti), in un difficile contesto di crisi europea sempre più
avvitata intorno al totem del debito, ci sono stati significativi
passi -pur da punti di partenza diversi- che stanno portando ad una
convergenza di mobilitazioni in difesa dei diritti dei lavoratori e
delle lavoratrici.
All'intesa trovata, in aprile, dalla stragrande maggioranza del
sindacalismo di base per un percorso che portasse allo sciopero
generale, è seguita quindi la assemblea di base intercategoriale ed
intersindacale di lavoratori rsu/rls a Roma il 26 maggio, con un
sostanziale appello finale alla costruzione dell'unità dei lavoratori
nei territori e poi l'assemblea a Firenze del 27 maggio per
l'anniversario dello Statuto dei Lavoratori, promossa dalla FIOM con
un significativo segnale di alleanza con l'opposizione sociale.
Un metodo assembleare non sterile, dunque, ma finalizzato a costruire
unità dal basso, nelle categorie, nei territori, a partire dai
lavoratori; impegnato a ricostruire opposizione e vertenzialità in un
contesto deprivato della contrattazione e soggetto ad una repressione
aziendale strisciante e micidiale. Ci vorrà tempo, ma noi comunisti
anarchici riteniamo sia proprio questa la dimensione ed insieme il
metodo più favorevole per ridare fiducia alle prassi di sindacalismo
conflittuale ancora resistenti.
Non dimentichiamo che si tratta di una resistenza resa difficile dai
processi di crisi in corso che hanno portato al venir meno di
qualsiasi vincolo in merito a diritto del lavoro e contrattazione
collettiva, da cui deriva una imposizione autoritaria e repressiva la
quale -tramite la distruzione del diritto di coalizione dei lavoratori
dentro il luogo di lavoro- punta alla negazione ed eventualmente alla
espulsione dell'agibilità del sindacato rivendicativo/conflittuale.
E non solo: la contrattazione aziendale quale unica dimensione
rivendicativa alimenta la logica dell'aziendalismo e di scelte
corporative che mettono i lavoratori gli uni contro gli altri (nella
stessa azienda ed azienda contro azienda), indebolendone
drammaticamente potere contrattuale e rapporti di forza.
Sicuramente, la FIOM si trova a pagare pesantemente la scelta adattiva
della dirigenza della CGIL alla linea politica del PD di sostegno al
governo Monti e di blocco del conflitto sociale. Ed oggi non ha -per
ora- davanti a sè altra strada che quella di rafforzare la sua
autonomia e di continuare a mobilitare i suoi iscritti ed un fronte di
forze sociali più ampio nell'azione di contrasto alla "riforma del
lavoro" del ministro Fornero ed alle politiche di austerità. Le
giornate di mobilitazione indette dalla FIOM dal 13 al 15 giugno sono
certamente molto meno e ben altro rispetto allo sciopero generale
annunciato e mai indetto dalla CGIL, ma sono al tempo stesso un segno
di presenza, di non abbandono di migliaia di operai ed operaie che
hanno dato vita alle lotte di marzo; un segno di fiducia e di
speranza, sul piano della tenuta dell'organizzazione e degli iscritti,
sulla linea spezzata delle forze sociali in grado di costruire
coesione sociale, solidarietà e resistenza.
Tra queste forze si colloca ora con autorevolezza e maggiore
credibilità il sindacalismo di base, le cui sigle
USB-CUB-Unicobas-USI-Snater-SIcobas hanno indetto lo sciopero generale
per il 22 giugno. Uno sciopero che si attendeva invano da altre sponde
e che invece finalmente giunge rafforzato da un percorso consultativo
meditato tra i sindacati di base e da una assemblea nazionale di
delegati ed rsu.
La scommessa è ora quella di evitare che sia solo una concatenazione
casuale di date, una giustapposizione di mobilitazioni, affinchè sia
una decina di giorni di dimostrazione di forza dell'unità dei
lavoratori, un'occasione per i lavoratori e le lavoratrici anche di
altre sigle di dare un segnale di adesione e di mobilitazione verso
lo sciopero generale del 22 giugno, così come a suo tempo diverse
sezioni sindacali metalmeccaniche del sindacalismo di base avevano
dato solidarietà alle mobilitazioni indette dalla sola FIOM in
inverno.
Sarebbe ancora una volta un errore politico tattico e strategico
quello di fare contrapposizione di sigle: l'unità dei lavoratori è
l'unica condizione per tutte le organizzazioni sindacali
rivendicativo/conflittuali di poter constrastare con qualche speranza
sia l'attacco capitalistico che la crescente solitudine e manzanca di
prospettive di riscatto dei lavoratori di oggi e di domani.
Il 16 giugno a Bologna, sarebbe auspicabile accogliere il presidente
del consiglio in carica con una iriducibile dimostrazione di unità di
classe.

