ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

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O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

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giovedì 27 febbraio 2014

OMOLOGAZIONE PERCHE NO AGLI OGM! O BIODIVERSITA?

In questi giorni la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro lo Stato italiano per il divieto di coltivare, sul territorio nazionale, mais geneticamente modificato “Mon810”, imposto dal governo con il decreto firmato nel luglio 2013 dai ministri alle Politiche agricole, alla Salute e all’Ambiente. L’annullamento del decreto interministeriale produce un vuoto legislativo che permetterà, ancora una volta, ad un gruppo molto aggressivo di agricoltori friulani di coltivare mais ogm contro la volontà della maggioranza degli italiani. La regione FVG, intanto, discute la modifica della legge regionale con la quale intende introdurre le norme di coesistenza, aprendo, di fatto, la strada a quelle poche multinazionali (Monsanto–Dupont, Syngenta) che tendono a controllare la produzione di cibo nel mondo, minando in questo modo i principi di sovranità alimentare e gli assetti della biodiversità attraverso il controllo brevettuale, l’oligopolio delle sementi, dei fertilizzanti dei diserbanti e di tutta la filiera alimentare. 28 FEBBRAIO - 20:30 AUDITORIUM DELLA REGIONE VIA ROMA 2 - PORDENONE OMOLOGAZIONE PERCHE NO AGLI OGM! O BIODIVERSITA? Conferenza dibattito Interverranno Marcello Buiatti professore ordinario di genetica all’Università di Firenze Alessio Gratton presidente della Commissione Agricoltura in Regione organizzato da COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA` FVG La cittadinanza é invitata a partecipare

I padroni dell’informazione e le pecore Dolly della politica

22.2.2014 Primo piano Quando nel 1994 Silvio Berlusconi vinse le elezioni per la prima volta fu sollevato lo scandalo sul ruolo determinante che nel risultato elettorale aveva giocato il suo controllo su una parte rilevante del sistema della informazione. Questo scandalo non era solo sollevato da sinceri democratici, ma anche da quella parte del mondo dell'informazione controllata da chi era estraneo od ostile agli interessi di Berlusconi. Ora De Benedetti, Berlusconi, Squinzi, Caltagirone, John Elkann, i rappresentanti italiani di Murdoch, cioè tutti coloro che in Italia gestiscono il sistema dell'informazione, e mi scuso con chi ho dimenticato, sono sostenitori, simpatizzanti o disponibili verso Matteo Renzi. Il suo è il primo governo delle larghe intese radio televisive, visto che l'ente pubblico Rai è da sempre il puro registratore dei rapporti di potere e quindi sta con Renzi per vocazione naturale. Renzi è stato mediaticamente costruito ben più del padrone di Mediaset. Finora è stato solo un mediocre sindaco di Firenze, che non ha dato nessun particolare segno di innovazione: ha litigato con i tranvieri , ha lamentato le difficoltà a trovare i soldi per coprire le buche nelle strade, ha tagliato un pò di servizi accusando Roma, insomma ha fatto modestamente quello che fa la normalità dei sindaci, naturalmente godendo dello scenario di una delle città più belle del mondo. Cosa lo ha fatto diventare presidente del consiglio allora? Un gigantesco investimento mediatico sulla sua persona. Se penso a quello che devono fare coloro che perdono il lavoro per farsi ascoltare, salire sulle gru è il minimo, o al fatto che il congresso CGIL, dove sono in discussione questioni rilevantissime per il lavoro ed il paese, è emerso dalle nebbie mediatiche quando Landini è stato minacciato di provvedimenti disciplinari e qualcuno è stato aggredito in una normale assemblea. Se penso a come funziona davvero la selezione e la costruzione delle notizie e delle personalità pubbliche nel mondo di oggi, resto stupito della magnifica costruzione mediatica che ha portato al governo del paese lo sconosciuto Renzi. E ora la costruzione continua, il governo è un format. Tolto il ministro della economia che è il fiduciario delle banche e del Fondo monetario internazionale, lì non si scherza, e qualche figura chiamata per maquillage democratico, il format del governo è: i giovani al potere finalmente. Peccato che questi giovani siano tutti pecore Dolly della politica. Ricordate quell'ovino clonato che i realtà si scoprì essere nato già biologicamente vecchio? Ecco, la gioventù al governo è tutta clonata dai precedenti gruppi dirigenti, lo stesso presidente del consiglio a me ricorda un pò Craxi e un po' Forlani, con una spruzzata di Andreotti per il gusto delle battute ciniche. Essi devono rappresentare il nuovo nella più pura tradizione del Gattopardo: cambiare proprio tutto perché non cambi proprio nulla. Ma perché tutto questo? Perché i governi tecnici nella loro fredda brutalità distruggono consenso e questo è molto pericoloso per un sistema di potere che sa perfettamente che le politiche di austerità non sono una emergenza temporanea, ma il modo di funzionare che si vuole imporre all'economia e alla società per tutti i prossimi anni. Ci vuole più consenso e quindi bisogna inventare una narrazione che appassioni un poco, che illuda che alla fine usciremo dalla crisi. Renzi serve a questo, intanto passa un po' di tempo poi si vedrà. Quando poi il personaggio comincerà a stancare se ne inventerà un altro con gli stessi mezzi, sono sicuro che i talent scout del palazzo sono già al lavoro nella selezione tra nuove sconosciute promesse. Oggi i signori dell'informazione sono al governo del paese, verrebbe da dirgli: governate allora! Ma sono sicuro che quando le cose cominceranno ad andare come al solito la grande informazione si scoprirà di governo e di lotta e contribuirà alla caduta di Renzi, come è accaduto agli inizialmente santificati Monti e Letta Questo almeno fino a che tutte e tutti coloro che son fuori dai palazzi non saranno in grado di organizzarsi e di scontrarsi con i poteri veri, per cambiare le cose sul serio. www.rete28aprile.it -- Newsletter di del sito Rete28aprile.it web: http://www.rete28aprile.it Iscrizioni: retenews-subscribe@liste.rete28aprile.it Cancella: retenews-unsubscribe@liste.rete28aprile.it

