L'accelerazione impressa al disegno autoritario del padronato e del governo attraverso la cancellazione del contratto nazionale dei metalmeccanici, (e l'espulsione di migliaia di lavoratori precari dalla scuola), conferma la volontà del capitale a riscrivere in modo radicale i rapporti sociali con pesanti peggioramenti per il proletariato e per i ceti subalterni negli anni futuri, i diritti conquistati in decenni di lotte sociali vengono cancellati, alle forme di solidarietà dei livelli salariali e normativi con la contrattazione nazionale si impone la differenziazione e precarizzazione più assoluta della vita delle persone, favorendone attraverso l'atomizzazione sociale la totale subalternità al potere politico (lo Stato) ed alle compatibilità del padronato (il capitalismo).
Per questo il 16 ottobre aderiamo e partecipiamo alla manifestazione indetta dalla FIOM, un momento di lotta fondamentale per mantenere aperti spazi di OPPOSIZIONE sociale, per cementare coscienza di classe, per opporsi alle politiche liberiste di un padronato affamatore e di una oligarchia politica in affanno.
Sono sotto gli occhi di tutti i disastri che stanno provocando le scelte di politica economica del governo e la moltiplicazione di situazioni di povertà imposte dalle politiche economiche dell'Unione Europea, in modo particolare nei paesi con maggior debito pubblico (Grecia, Portogallo, Irlanda), dove milioni di lavoratori sono in lotta.
Scioperi generali vengono proclamati ormai mensilmente, mentre in Italia, CISL, UIL ed altri sindacati corporativi si schierano con le scelte degli industriali e del governo, complici di una regressione sociale, ricompensati con la certificazione di un ruolo politico ed un riconoscimento burocratico attraverso la creazione e lo sviluppo degli enti bilaterali.
Le posizioni differenti che si misurano su questa scadenza, sia dalla dirigenza CGIL che da settori del Sindacalismo di Base hanno come obiettivo quello di sottovalutare quell'autonomia ed indipendenza che la FIOM da alcuni anni ha costruito attraverso iniziativa di lotta nelle fabbriche e con una prassi democratica nei luoghi di lavoro.
Il percorso di resistenza avviato dalla FIOM pone in primo piano l'importanza di una iniziativa e unità di classe, per affermare interessi e punti di vista diversi dal capitale e dai suoi servi, gli interessi dei lavoratori, ed è in questa dinamica, che la proposta dei comunisti anarchici, e di tutto l'anarchismo di classe trova terreno di confronto e di lotta, per affermare la nostra irriducibile lotta al capitale ed al governo, per lo sviluppo del sindacalismo conflittuale e di forme di autorganizzazione dei lavoratori per uscire dalla miseria del presente.
Commissione Sindacale
Federazione dei Comunisti Anarchici
5 ottobre 2010
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