Commissione Sindacale FdCA
11 giugno 2012

giovedì 7 giugno 2012

IL FANTASMA ANARCHICO INFORMALE E LA GUERRA PSICOLOGICA

NEWSCOMIDAD



Ecco le news settimanali del Comidad: chi volesse consultare le news precedenti, può reperirle sul sito http://www.comidad.org/ sotto la voce "Commentario".

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Non tutti hanno potuto fare a meno di notare che l'audizione del 23 maggio scorso davanti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera da parte del direttore dell'AISI, Giorgio Piccirillo, non sia stata in grado di fornire alcuna pezza d'appoggio alle tesi esposte a proposito della Federazione Anarchica Informale: non un arresto, non un nome, non una circostanza. Nulla.

Oltre che al rischio di nuovi attentati, il capo dei servizi segreti interni ha fatto riferimento alla possibilità di comunicati definiti "apocrifi", come se si trattasse di vangeli. L'espressione elegante ha evidentemente lo scopo di attutire il dato che si tratti di balle di mitomani. La confusione mentale che ha ispirato l'estensore del comunicato di rivendicazione del Gruppo Olga, è distante anni luce dalla precisione che ha caratterizzato l'attentato contro il manager di Ansaldo Nucleare. Sarebbe come se Federico Moccia pretendesse di essere l'autore di "Guerra e Pace".

Peccato che Piccirillo non abbia esitato a far proprie le balle dei comunicati "apocrifi", poiché, citandone uno, ha affermato che gli "informali" sono come il gas, che si avverte solo quando esplode. Insomma, si materializzano solo quando devono compiere degli attentati. L'invasione degli ultracorpi. [1]

Nel 2004 la rivista ufficiale dell'AISI, "Gnosis" pubblicava un articolo sulla Federazione Anarchica Informale, una sigla che si era posta all'attenzione l'anno prima. A rileggere l'articolo a distanza di otto anni, ci si rende conto che Piccirillo non ha aggiunto nulla a quanto si sapeva, o si diceva di sapere allora. Nove anni di "intelligence" per tornare al punto di partenza. [2]

Alla ministra del Welfare per Banchieri, Elsa Cuornero è venuto in questi giorni uno dei suoi consueti raptus di malvagità, ed ora vorrebbe introdurre la possibilità di licenziamento facile per gli statali. Strano che, fra gli statali inefficienti da licenziare, non abbia inserito proprio Piccirillo e soci. La Federazione Anarchica Informale avrebbe infatti nove anni di vita, un periodo di tempo lunghissimo per una formazione clandestina; ma l'AISI, la polizia ed i carabinieri, non sono stati in grado di operare neanche un arresto, e neppure un'identificazione. Gli "informali" sarebbero delle vere Primule Rosse. Al confronto le Brigate Rosse di Curcio e di Moretti ci farebbero la figura di una banda di dilettanti. Si capisce allora perché Piccirillo e soci si ostinino a declinare la sigla della Federazione Anarchica Informale al maschile, dicendo: "il Fai". Non è ad una federazione che pensano, ma ad un fantasma.