LA DISATTESA DEL POTERE FRA INFANZIA E FILOSOFIA

Nella prospettiva di Kohan l’infanzia viene intesa non tanto in senso anagrafico, come un momento della vita da superare o addirittura da negare, quanto piuttosto in una luce costantemente generativa. Filosofia e infanzia si incontrano e non necessariamente il loro rapporto mostra direzioni e confini univoci, la loro relazione si apre al non previsto, all’impensato, persino all’impensabile. incontro con Walter Omar Kohan SABATO 01 Marzo 2014 alle ore 17:30 All’Ateneo degli Imperfetti Come d’abitudine la convivialità post conferenza si regge sulla condivisione del cibo e del bere: è pertanto auspicabile che tutte le persone contribuiscano a rendere ricca e appetitosa la nostra mensa Ateneo degli Imperfetti Diego www.ateneoimperfetti.it

Non dite che non lo sapevamo . Palestina , Israele ....

Non dite che non lo sapevamo n°401 Proseguono le azioni di sgombero dell'esercito nel nord della Cisgiordania, nella Valle del Giordano. Giovedì 31 gennaio 2014, l'esercito ha ordinato lo sgombero entro 48 ore di 30 famiglie palestinesi da Umm El Jamal (nell'area di Hammamat El Melah), a causa di manovre militari nella zona. Dopo 14 ore i residenti sono tornati nelle loro case. Lunedì 10 febbraio 2014, rappresentanti del governo scortati dalla polizia hanno distrutto i raccolti dei Beduini nel Negev, a Qatamat, ad ovest della Superstrada 80, a Tel ‘Arad, a nord della Superstrada 31. Il giorno dopo, martedì, è toccato ai raccolti di Wadi El-Na’am, vicino Ramat Hovav. Il mercoledì, stessa azione a Umm Batin, a est di Beersheba. Giovedì 13 febbraio il villaggio di El-Araqib è stato ancora una volta demolito. Amos Gvirtz Lotta Sociale Giovedì 20-2-14, le vittime della gentrificazione in un piccolo villaggio di Tel Aviv - Givat Amal, sono state raggiunte da attivisti di "Not Nice" e dei comunisti-anarchici di Ahdut per una manifestazione davanti alla sede dei gestori del progetto אתמול עם הלא נחמדים ותושבי גיבעת עמל אצל תשובה ברמת פולג https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/...n.jpg ================================= Ilan Shalif http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/ Anarchici Contro Il Muro http://www.awalls.org Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali

Palestina-Israele, il profumo della vittoria si avvicina grazie al contributo della lotta unitaria*

