ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

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O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

per giulio

lunedì 30 agosto 2010

UDINE , Festa dell'U.S.I. e Coordinazione Rosso/Nera

Care/i Compagne/i, il programma e l'invito per la Festa dell'U.S.I. che organizzeremo a Udine.
Di seguito riportiamo il programma. sottolineamo l'importanza del dibattito che vorremmo potesse svolgersi nel modo più costruttivo, contando sulla disponibilità di tutte/i.
la segreteria USI AIT Amanda e Matteo

Cari compagni, La riunione della Coordinazione Rosso / Nera avrà luogo durante il fine settimana del ven 10, sab 11, dom 12 settembre a Udine in concomitanza con la festa dell’ USI. L'Odg, è stato predisposto nel corso della Riunione di Madrid del 15 maggio c. a.

a)Riattivazione della Coordinazione Rosso/Nera;
b)Eventuale stesura di un regolamento bas per la Coordinazione R/N;
c)regole per l'adesione;
d)lcreazione di un segretariato a rotazione;
e)Creazione di un sito web tre lingue e pianificazione dei contenuti;
f)Pianificazione delle azioni comuni e campagne internazionali;
g)fondo comune di solidarietà per le sezioni in difficoltà.

Durante l'incontro si terrà un dibattito pubblico sul tema "Crisi e lotte sociali" ed invitiamo tutte le organizzazioni a partecipare attivamente portando materiale sulle loro specifiche situazioni. Questo è il programma:
Ve 10/09/2010 Durante il pomeriggio: incontro e cena, concerti serali
Sa 11/09/2010 Dalle 9 alle 13 e 14-17 R / B Meeting Dalle 17.30 alle 20 dibattito pubblico "Crisi e lotte sociali" Concerti serali
Su 12/09/2010 Dal 9 al 12 Conclusione del Meeting

Per qualsiasi informazione:usiudine@gmail.com

Amanda: Matteo:suvarinteo@yahoo.it

Tommaso : ovaro3b10@hotmail.com

Nair: nairmagnaghi@hotmail.com

mercoledì 25 agosto 2010

IL DANNO E LA BEFFA DEGLI OGM:

Fidenato & Co. una cosa l’hanno capita, in Friuli è possibile “sperimentare” ciò che si vuole visto che gli amministratori di diverso ordine e grado sono sempre stati garanti nei confronti di inquinatori, devastatori e speculatori vari: dall’allucinante “corridoio 5”, i cui progetti trattano interi paesi come un lego da smontare e spostare pur di ricevere ultramilionari finanziamenti europei; al “progetto Aviano 2000” che regala un’enorme porzione di territorio agli USA per le guerre ai paesi poveri, rubando risorse e ricchezze al territorio, mentre inquinano le nostre falde, devastano tetti e muri delle case sotto i corridoi di volo e uccidono impunemente come nel Cermis; ed ancora, con il via libera a cementifici o inceneritori, come a Fanna di Maniago, condannando famiglie e bambini a respirare il “cancro” sottoforma di nanopolveri.
Ma perché sugli OGM la situazione è ben diversa e più grave di come appare mediaticamente.
L’Unione Europea e cioè la somma delle burocrazie dei governi nazionali, ha stabilito una “soglia” di tollerabilità di OGM nelle farine e questo è il primo dato: quando ci dicono che un prodotto è OGM FREE con ogni probabilità mentono, in realtà la presenza di OGM è nei limiti stabiliti “per legge”! Ma chi controlla negli stabilimenti di macinazione questa soglia? L’azienda stessa che produce le granaglie. E chi controlla i controllori? Nessuno nei fatti, l’ennesima burocrazia in teoria che non ha né fondi né mezzi per garantire alcunché: si può tranquillamente sostenere che il monitoraggio degli OGM è nel più totale caos.
Ma c’è di più: dalla testimonianza diretta di chi ha lavorato nel settore agro-alimentare risulta che almeno l’80% del mais prodotto nel Nord-est é contaminato da OGM. Questa é la grave situazione delle coltivazioni di mais in Friuli e Veneto! Lanciamo una sfida a chi può verificare in laboratorio quanto affermiamo: prelevate una decina di campioni di mais nei campi sparsi tra Pordenone e Treviso e si scoprirà che la maggioranza delle coltivazioni sono contaminate e che una parte di esse vanno oltre la soglia stabilita dalla legge (la legge UE stabilisce il limite sul prodotto finito non sul campo coltivato!) E’ più chiaro? Ed è chiaro perché Fidenato fa lo spavaldo? Tutta la manfrina che l’esponente del sedicente Movimento Libertario sta portando avanti, con l’ingenua reazione noglobal, si basa sulla consapevolezza di questa realtà: Fidenato lo sa bene come funziona e crediamo che lo sappia anche la Coldiretti o quantomeno una parte degli agricoltori perché i casi sono due: o chi coltiva compra le sementi all’oscuro fidandosi in buona fede delle multinazionali e coltiva così OGM senza saperlo, oppure sa che è possibile coltivarne in una certa quantità magari ricevendo sconti o “omaggi” dai fornitori.
La gravità della situazione è già avanzata e i furboni di Futuragra lo sanno, l’obiettivo è di alzare o liberalizzare il limite che di fatto già legalizza il mais geneticamente modificato.
Bisogna far uscire allo scoperto gli attori di questo teatrino, informare la gente davvero su cosa mangiano e sul pericolo che un’alimentazione e un’economia legata alle multinazionali procurerà: un ricatto vero e proprio che svincola completamente il profitto dalle regole nazionali o regionali obbligando il contadino a rifornirsi ed assicurarsi, ad esempio, solo dalla Monsanto (il 90% degli OGM coltivati sul pianeta sono suoi).
In ultimo bisogna spendere due parole per questi patetici “anarcocapitalisti” in salsa italica che sono talmente antistatalisti che s’appellano al peggio dello statalismo ovvero l’insieme delle burocrazie che parassitano a Strasburgo e peggio ancora mentre sbraitano contro i “violenti” e la “violenza” s’aggrappano con tanto di denunce a chi storicamente ne rappresenta il monopolio: lo Stato! Fateci un piacere lasciate stare gli anarchici e l’anarchismo che è una cosa troppo seria per dei padroni e padroncini con l’hobby per la filosofia.
A fronte delle continue devastazioni dei governi locali e regionali di varia casacca in Friuli Venezia Giulia son sempre sorti comitati o gruppi di opposizione agli scempi e a salvaguardia della salute, della giutizia e della libertà ed è dentro o affianco a queste realtà che ci troverete.