Ma nell'audizione di Piccirillo si è assistito ad un aspetto surreale, che la comunicazione ufficiale si è guardata bene dal sottolineare; e cioè che appena quattro giorni prima - il 19 maggio - c'era stato un attentato a Brindisi di una gravità assolutamente incomparabile rispetto a quelli attribuiti agli "informali"; e su questo attentato Piccirillo non ha ritenuto di intrattenersi. Una "trascuratezza" che costituisce un vero e proprio comando subliminale, una "psychological operation".

Non varrebbe l'obiezione che Piccirillo era già stato convocato da tempo a conferire su uno specifico argomento, poiché, se si fosse trattato di un altro attentato contro obiettivi degli affari o della politica, allora l'emergenza avrebbe imposto il fatto nuovo al centro dell'attenzione. Ma, evidentemente, una bomba all'entrata di una scuola non è ritenuta una vera emergenza di ordine pubblico, in quanto non ci sono interessi forti da tutelare.

In una situazione "normale", Piccirillo sarebbe stato congedato tra gli sputi e le mazzate della Commissione, anzi, sarebbe stato già licenziato; ma l'attuale situazione non è normale, poiché deriva da decenni di guerra psicologica che hanno confuso le menti, e deformato e rovesciato il concetto di verità. Non è più vero ciò che è riferibile a dei fatti, ma solo ciò che "ti mette in discussione", che ti richiama alle tue "responsabilità". Puoi mai negare la verità di una segnalazione di minaccia terroristica anarchica? Non sarebbe "responsabile". Ecco allora che l'esistenza della Federazione Anarchica Informale diventa come quella di Dio, una questione di fede.

La violenza diventa così una categoria morale astratta, priva di qualsiasi connessione con la forza, cioè con la possibilità di esprimersi materialmente. Forza e violenza sono sì concetti distinti, ma una violenza separata dalla forza non può che essere effimera ed inefficace; ma con un trucco retorico si può ugualmente creare l'incubo di una permanente minaccia di violenza terroristica da parte dei deboli.

Quando invece ad essere colpite sono persone deboli e inermi, come delle studentesse, allora l'ordine è di dimenticare, perché ricordarsi che i deboli sono le vere vittime non sarebbe un comportamento responsabile, in quanto non ti metterebbe in discussione. Non vorrai mica abituarti a dare la colpa ai potenti?

Il moralismo d'accatto soppianta i dati di fatto. Ovviamente nessun moralismo sarebbe in grado di reggere senza un sistema sanzionatorio, ed infatti chi dubita delle versioni ufficiali, si ritrova emarginato dai media che contano; i media "mainstream", come si dice oggi.

La creazione di fantasmi è una delle tecniche di guerra psicologica più comuni, poiché serve a creare nei movimenti di opposizione un clima di sospetto reciproco, e fa sì che l'aggressività e l'ostilità vengano rivolte dai militanti verso il loro interno. La rivista "Gnosis" non è stata capace di dirci nulla sugli "informali, ma nel 2006 la stessa rivista dell'AISI ha pubblicato un articolo di Maurizio Molinari, corrispondente dagli Stati Uniti, a proposito dei metodi illegali adottati dall'FBI per distruggere il movimento delle Pantere Nere: infiltrazioni e guerra psicologica.

Molinari non è mai stato uno di quei giornalisti che brillano per originalità, perciò probabilmente il suo articolo non è altro che una compilazione di notizie già pubblicate sulla stampa statunitense. Ciò non toglie che le notizie riciclate da Molinari siano ugualmente interessanti.