Palestina-Israele, il profumo della vittoria si avvicina grazie al contributo della lotta unitaria* I media israeliani sono del tutto ossessionati dalla escalation della campagna B.D.S. (Boycott, Disinvest, Sanctions, ndt) come se sapessero cose che non possono rivelare. Sia i sostenitori che i detrattori della fine dell'occupazione iniziano a ritenerla immanente in un futuro non lontano. Una componente del capitalismo israeliano, colpita dal boicottaggio e timorosa che possa andare sempre peggio ha iniziato a spingere per una accelerazione della fine dell'occupazione. Un centinaio di capitalisti israeliani si sono recati alla conferenza di Dabus dove si sono ufficialmente costituti in organizzazione. Sul campo, sembra che le forze di stato israeliane stiano aumentando la repressione sulle lotte in corso così come stanno forzando gli sgomberi di interi villaggi da territori considerati strategici. Bil'in celebrerà il nono anniversario della sua lotta incessante il 28 febbraio. Bil'in manifestazione settimanale del 14.02.2014 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7936211440003...18321 I militanti dell'organizzazione comunista-anarchica Ahdut gradualmente si integrano nella lotta unitaria. "Anarchici israeliani contro il muro e contro gli insediamenti, sempre insieme ai palestinesi contro l'occupazione israeliana. https://www.facebook.com/hamde.abu/media_set?set=a.3784...80860 Invito per il corteo di Bil'in nel 9° anniversario di venerdì 28\2\2014 21-2-14 https://www.facebook.com/media/set/?set=np.125234397.10...53245 AlMasara venerdì 14.2.2014 https://www.facebook.com/media/set/?set=np.124975114.10...53245 Nabi Saleh 14.2.2014, manifestazione settimanale le forze israeliane hanno brutalmente represso la protesta di oggi a Nabi Saleh sparando una cospicua quantità di lacrimogeni che hanno provocato crisi da soffocamento per decine di manifestanti, tra cui bambini e donne in corteo. I manifestanti hanno scandito slogan di amore per la Palestina, contro la brutale occupazione israeliana e la totale mancanza di quasiasi forma di giustizia e di pace. Le forze israeliane hanno anche sparato proiettili di gomma sui manifestanti pacifici dichiarando tutta l'area zona militare. I manifestanti che volevano raggiungere le terre minacciate da confisca sono stati bloccati e raggiunti da lacrimogeni. Scontri tra giovani e forze israeliane sono durati per ore. I manifestanti hanno anche protestato per il blocco dell'ingresso a Nabi Saleh con un grande cancello metallico messo dalle forze israeliane e per la distruzione di una tenda eretta dai residenti sulle loro terre. https://www.facebook.com/media/set/?set=a.4937015974162...50543 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7935828540041...18321 TAMIMI PRESS https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7023638098081...62736 David Reeb http://youtu.be/zN8TrEPAuNc 21-2-2014 Il comitato di resistenza popolare a Nabi Saleh (Intifada) ha lanciato un appello per una strategia nazionale della resistenza popolare in Palestina allo scopo di far crescere il movimento e raggiungere l'obiettivo della liberazione della Palestina. https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7054204895024...62736 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7983860935238...18321 Ni'ilin 02/14/2014 manifestazione israelpnm http://www.youtube.com/watch?v=PQy7cwp5tV8 Qaddum 14-2-14 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.6972358036318...14816 Odai Qaddomi http://www.youtube.com/watch?v=pSUEoAbaYNM 21-2-2014 L'esercito israeliano ha represso il corteo a Kafr Qudoom causando molti casi da soffocamento. Oggi a K Q corteo con