ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

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campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

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lunedì 25 ottobre 2010

Fano: Inaugurazione del centro di documentazione Franco Salomone

30 ottobre 2010 ore 17.00
Piazza Capuana 4, 61032 Fano

La FdCA-Federazione dei Comunisti Anarchici è lieta di annunciare l'apertura dei locali che ospiteranno il Centro di Documentazione "Franco Salomone", nel pomeriggio di sabato 30 ottobre 2010.
Viene così realizzato l'impegno preso nel lontano 2005 con Franco Salomone, il nostro compianto compagno di lotta e militante comunista libertario savonese scomparso nel 2008. E' grazie a lui che è oggi possibile per la FdCA avere a propria disposizione locali in cui dare spazio e nuovo slancio alle attività politiche e sociali del comunisti anarchici ed al tempo stesso realizzare un ulteriore impegno contratto con il compagno Salomone: quello di raccogliere, conservare e valorizzare a fini storiografici la memoria dell'anarchismo di classe dagli anni '60 ad oggi, nonché la pubblicistica relativa alla storia delle lotte, delle esperienze, dei protagonisti del comunismo anarchico e della sinistra rivoluzionaria.
Sulla base del fondo documentario ereditato dal compagno Salomone, il Centro ha già acquisito il cospicuo fondo OAP/ORA a Bari e si accinge ad acquisire altri fondi e donazioni di attivisti libertari, procedendo alla loro archiviazione e fruizione per ricercatori ed amanti della documentazione storica.
Ma il Centro intende essere anche luogo per attivisti/e libertari e dell'auto-organizzazione sociale con lo sguardo rivolto al presente ed al futuro.
Non solo archivio, dunque, ma luogo fisico e politico in cui la memoria alimenta la ricerca storica ed al tempo stesso si collega alle esperienze dell'oggi, favorendo quel ricambio generazionale di attivisti/e e militanti indispensabile per assicurare continuità al progetto politico-organizzativo dei comunisti anarchici e lunga durata all'anarchismo radicato nelle lotte sociali e politiche della contemporaneità.
L'apertura di questo centro di documentazione è solo l'inizio di un percorso politico con cui si intende promuovere studi e ricerche, allacciare proficui rapporti di collaborazione e progettualità con i tanti centri di documentazione ed archivi del movimento anarchico già esistenti ed operanti a livello locale, nazionale ed internazionale, perché solo la cooperazione può rafforzare il nostro impegno nel raggiungere l'obiettivo che ci prefiggiamo e ci prefiggevamo già all'indomani della Prima Internazionale: essere memoria delle lotte di ieri per essere protagonisti nelle lotte dell'oggi, per l'alternativa libertaria, per l'uguaglianza e la libertà.


PROGRAMMA DELL'INAUGURAZIONE

* Ore 17.00: saluto della FdCA agli ospiti e significato del Centro di Documentazione
* Ore 17.30: intervento di ricordo della figura di Franco Salomone
* Ore 18.00: interventi degli ospiti per saluti o per ricordare la figura di Salomone

A conclusione della serata: buffet

www.fdca.it
fdca@fdca.it

sabato 9 ottobre 2010

Il 16 ottobre con la FIOM

L'accelerazione impressa al disegno autoritario del padronato e del governo attraverso la cancellazione del contratto nazionale dei metalmeccanici, (e l'espulsione di migliaia di lavoratori precari dalla scuola), conferma la volontà del capitale a riscrivere in modo radicale i rapporti sociali con pesanti peggioramenti per il proletariato e per i ceti subalterni negli anni futuri, i diritti conquistati in decenni di lotte sociali vengono cancellati, alle forme di solidarietà dei livelli salariali e normativi con la contrattazione nazionale si impone la differenziazione e precarizzazione più assoluta della vita delle persone, favorendone attraverso l'atomizzazione sociale la totale subalternità al potere politico (lo Stato) ed alle compatibilità del padronato (il capitalismo).

Per questo il 16 ottobre aderiamo e partecipiamo alla manifestazione indetta dalla FIOM, un momento di lotta fondamentale per mantenere aperti spazi di OPPOSIZIONE sociale, per cementare coscienza di classe, per opporsi alle politiche liberiste di un padronato affamatore e di una oligarchia politica in affanno.

Sono sotto gli occhi di tutti i disastri che stanno provocando le scelte di politica economica del governo e la moltiplicazione di situazioni di povertà imposte dalle politiche economiche dell'Unione Europea, in modo particolare nei paesi con maggior debito pubblico (Grecia, Portogallo, Irlanda), dove milioni di lavoratori sono in lotta.

Scioperi generali vengono proclamati ormai mensilmente, mentre in Italia, CISL, UIL ed altri sindacati corporativi si schierano con le scelte degli industriali e del governo, complici di una regressione sociale, ricompensati con la certificazione di un ruolo politico ed un riconoscimento burocratico attraverso la creazione e lo sviluppo degli enti bilaterali.