Iniziativa Libertaria - Pordenone

martedì 3 agosto 2010

FIAT. CONTRO IL COMANDO DEL CAPITALE, SOLIDARIETA' OPERAIA

Sono anni che il padronato italico vuole adeguare le normative e la prassi aziendali al
vento liberista anglosassone.
Più recentemente si è trattato di tentativi per eliminare
l'anomalia italiana, la Fiom, ma anche molto sindacalismo, quali titolari di funzioni
aziendali che vanno dall'intervento nell'organizzazione del lavoro alla
contrattazione di modalità di esecuzioni, di carichi di fatica e straordinari, ma
anche qualifiche e carriere.
L'obiettivo padronale è quello di limitare il ruolo sindacale alla semplice
contrattazione del prezzo di vendità della forza-lavoro, il comando sul
lavoro vivo torna al CAPITALE.
Nessun margine di azione ai delegati.
Il sindacato può ben gestire il cral, il fondo pensioni, quello
sanitario, ma deve cessare di essere agente contrattuale anche su qualità
ambientali, lavori usuranti, sicurezza sul lavoro.
Fiat diventa così punta di diamante della Confindustria, della controriforma sui
diritti dei lavoratori, accelera un disegno che il governo tarda a
concretizzare e che la mediazione con le parti sociali non recepisce se non su tempi
biblici.
Così facendo, FIAT spiazza i sindacati tutti, incluso Epifani che ha bisogno di
tempo per trasformazioni così drastiche e impolitiche.
Il nuovo modello contrattuale rivela tutte le implicazioni sottointese
alla stesura del gennaio 2009.
Il re è nudo.
Ma quanti sono disponibili a subire questa imposizione?
Marchionne accelerà con i licenziamenti di delegati perchè scopre che non
solo nei referendum, ma anche negli scioperi l'opposizione Fiom trova consensi più
ampli degli iscritti abituali, nonostante le difficoltà a partecipare a
scioperi dopo mesi di cassa integrazione passata e futura.
L'unica disdetta immediata è quella sui permessi aziendali e sindacali, con immaginabili
molti mal di pancia di delegati della burocrazia sindacale anche
concertativa: che senso ha iscrivirsi al sindacato e fare il delegato se si
riducono i "privilegi" del ruolo?
Ma non doveva essere Brunetta a fare da apripista nel pubblico?
La guerra di un Uomo contro lacci e lacciuoli, novello Ercole?
Avanziamo alcune ipotesi sulle prossime settimane.
La prima.
Dopo lo scorporo del settore auto dagli altri settori, Marchionne vuole
aumentare il valore azionario della Fiat con progetti stratosferici di
investimenti oculati e mirati per profitti futuri magnifici. Così valorizza
il prezzo degli azionisti storici e porta all'incasso le sue azioni
personali. Nel contempo aumenta il debito con le banche che sono contente
dell'incremento del "valore" Fiat.
La seconda.
Marchionne rincompatta il fronte Confindustria contro l'inefficenza del governo ed accelera in tempi meno paludosi una rivoluzione delle relazioni
industriali con vari attori compiacenti.
A Detroit con Obama dice:" Fiat fa quello che il governo(italiano) non fa"; un
progetto di crescita industriale per il paese. Batte cassa per ottenere il sostegno a
prossima rottamazione, visto che il mercato europeo è molto fiacco per il
settore auto piccola-media cilindrata.
Intanto...
con strano tempismo si crea la rottura tra Fini e Berlusconi, forse si prepara il
terreno per la discesa in campo di un uomo di Confindustria? Si potrebbero creare così le condizioni per costringere i
governi(presente e futuro) a destinare i famosi 30 miliardi chiesti dalla
Marcegaglia per reggere alla competizione.
Altrimenti si dimostrerebbero le difficoltà di fare impresa in Italia, soprattutto se si è
senza soldi, alimentando l'alibi a non fare nulla!
Una cosa è certa:
la concertazione è finita, l'impresa è oggi cardine dell'economia ed ogni altro
attore lo è davvero solo se dentro di essa e se assume l'impresa come il solo luogo per recitare il suo copione:
come azionista, come dirigente, come lavoratore.
A meno che, attorno ai soggetti ed agli organismi collettivi e di base in FIAT e nelle altre aziende,
non si coaguli una mobilitazione ed un movimento di solidarietà politica, sociale e sindacale che
contrasti oggi il progetto di Marchionne e del governo e ricostruisca autonomia, dignità e libertà di azione sindacale
dal basso, in ogni fabbrica in ogni categoria,
A questo lavorano gli attivisti sindacali anarchici e libertari.