quasi 50 soldati che hanno preso parte all'azione di repressione sui manifestanti usando gas lacrimogeni e bombe assordanti insieme a proiettili metallici coperti di plastica. Il corteo come al solito è partito dopo le preghiere con la partecipazione di centinaia di residenti, amici internazionali ed israeliani. L'esercito ha sparato molti candelotti lacrimogeni su di noi sia dai fucili che dalle jeep. Noi, popolo di KAFR QUDOOM crediamo nel nostro diritto ad avere la libertà di circolazione sulle strade e la fine dell'occupazione. Al tempo stesso subiamo la repressione israeliana in molte forme: arresti, invasioni del villaggio, danni alle case, posti di blocco infiniti https://www.facebook.com/media/set/?set=a.7006407632913...14816 http://www.youtube.com/watch?v=Lx4s1AVGMEg Colline sud di Hebron Maltrattamenti continui ai danni di contadini e pastori palestinesi sulle colline sud di Hebron da parte di coloni e soldati israeliani. Costoro hanno preso possesso delle terre e ne impediscono l'accesso. Sabato 22 febbraio, ci saranno iniziative in diverse località dell'area, con accompagnamento di pastori e contadini palestinesi sulle loro terre per aiutarli a resistere per i loro diritti. Senza la presenza degli attivisti, molti contadini non ce la fanno a coltivare la terra. C'è un rapporto diretto tra la presenza di molti attivisti e la possibilità di lavorare per i contadini per avere una vita relativamente normale. Hebron "Hebron segna il 20° anniversario del massacro fatto da Baruch Goldstein nella moschea di Ibrahimi. All'alba del 25 febbraio 1994, Baruch Goldstein, un colono e fisico, aprì il fuoco su centinaia di fedeli musulmani nella moschea, uccidendone 29. A Hebron/Khalil, ci sarà una manifestazione per chiedere l'apertura di Shuhada Street. Questa strada che era la strada del mercato ed il centro sociale della città, è chiusa ai palestinesi da dopo il massacro di Goldstein nel 1994, per cui gli stessi residenti sono obbligati a salire sui loro tetti per accedere alle strade adiacenti. La manifestazione per aprire Shuhada street è stata tra le più dure che io ricordi. L'esercito ha violentemente disperso i manifestanti e l'eco dei colpi da sparo rimbalzava forte tra le case. Non meno pesante dei lacrimogeni, delle granate assordanti e dei proiettili è la vista del posto di blocco nel centro della strada, nel centro di ogni cosa, il peggiore significato della parola occupazione." venerdì- 21 febbraio 2014 Circa 2000 manifestanti a Hebron, attivisti di vari partiti ed organizzazioni, attivisti internazionali ed israeliani (tra cui anarchici), si sono radunati per sfidare la continua chiusura e le restrizioni alla mobilità del palestinesi nella loro città, chiedendo l'apertura di Shuhada street. L'esercito ha risposto com raffiche di lacrimogeni, proiettili d'acciaio ricoperti di gomma e granate assordanti sparati direttamente sui manifestanti nel tentativo di disperderli. Parecchi i feriti. Un manifestante è stato ricoverato in ospedale dopo una ferita alla testa. Cinque persone sono state arrestate nel pomeriggio di venerdì, mentre più di 13 sono state ferite nel corso della manifestazione annuale per l'apertura di Shudada Street organizata da Gioventù contro gli Insediamenti a Hebron in memoria dei 20 anni dal massacro alla moschea Ibrahimi. https://www.facebook.com/photo.php?v=10152212706102500 https://www.facebook.com/media/set/?set=a.4974621970401...50543 http://www.facebook.com/guy.butavia/media_set?set=a.101...92137 israelpnm http://www.youtube.com/watch?v=2W5Bi3tTllY David Reeb http://youtu.be/ol_NIPL2cL4 Sheikh Jarrah https://www.facebook.com/amir.bitan/media_set?set=a.797...37581