Le posizioni differenti che si misurano su questa scadenza, sia dalla dirigenza CGIL che da settori del Sindacalismo di Base hanno come obiettivo quello di sottovalutare quell'autonomia ed indipendenza che la FIOM da alcuni anni ha costruito attraverso iniziativa di lotta nelle fabbriche e con una prassi democratica nei luoghi di lavoro.

Il percorso di resistenza avviato dalla FIOM pone in primo piano l'importanza di una iniziativa e unità di classe, per affermare interessi e punti di vista diversi dal capitale e dai suoi servi, gli interessi dei lavoratori, ed è in questa dinamica, che la proposta dei comunisti anarchici, e di tutto l'anarchismo di classe trova terreno di confronto e di lotta, per affermare la nostra irriducibile lotta al capitale ed al governo, per lo sviluppo del sindacalismo conflittuale e di forme di autorganizzazione dei lavoratori per uscire dalla miseria del presente.

Commissione Sindacale
Federazione dei Comunisti Anarchici

5 ottobre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

8 e 15 ottobre: a scuola di resistenza e di opposizione

In 7 giorni il mondo della scuola mette alla prova se stesso nella resistenza e nell'opposizione alla disastrosa "riforma epocale", che dopo aver devastato la scuola primaria e media nei due anni scorsi, si accinge a fare scempio della scuola superiore quest'anno con 41.200 posti in meno, che si aggiungono ai 57.000 dello scorso anno.
Licenziamenti di decine di migliaia di precari, dequalificazione della didattica causata dalla flessibilità a cui sono costretti i docenti in esubero, aumento del numero degli alunni per classe e taglio delle ore di cattedre e indirizzi, tagli dei fondi alle scuole per il funzionamento e per la didattica: questo è lo scenario di macerie provocate dall'incessante opera distruttiva della scuola pubblica messa in atto dal governo Berlusconi/Tremonti.
Non si tratta di una particolare cattiveria politica della Gelmini contro una scuola che lei pensa essere figlia del '68, né della avarizia amministrativa di Tremonti o delle burocrazie ministeriali; niente di tutto ciò.
Questo scempio è dovuto all'applicazione tutta italica delle politiche di bilancio varate dall'Unione Europea su indicazione delle agenzie del capitalismo europeo. Il taglio di 8,5 miliardi di euro alla scuola pubblica (mentre i soldi si trovano per le scuole paritarie..., per i bombardieri, per il Ponte, per la TAV...) è la scelta tutta nazionale di recuperare risorse pubbliche dalla spesa pubblica per trasferirle ad impieghi di natura privatistica, siano essi i decreti per pulire i titoli finanziari tossici ancora in circolazione nelle banche, siano essi lo scudo fiscale o il condono di turno, o aiuti indiretti al capitalismo nazionale, più volte richiesti da Confindustria. La distruzione della scuola pubblica sta dentro il più grande disegno di distruzione dei beni pubblici, come in Italia li conosciamo, con tutte le loro contraddizioni, da almeno 50 anni. Al suo posto tanta sussidiarietà, tanti appalti a privati per supplire a beni ed istituzioni pubbliche che cedono il ruolo di servizio universalistico per svolgere quello di agenzie di erogazione di servizi minimi.
Un vero e proprio ritorno ad una società divisa per censo. Non sono più possibili infingimenti.
Bisogna schierarsi contro questo disegno di una scuola ridotta al minimo di finanziamenti e di capacità di erogare formazione, in contro-tendenza rispetto agli altri paesi europei. Bisogna mettersi in gioco nettamente contro questo progetto di distruggere la scuola come presidio laico e pubblico di cultura e di ricchezza sociale pluralista in territori sempre più minacciati da politiche di recinzione etnica e razzista.
Per questo, sosteniamo le due mobilitazioni e gli scioperi indetti per l'8 ottobre e per il 15 ottobre dal sindacalismo di base e quello purtroppo solo orario della CGIL.
Certo, per contrastare le politiche del governo e di CISL-UIL-UGL, sarebbe stato necessario molto probabilmente fare uno sforzo di unità nella data e nelle manifestazioni. Ma in questo caso è necessario mettere in luce il rinnovato protagonismo degli studenti che si mobilitano in gran parte l'8 ottobre ed insieme ad essi i comitati dei precari della scuola e dell'università.
Così come va riconosciuto il ruolo dei tantissimi comitati di genitori e insegnanti che in tante città e province sono molto spesso gli animatori delle iniziative di protesta e di mobilitazione, anticipando ed accompagnando le organizzazioni sindacali.
E' dalla base che può nascere un movimento vertenziale in grado di mettere alle corde i dirigenti scolastici, da quelli regionali a quelli di istituto; chiamare allo scoperto gli amministratori locali, per dare risposte e mettere in atto interventi atti a disinnescare, territorio per territorio, scuola per scuola, questa campagna di impoverimento delle finanze e degli organici, di immiserimento della cultura e della formazione, messa in atto dal capitalismo italiano e dai suoi sodali a Palazzo Chigi.
Per la difesa e la ricchezza della scuola pubblica!
Per il diritto allo studio!
Per la laicità e l'intercultura!

Commissione SindacaleFederazione dei Comunisti Anarchici

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)