Una delle tecniche di psicoguerra dell'FBI consisteva infatti nel "diffondere false notizie tanto con lettere e telefonate anonime che con articoli sui giornali". Sarebbe quindi ingeneroso accusare Piccirillo e soci di essere degli statali fannulloni, poiché anch'essi fanno con cura il proprio mestiere, che è quello di disinformare, intossicare e depistare. [3]



[1] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-23/piccirillo-aisi-vista-nuovi-160352.shtml?uuid=AbgC32gF

http://www.youtube.com/watch?v=mvLfKWXnJX0

[2] http://gnosis.aisi.gov.it/Gnosis/Rivista1.nsf/servnavig/6

[3] http://gnosis.aisi.gov.it/Gnosis/Rivista7.nsf/servnavig/19


7 giugno 2012

Firenze sabato 30 giugno assemblea nazionale della ex Rete 28 Aprile nella Cgil

E' convocata per sabato 30 giugno, dalle ore 9,30 alle 15,30, a Firenze, presso la Sala del Dopolavoro Ferroviario

(via Ammannati, lato Stazione FS S. M. Novella) una assemblea nazionale della ex Rete 28 Aprile nella Cgil, aperta

a tutte/ le/i compagne/i interessate/i a sviluppare iniziative di opposizione in Cgil.



La riunione è convocata ai sensi di quanto previsto dall'art. 4 dello Statuto della CGIL.



Cari saluti.

Palestina-Israele, un'altra settimana di lotta che i media non possono ignorare

Una delle lotte a cui partecipiamo è la campagna B.D.S.(Boycott, Disinvestment, Sanctions, ndt ), lanciata molto tempo fa da ambienti anticapitalisti ed antiautoritari israeliani e fatta propria nel corso degli anni da altri attivisti israeliani e dalle organizzazioni palestinesi. Negli ultimi anni ha avuto molto successo, e persino la cantante Madonna ha cercato di utilizzarla. I media hanno dato spazio ai biglietti gratuiti per il suo concerto che Madonna ha donato agli attivisti israeliani più radicali, mentre le forze di Stato hanno impedito a 2 attivisti palestinesi della lotta unitaria di Ni'ilin di parteciparvi.Oltre alla manifestazioni unitarie ed alle attività sia nelle consuete località dei territori palestinesi occupati, che all'interno di Israele, i compagni hanno preso parte alle lotte sempre più intense per la sopravvivenza dei rifugiati africani, vittime della repressione di stato israeliana e dell'odio dell'estrema destra.

Madonna, che aveva declinato la richiesta degli attivisti della campagna B.D.S. di boicottare Israele, nella prima data del suo nuovo tour internazionale proprio in Israele, ha cercato di pulirsi la coscienza invitando 600 pacifisti (tra cui gli Anarchici Contro il Muro) con biglietti gratuiti. Gli Anarchici Contro il Muro hanno respinto l'offerta pubblicamente: "I nostri amici ed alleati palestinesi non possono andare al concerto perchè vivono in un regime di apartheid con politiche che proibiscono loro la libertà di movimento. Non possiamo accettare questa tangente, quando i nostri compagni si trovano in detenzione amministrativa ed in un carcere a cielo aperto come a Gaza, in cui vengono negati i diritti umani fondamentali." Anche il Solidarity movement hanno rifiutato la tangente di Madonna.

Due attivisti di Ni'ilin che avevano ricevuto i biglietti per il concerto, sono stati bloccati proprio dalle regole dell'apartheid mentre volevano andare al "concerto della pace" di Madonna": http://www.youtube.com/watch?v=Q7Rl5XfoHbU

Beit Ummar

Sabato 2 giugno 2012 protesta settimanale:
L'esercito di occupazione israeliano attacca a Beit Ummar il 2/6/2012
Mentre stavamo cercando di raggiungere le nostre terre adiacenti alla colonia di Karmei Tzur, costruita sulle terre dei contadini di Beit Ummar, circa 40 soldati israeliani pesantemente armati ci hanno bloccato il passaggio, ci hanno attaccato ed impedito di raggiungere i terreni. La manifestazione era in solidarietà con il prigioniero Sarsak ed altri reclusi che sono ancora in sciopero della fame da 78 giorni dentro le carceri israeliane. Palestinesi, più di 20 attivisti scozzesi e pacifisti israeliani hanno preso parte a questa protesta, è importante far notare che i coloni di Karmei Tzur hanno costruito altre 50 unità abitative sulle terre dei contadini di Beit Ummar.
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151160961670...65759