martedì 18 febbraio 2014

distribuzione libertaria Vittorio Veneto - Conegliano - Sinistra Piave

in distribuzione - "A" rivista anarchica da più di 40 anni sulla breccia per una cultura libertaria numeri disponibili 385 gennaio 2014 386 febbraio 2014 prezzo politico 2 euro - "Alternativa libertaria" foglio telematico della federazione dei comunisti anarchici (FdCA) febbraio anche PDF prezzo : GRATIS - Numeri saggio de GERMINAL (periodico libertario triestino sloveno nord est ..) - Umanita Nova testata storica dell'anarchismo italiano (settimanale) info monteantares@autoproduzioni.net

COMUNICATO DE IL SINDACATO È UN'ALTRA COSA: INAUDITA AGGRESSIONE A MILANO. CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI SUSANNA CAMUSSO

Condanniamo la gravissima aggressione subita dal compagno Giorgio Cremaschi e da altre compagne e compagni aderenti al documento congressuale "Il sindacato è un'altra cosa" a Milano, nel corso di un'assemblea CGIL con la presenza di Susanna Camusso. L'assemblea era già di per sé un fatto inusuale, in quanto erano convocate solo categorie con i gruppi dirigenti favorevoli all'accordo del 10 gennaio ed esclusa la FIOM, che aveva protestato pubblicamente. Un gruppo di compagne e compagni aderenti al documento alternativo, tra cui delegati delle categorie formalmente presenti in assemblea e Giorgio Cremaschi, primo firmatario del documento, si è quindi presentato all'incontro. Lo scopo era distribuire un volantino contro l'intesa sulla rappresentanza, che ricordava la singolare coincidenza tra l'assemblea per il si al testo unico sulla rappresentanza ed il 14 febbraio 1984, giorno del Decreto Craxi per il taglio alla Scala Mobile dei salari. Inoltre si volevano esercitare i diritti della minoranza con un intervento nel l'assemblea. I compagni indossavano anche cartelli con il no all'accordo. Il primo problema con il servizio d'ordine è sorto in quanto si voleva impedire ai compagni, che ne avevano pieno diritto, di accedere all'assemblea. Già lì il servizio d'ordine ha esercitato pesanti pressioni. Alla fine ai delegati è stato concesso di entrare purché lasciassero i cartelli. Solo Cremaschi ha potuto conservare il cartello che diceva no all'accordo. Una volta in sala i nostri compagni hanno seguito in assoluto silenzio la relazione e all'apertura del dibattito Nico Vox,delegato della funzione pubblica, ha chiesto di poter intervenire come unico intervento di dissenso tra i tanti già programmati. Subito tutto il gruppo di delegati dissenzienti è stato circondato dal servizio d'ordine che impediva a Nico Vox di avvicinarsi alla presidenza. Susanna Camusso si avvicinava al gruppo e anche a lei veniva rivolta la richiesta che Nico potesse parlare, senza ricevere risposta. Si rispondeva invece dal palco dicendo che si poteva parlare in altre sedi. Alle proteste del gruppo di delegati seguiva una violentissima aggressione da parte del servizio d'ordine. I compagni venivano brutalmente spintonati, insultati minacciati. Giorgio Cremaschi veniva gettato nelle scale e solo per fortuna non ha riportato danni mentre Nico Vox doveva ricorrere all'ospedale. Quello avvenuto è un atto senza precedenti nella vita della CGIL, dove i più aspri dissensi non sono mai stati affrontati con la violenza fisica e le minacce personali. Il senso profondamente antidemocratico dell'accordo sulla rappresentanza inquina già tutta la vita interna della CGIL, ma è evidente che qui si è passato il segno. L'esecutivo nazionale de "Il sindacato è un'altra cosa" esprime piena condivisione e solidarietà verso i compagni Giorgio Cremaschi, Nico Vox e verso tutti gli aggrediti. I compagni colpiti verranno tutelati in tutte le sedi, ma è chiaro che la responsabilità politica della segretaria generale della CGIL è enorme. Al direttivo della CGIL convocato per il 26 febbraio verrà presentata una mozione di sfiducia verso Susanna Camusso che si è rivelata incapace di tutelare i diritti e le libertà degli iscritti alla CGIL e per questo deve dimettersi.

Complottismo - tratto dal numero di febbraio 2014 de "Alternativa libertaria" foglio telematico della FdCA

Complottismo Piccolo dizionario anticapitalista. Ogni mese una parola o un’espressione passata al setaccio Il complottismo o teoria della cospirazione è tanto poco definibile quanto confutabile. E' un po' come tentare di dimostrare che Babbo Natale non esiste. In effetti ci sono tanti complottismi diversi quante presunte cospirazioni, si passa dal piccolo complotto puntuale proposto per chiarire un episodio storico preciso fino al complotto cosmico che investe i marziani e spiega la storia dell'Universo. Se il più alto grado di delirio raggiunge il suo parossimo nelle sette più folli, gli schemi retorici e psicologici sono comunque gli stessi: il complottismo cerca di dimostrare che quello che succede nella storia e nella società dipende dall'azione segreta di qualche gruppo che difende degli interessi particolari per prendere il dominio del mondo. In fondo fa parte di una cultura americana in cui il mito dell’eroe solitario che combatte l’ingiustizia e le menzogne governative riempie film e fiction. In questo e anche se espone le attività "segrete" reali di questo o quel gruppo sociale, filosofico o religioso, attraverso lobby, servizi segreti di stato e altre organizzazioni, il complottismo è nostro nemico intellettuale. Il suo presuposto è che l'attività nascosta di qualche iniziato sia sufficiente a governare il mondo. Noi pensiamo invece che le società si evolvono non sotto l'azione di qualche minoranza che sia d'altronde rivoluzionaria o reazionaria, ma attraverso la dinamica della lotta di classe. Una delle prime opere complottiste è il libro dell'abate Barruel del 1798 che denunciava l'azione dei franco-massoni nella rivoluzione francese. Un'opera che negava il processo storico di distruzione di una classe sociale feudale parassitaria, l'aristocrazia, da parte della borghesia montante, mantenendo della storia una visione della storia poliziesca e reazionaria. Ed è sempre la stessa storia. C’è poco da ridere dell’ingenuità con cui nel complottismo moderno, gratta gratta, alla fine spunta il complotto pluto-giudaico-massone, da sempre al centro delle complottisti e delle loro preoccupazioni, anche se non spostasse la critica al capitalismo su deliri razzisti che concentrano l’attenzione sulla presunta origine dei banchieri piuttosto che sui meccanismi della finanza. E qualche volta, ancora, anche nell’iconografia rivoluzionaria si scivola su questa buccia di banana. E se alcune teorie farsesche e paranoiche che internet moltiplica a dismisura sono davvero inverosimili, gli stretti legami tra le diverse correnti dell'estrema destra ed i complottisti ci ricordano che non si tratta di volgari scemenze. Nell'indicare dei colpevoli identificabili e personalmente responsabili di tutti i mali, si svia la collera, si cade nell’impotenza e nella paranoia, e si impedisce a chi resiste e dissente di organizzarsi su basi collettive e di classe. tratto dal numero di febbraio 2014 de "Alternativa libertaria" foglio telematico della FdCA

