SABATO 8 MAGGIO ORE 20:45 PRESSO LA CASA DEI MALFATTORI (SANT'EULALIA DI BORSO DEL GRAPPA)

Presentazione del libro "LA CONTRORIVOLUZIONE PREVENTIVA" di Luigi Fabbri

Riflessioni sul Fascismo

-a cura del nodo sociale Antifascista Bolognese-

Prima dopo e durante ricco buffet.
A seguire spettacolo giocoleria col fuoco + Dj set

in allegato volantino info: aranea@anche.no

la serata sarà replicata:

_DOMENICA 9 MAGGIO ORE 20:30 PRESSO IL DEPOSITO95 A VICENZA

Introduzione a Luigi Fabbri: LA CONTRORIVOLUZIONE PREVENTIVA

Nel 1922 Luigi Fabbri compiva quarantacinque anni, era maestro elementare a Corticella in provincia di Bologna e militante anarchico da oltre vent’anni e, per questo, aveva subìto intimidazioni e bastonature da parte dei fascisti. La sua riflessione sul fascismo è anzitutto quella di un testimone che ha visto una città «rossa» come Bologna diventare, nel volgere di pochi mesi, una roccaforte e anzi la «culla» del fascismo e della reazione antiproletaria.

Dinanzi a un fenomeno nuovo e difficile da interpretare, la Controrivoluzione preventiva delineava il formarsi di una cultura reazionaria di massa promossa dallo Stato e dalla borghesia «con la triplice azione combinata della violenza illegale fascista, della repressione legale governativa e della pressione economica derivante dalla disoccupazione». Per Fabbri si trattava di mostrare i «coefficienti» e i «fattori» che collegavano lo squadrismo ai nuovi assetti repressivi del potere statale, politico, culturale ed economico: le violenze fasciste non erano un fenomeno isolato o episodico, ma una funzione fondamentale di quella «controrivoluzione preventiva» attraverso cui la borghesia aggrediva le conquiste operaie e disciplinava la società.

Nonostante alla fine del 1922 i fascisti distruggessero le copie ancora invendute del libro, la tesi di quel saggio, riproposto ora a cura dell’Assemblea Antifascista Permanente di Bologna, ebbe fin da subito larghissima risonanza e contribuì al formarsi in Europa di una coscienza antifascista rivoluzionaria: il concetto di «controrivoluzione preventiva» attraversa infatti per intero la storia intellettuale del Novecento fino a Marcuse e Debord e può fornirci ancora oggi una chiave di lettura degli avvenimenti attuali.

Nato a Fabriano il 22 dicembre 1877, Luigi Fabbri è stato uno dei più attivi militanti anarchici del primo Novecento, in stretto collegamento con Errico Malatesta e i principali esponenti dell’anarchismo internazionale. Redattore con Pietro Gori dell’importante rivista «Il Pensiero», fu autore di numerose pubblicazioni di analisi e di propaganda oltreché di significativi contributi alla vita organizzativa dell’Unione Anarchica Italiana. Nel 1925 egli sarà uno dei tre maestri elementari a rifiutare il giuramento di fedeltà al regime di Mussolini e, in seguito a ciò, prenderà la via dell’esilio, prima a Parigi e poi a Montevideo, ove darà vita alla rivista «Studi sociali». Morirà nel 1935.

qualche info in più sul libro: http://www.carmillaonline.com/archives/2010/01/003322.html#003322