Bil'in

Venerdì 1-6-12
A mezzogiorno, circa una dozzina di israeliani ed una dozzina di internazionali si sono uniti ad alcune dozzine di abitanti del villaggio per la 380esima manifestazione del venerdì contro il muro della separazione e contro l'occupazione.
Come spesso succede, le forze israeliane battono sul tempo i giovani lanciatori di pietre ed iniziano a sparare lacrimogeni su di noi, ancor prima che una pietra venga scagliata. Oltre a dirgli quello che pensiamo del muro e dell'occupazione, gli attivisti sono stati impegnati nello spegnimento degli incendi provocati dai lacrimogeni. Dato che il vento ci era favorevole e che i soldati sono stupidi, ci siamo risparmiati la maggior parte del gas.
video di Haitham Al Khatib http://www.youtube.com/watch?v=-rQxqFxNgC8
Lotte a Bil'in http://www.facebook.com/media/set/?set=at.3495744451129...78996

Al-Ma'sara
Manifestazione settimanale di venerdì 1 giugno 2012. http://www.facebook.com/media/set/?set=a.44520782882286...80298

Nabi Saleh

Manifestazione settimanale di venerdì 1 giugno 2012
A Nabi Saleh, l'esercito spara lacrimogeni direttamente addosso ai manifestanti . See http://t.co/40yPlEoD
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.44520742548956...80298
Israel Putermam http://www.youtube.com/watch?v=b1dd7-qdiO0

Ni'ilin

2 giugno 2012, quattro anni di resistenza. Ni’lin entra nel quinto anno di lotta popolare contro il muro della segregazione con forte volontà e determinazione.
Nel quarto anniversario di quello che fu l'inizio della lotta popolare a Ni’lin, oltre 350 manifestanti tra Palestinesi, Israeliani ed internazionali si sono radunati per un corteo verso il muro. Mentre la lotta contro le politiche di segregazione di Israele sta per entrare nel suo quinto anno, la determinazione nella lotta resta forte come sempre.
Dopo la preghiera del venerdì, i manifestanti si sono radunati negli uliveti per una manifestazione intitolata Marcia della Lealtà in memoria dei 5 martiri che sono stati brutalmente assassinati dai militari israeliani durante le proteste pacifiche contro il muro della segregazione. I martiri sono stati ricordati con gli slogan scanditi dal corteo mentre avanzava verso il muro con le bandiere palestinesi al vento. La manifestazione ha chiamato all'unità le frazioni politiche palestinesi nella lotta contro l'occupazione israeliana. Altri slogan sono stati dedicati anche ai prigionieri attualmente in sciopero della fame nelle carceri israeliane, di cui alcuni sono già ad 80 giorni di digiuno.
Quando la manifestazione ha raggiunto il muro della segregazione, i soldati avevano già predisposto il cannone di acqua-puzzola per inondare di liquido puzzolente il corteo. Nonostante ciò, alcuni manifestanti hanno raggiunto il cancello del muro dove hanno appiccato il fuoco a dei copertoni per esprimere la tristezza popolare e la loro sfida contro il muro nel nero colore della fuliggine.
Uno dei manifestanti ha tenuto un comizio contro l'occupazione israeliana e contro il furto della terra, condannando il recente attacco dei coloni contro i contadini di Ni’lin. Lo scorso mercoledì i coloni di Hashmonaim (una colonia israeliana costruita sulle terre di Ni’lin) hanno preso a sassate i contadini palestinesi che cercavano di raggiungere le loro terre dall'altra parte del muro. I coloni li hanno allontanati a colpi di fucile e di maledizioni. Durante il comizio, i soldati non hanno smesso di sparare lacrimogeni sui manifestanti per disperdere la manifestazione. Un ragazzino di 14 anni è stato ferito e a dozzine hanno sofferto per le inalazioni dei gas. Come tante altre volte in precedenza, i soldati si erano nascosti nei campi intorno al muro allo scopo di arrestare i manifestanti, ma questa volta non ci sono riusciti.
http://www.youtube.com/watch?v=ibR3EvH3hV8
http://www.youtube.com/watch?v=tsl2wgaxhzk
http://t.co/d8NNaPdd http://www.youtube.com/watch?v=jcyYXR01zkQ
Haim Schwarczenberg http://www.facebook.com/media/set/?set=a.21892736489363...50543
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.44517020215995...80298
http://www.facebook.com/media/set/?set=oa.380897845291069