Commissione Sindacale FdCA
agosto 2010

CELEBRAZIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI GIOVANNA ZANGRANDI (1910-1988)


SABATO 7 AGOSTO 2010
ORE 21.00
Auditorium Cos.Mo - PIEVE DI CADORE




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NEI TEMPI OSCURI
Spettacolo teatrale
- Musica e poesia contro le guerre -



Nei tempi oscuri, realizzato per la prima volta il 5 settembre 2009 in collaborazione con l’Associazione Volontari del Sangue (sezione di San Pietro di Cadore), è uno spettacolo che tratta il tema della guerra. Un viaggio che, attraverso un suggestivo susseguirsi di immagini, conduce dalla Bibbia fino alle memorie dei sopravvissuti al Lager e alle testimonianze degli orrori del Novecento, alternando letture a canzoni che affrontano lo stesso tema. Un percorso che accosta Primo Levi a Fabrizio De André, Bertolt Brecht a Francesco De Gregori, Giuseppe Ungaretti a Roberto Vecchioni, Roberto Saviano a Gerardina Trovato, le memorie di detenuti e prigionieri alle canzoni in ladino del Gruppo Musicale di Costalta.

STORIE DI (stra)ORDINARIO MEXICO-TERZA TAPPA: LA OTRA CAMPANA

In questa terza tappa sentirete estratti dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona commentati da compagni aderenti alla Otra Campaña: qui il nostro viaggio non è più fisico ma diventa sociale e si estende a tutto il territorio.
Vogliamo parlarvi dello sviluppo politico che in questi ultimi anni ha visto partecipare le realtà di movimento di tutti gli stati messicani. Vogliamo portarvi attraverso un paese infinitamente esteso: dai deserti del confine statunitense alle giungle del Chiapas, passando per montagne, spiagge, megalopoli e resti delle antiche civiltà mesoamericane.
Vogliamo raccontarvi le differenze e le complessità dei movimenti sociali degli Stati Uniti del Messico fatti di operaie ed operai, indigene ed indigeni, maestre e maestri, lavoratrici del sesso ed emarginati sociali.
Vogliamo analizzare il contesto in cui nasce e poi si sviluppa la proposta della Otra Campaña: in che modo movimenti e gruppi così diversi e lontani decidono di mettersi insieme e trovare un nuovo modo di fare politica?

SCARICATELO QUI:

http://www.archive.org/details/StorieDistraordinarioMexico-terzaTappaLaOtraCampaa

http://reporter.indivia.net/storie-di-straordinario-mexico-terza-tappa-la-otra-campana/



AVVERTENZE:
questa volta la puntata ci è sfuggita di mano e dura un'ore e dieci.
possiamo assicurare che meglio di così non si poteva fare perchè l'intervista era mooolto lunga (3h 30') e andava integrata con delle parti della Sexta. è comunque molto esaustiva perchè fa un veloce panorama della storia zapatista, della Sexta e della Otra (con accenni alla vicenda di Atenco). come sempre è con sigle iniziali, finali e pause musicali.

DIFFONDETELA E PROGRAMMATELA OVUNQUE!

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)