presso il Prefabbrikato
Via Pirandello, 22 - Villanova di Pordenone
presentazione del libro:
DIFENDERE LA "RAZZA"
IDENTITA' RAZZIALE E POLITICHE SESSUALI NEL PROGETTO IMPERIALE DI MUSSOLINI
di Nicoletta Poidimani
ED. SENSIBILI ALLE FOGLIE
Sara' presente l'autrice
Il libro nasce da una ricerca sulla genealogia della mentalità razzista in Italia; un lavoro di tessitura tra la storia dell'impresa coloniale nel Corno d'Africa, i dispositivi dell'immaginario di conquista, le biopolitiche di Mussolini nell'impero e in territorio nazionale.
L'originalità di questa ricerca consiste nell'evidenziare, anche da una prospettiva di genere, il convergere di diversi piani e codici comunicativi, così come di diverse discipline e saperi nella costruzione della "razza italiana".
OGGI, col riattivarsi sulla pelle di donne e uomini migranti, in nome della sicurezza, di vecchi e sperimentati dispositivi razzisti e de-umanizzanti che si formarono proprio nei cinquantanni dell'esperienza coloniale in Africa; col ripresentarsi nel linguaggio quotidiano di molte parole fascistissime dell'epoca; col riaffaciarsi sempre piu' potente diuna concezione della donna e della famiglia di stampo clerico-fascista, CONOSCERE QUESTA PARTE della NOSTRA STORIA è URGENTE e SERVE aCOMBATTERE IL FASCISMO nelle sue VARIE FORME.
DIFENDERE LA "RAZZA"
IDENTITA' RAZZIALE E POLITICHE SESSUALI NEL PROGETTO IMPERIALE DI MUSSOLINI
di Nicoletta Poidimani
ED. SENSIBILI ALLE FOGLIE
Sara' presente l'autrice
Il libro nasce da una ricerca sulla genealogia della mentalità razzista in Italia; un lavoro di tessitura tra la storia dell'impresa coloniale nel Corno d'Africa, i dispositivi dell'immaginario di conquista, le biopolitiche di Mussolini nell'impero e in territorio nazionale.
L'originalità di questa ricerca consiste nell'evidenziare, anche da una prospettiva di genere, il convergere di diversi piani e codici comunicativi, così come di diverse discipline e saperi nella costruzione della "razza italiana".
OGGI, col riattivarsi sulla pelle di donne e uomini migranti, in nome della sicurezza, di vecchi e sperimentati dispositivi razzisti e de-umanizzanti che si formarono proprio nei cinquantanni dell'esperienza coloniale in Africa; col ripresentarsi nel linguaggio quotidiano di molte parole fascistissime dell'epoca; col riaffaciarsi sempre piu' potente diuna concezione della donna e della famiglia di stampo clerico-fascista, CONOSCERE QUESTA PARTE della NOSTRA STORIA è URGENTE e SERVE aCOMBATTERE IL FASCISMO nelle sue VARIE FORME.
Iniziativa Libertaria - Pordenone
25aprilepordenone nonunpassoindietro
Nessun commento:
Posta un commento