Kufr Qaddum

Manifestazione in tono minore a Qaddum.
Dopo molte settimane in cui l'accesso al villaggio era chiuso, oggi, non c'era nessuna ostruzione e si poteva entrare senza difficoltà.
E' importante chiarire che la maggior parte di queste barriere non sono destinate a fermare gli attivisti israeliani, bensì sono il modo con cui l'esercito cerca di fermare ed identificare i giovani del villaggio al posto di blocco.
Duecentocinquanta palestinesi, una manciata di internazionali e 4 israeliani hanno iniziato la manifestazione verso la strada proibita.
Alcuni importanti ospiti giunti apposta per la manifestazione hanno tenuto dei comizi, tra questi una deputata sindaco di Nablus, ed un'alta rappresentante della municipalità di Ramallah.
L'esercito "ci ha salutato" con getti di acqua-puzzola, poi è passato al lancio di lacrimogeni e di granate assordanti. Non hanno lanciato i lacrimogeni a grappolo ma uno ad uno... probabilmente perchè il vento era a nostro favore e soffiava teso per la maggior parte delle volte in direzione dei soldati.
I giovani hanno fatto quello i giovani fanno sempre: hanno dato fuoco a dei copertoni così che il vicino insediamento coloniale potesse fare esperienza di cos'è il fumo nero. Hanno risposto come di consueto con il lancio di pietre. A Qaddum i giovani fanno fedelmente il loro lavoro di appoggio alle manifestazioni.
Dopo un'ora e mezza l'esercito si è ritirato e questo era il segno della nostra vittoria.
Due manifestanti che sono stati feriti dalle bombolette di gas sono stati soccorsi sul posto, come pure altri che hanno sofferto per le inalazioni di gas.

L'udienza in tribunale di Ahmed prevista per il 28 maggio è stata cancellata. A suo padre non è stato permesso incontrarlo.
Ahmad si trova in carcere da circa 3 mesi e le autorità stanno ancora cercando qualche accusa a suo carico - salvo ovviamente il fatto che aveva messo la sua mano tra i denti di un cane lanciato all'assalto durante una manifestazione del venerdì.

Manifestazione settimanale di venerdì 1 giugno 2012 http://www.facebook.com/media/set/?set=a.44520333882330...80298

Colline sud di Hebron

Sabato 2 giugno, accompagnamento dei contadini e pastori palestinesi sulle loro terre in diverse località delle colline sud di Hebron. Aumentano le violenze nell'area da parte dei coloni e dei soldati per costringere i contadini ed i pastori palestinesi ad andarsene "volontariamente" dalle località dell'area C.

Giustizia Sociale

Tel Aviv

Circa 10.000 sabato sera nella manifestazione dal teatro nazionale alla piazza del museo di arte. Manifestazione organizzata dalla componente opportunista degli attivisti per la "giustizia sociale" che hanno diversi intrecci con i partiti politici in parlamento.
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.46143299388462...70351
http://www.youtube.com/watch?v=E2nXxxR8LRQ

Manifestazioni anche a Gerusalemme, Haifa ed in poche altre città.
-----------------------

Ilan Shalif: http://ilanisagainstwalls.blogspot.com
(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)

Link esterno: http://ilan.shalif.com/anarchy/glimpses/glimpses.html

See http://awalls.org

mercoledì 6 giugno 2012

Pordenone SOS Terremoto in Emilia

SOS TERREMOTO: GIOVEDI’ 7 GIUGNO DALLE 14.00 ALLE 24.00 APERTA LA SEDE

Il Circolo Libertario E. Zapata ringrazia le molte adesioni arrivate in pochi giorni per l’inziaitiva di centro raccolta materiali di prima necessità in solidarietà e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna.
Per far fronte alle molte richieste giovedì 7 giugno la sede del Circolo Zapata resterà aperta dalle ore 14.00 fino alla mezzanotte.

Per una spesa più mirata in particolare servono: acqua, cibo in scatola, prodotti per l'igiene, zampironi, autan e similari, pasta (in quantità e della stessa serie) e poi tende, teloni, materassini comodi, bancali, sacchi a pelo, coperte, album per bambini da colorare, pennarelli, matite e giochi non ingombranti, oltre che fornelli da campeggio.

Per contatti immediati è possibile contattare telefonicamente il circolo al 333.4866588 (Stefano) oppure al 339.6812954 (lino), per chi non riescea passare giovedì allestiremo un punto di raccolta in P.tta Cavour sabato 9 giugno dalle 16.00.

Inoltre sabato mattina saremo anche presenti con un banchetto e raccolta spesa fuori dal supermercaro della COOP a Villanova.



Circolo Libertario E. Zapata

martedì 5 giugno 2012

Dal Circolo Durruti USI Cordinadora Negra y Roya di Roma

1912 – 2012 CENTO ANNI DALLA FONDAZIONE

DELL'UNIONE SINDACALE ITALIANA



INIZIATIVA PUBBLICA



SABATO 9 GIUGNO



DALLE 11,00 ALLE 13,30 (PRANZO SOCIALE)

e a seguire DALLE 15,30 ALLE 17,30

ASSEMBLEA DIBATTITO

“LE PROSPETTIVE DEL SINDACALISMO AUTOGESTIONARIO OGGI, TRA CRISI E NUOVI CONFLITTI SOCIALI IN ITALIA E IN EUROPA”

coordina Roberto Martelli (Segr. Gen. Conf. USI) intervengono compagni da situazioni di lotta europee in rappresentanza di organizzazioni sindacali e sociali



DALLE 18,00 ALLE 20,30 TAVOLA ROTONDA

“BILANCI E PROSPETTIVE DEI MOVIMENTI AUTORGANIZZATI IN ITALIA E NEL MEDITERRANEO”

coordina Claudia Santi (USI SCUOLA e UNIVERSITA') intervengono compagni/e da Grecia e Spagna, movimenti contro inceneritori e per "rifiuti zero", movimenti per il diritto all'abitare ...



ore 20,30 aperitivo “rivoluzionario” e cena sociale



BANCHETTI – MOSTRE e VIDEO



ORE 22,30 MUSICA ACUSTICA dal vivo con CARLO GHIRARDATO & CO. (chitarra) con un repertorio dedicato a Fabrizio De Andrè



presso la SALA TEATRO “IL CANTIERE”

VIA GUSTAVO MODENA 92

(TRASTEVERE)





UNIONE SINDACALE ITALIANA

confederazione nazionale di sindacati autogestiiti

e di federazioni locali intercategoriali - fedele ai principi dell'AIT



info USI tel. 06/70451981 – fax 06/77201444

usiait1@virgilio.it - usicons.roma@gmail.com



blog della sezione romana: www.unionesindacaleitaliana.blogspot.it

sito nazionale: www.usiait.it

sito in costruzione USICONS: www.usicons.it

sito memoria storica: www.usistoriaememoria.blogspot.it

sito giornale: www.lottadiclasse.info

lunedì 4 giugno 2012

USi-Ait SOS Terremoto in Emilia

MOBILITAZIONE PER I TERREMOTATI
SOLIDARIETA’ IN PRIMA PERSONA
SENZA PROTEZIONI CIVILI O CROCI COLORATE


Gli anarchici realizzano, come fatto per l’Aquila e le Cinque Terre,

una vera campagna a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto.

Chiediamo a tutti di sostenere con raccolta fondi, viveri, disponibilità

questo intervento dal basso coordinato da libera officina e dall’USI Modena


siamo in via Don Minzoni 1/d
tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19
per info 345.9208797


CASSA DI SOLIDARIETA’ LIBERTARIA

Care compagne e cari compagni, siamo tutti molto scossi e quasi tutti dormiremo fuori casa nelle macchine e nelle tende.
La Libera Officina da domani, tutti i giorni dalle 18 alle 21 diventerà punto di raccolta per gli aiuti alle zone terremotate.
Le cose che servono di più sono: acqua, prodotti per l'igiene in generale (pannolini, pannoloni, assorbenti ecc), asciugamani, prodotti a lunga conservazione, giochi per bimbi, coperte, cuscini, tende.

La situazione dei centri storici, dei capannoni industriali e delle case di campagna è drammatica, in molti comuni è impensabile rientrare nelle case.
Oggi la disorganizzazione era incredibile e molti accampamenti annunciati non sono stati realizzati.
Tutti i supermercati sono lesionati e tutti i negozi chiusi.
Le cose di forte intenità continuano, già materiale è arrivato, domani faremo un altro giro per la bassa e capiremo ancora meglio.

USI sezione di Modena-Spazio Sociale Libera

venerdì 1 giugno 2012

2 giugno alle 10.00 un presidio in piazza a Mira, per dire chiaro e forte che non possiamo fare altro! Con Bechir e tutti i senza casa

Giovedi 31 Maggio.

Bechir con la moglie e 2 bambine sono stati messi sulla strada.

I carabinieri li hanno portati fuoti dalla casa alloggio del comune di Mira.
Una stanza di 15 metri senza cucina, in cui Bechir viveva da piu' di un anno.
Il comune di Mira ha detto che non ha soldi.

Bechir con le sue poche cose va davanti al comune.

Li alle 18.00, finito di lavorare lo troviamo, con sua moglie, seduto
sul portone del comune,
con la moglie e le bambine che giocano sulla fontana, in una piazza vuota.

Che fare?

Le autorita' hanno detto che non c'e' soluzione. Il sindaco grillino
eletto da poco allarga le braccia,
non ci sono soldi. I rappresentanti dei partiti di sinistra nelle loro
case a guardarsi la
TV.

Che potevamo fare? Tornarcene a casa imprecando contro il comune,
dicendo che il mondo non e' giusto?

Guardi una bambina giocare con l'acqua della fontana che dice a sua
madre "quando andiamo a casa?"
in una casa che non c'e' piu'?

Che potevamo fare?

Beh, siamo in pochi, ma non possiamo fare altro!

Si va a occupare una delle tante case vuote dell'ATER! Andiamo a
prenderci una denuncia!

Dopo mezz'ora arrivano i carabinieri.

Non li sgomberano ma la denuncia e' assicurata, si sa, la legalita' va
garantita!

La minaccia dello sgombero e' imminente, e per questo decidiamo un
presidio per domani, 2 giugno
alle 10.00 un presidio in piazza a Mira, per dire chiaro e forte che
non possiamo fare altro!
Con Bechir e tutti i senza casa, per il diritto alla casa, per il
diritto a vivere anche se questo
sistema e le sue leggi sono contro di noi.

Tuttinpiedi!

tuttinpiedi@gmail.com

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)