mentecatto colpo dei soliti ignoti - comunicato stampa

Fano: mentecatto colpo dei soliti ignoti. Svastiche e croci celtiche, e uno scontato "froci: " è l’imbrattamento effettuato oggi sul portone dell'Infoshop, piccola galleria autogestita da più realtà che domani ospita un'iniziativa pacifista sulla Siria nel pomeriggio (Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata) e lo sportello antifratto per le famiglie in difficoltà la mattina. Ad agire sono gli stessi che ogni tanto ammorbano le nostre strade con volantini razzisti, che sperano di seminare odio e paura approfittando della crisi, gentaglia che le nostre città hanno finora isolato e respinto. Utili idioti che non si rendono conto di essere al servizio dei poteri forti, e da quelli usati o messi da parte a seconda della convenienza politica del momento. Altrove hanno tentato di scrivere che Fano è cosa loro, tipico liguaggio mafioso. Non è vero, Fano non è cosa loro. Fano è delle associazioni, dei gruppi, delle persone che tutti i giorni, a viso scoperto, lavorano per creare solidarietà e risposte alla crisi, di chi non accetta le logiche della guerra tra poveri, di chi non teme alcuna diversità (diverso da chi?), e ama l'amore e la libertà, di chi costruisce economia alternativa, di chi racconta le miserie della guerra perchè non si faccia in nostro nome, di chi pretende case e lavoro per tutti e per tutte, di chi si confronta, di chi è antifascista, e non può non esserlo, per tutti questi motivi, e anche per quest’ultimo gesto di vigliaccheria. Alternativa Libertaria/FdCA

14 febbraio 1984 – 14 febbraio 2014

Dopo 30 anni dal taglio della scala mobile ancora accordi “fatti per il nostro bene” che ci rovinano! Il 14 febbraio 1984 il Governo Craxi tagliava la scala mobile, un meccanismo di difesa automatica dei salari dall'aumento dei prezzi. Cominciava allora quella caduta del salario che oggi è diventata una frana verso la povertà. Allora i dirigenti sindacali della CISL della UIL e della minoranza socialista della CGIL sostennero a spada tratta la decisione del governo spiegando che era a nostro vantaggio. Dicevano che tagliando la scala mobile ci avremmo guadagnato, perché si sarebbe creato più spazio per il salario contrattato e alla fine le paghe sarebbero stare più alte. Si è visto come è andata. Il 10 gennaio 2014 la maggioranza del direttivo della CGIL assieme alla CISL e alla UIL ha sottoscritto con Confindustria il Testo Unico sulla Rappresentanza che: - afferma il principio incostituzionale che solo chi firma l'accordo ha i diritti contrattuali e può presentarsi alle elezioni delle RSU; - consente le deroghe generalizzate ai contratti nazionali, come oggi chiede Electrolux con il ricatto della delocalizzazione; - prescrive sanzioni, anche pecuniarie, per sindacati e delegati aziendali che contrastino gli accordi decisi a maggioranza dai rappresentanti dei sindacati firmatari, anche se in deroga ai contratti e in azienda anche senza il voto dei lavoratori. Dopo 30 anni dal decreto Craxi ancora una volta si fa un accordo che se applicato cambierà brutalmente in peggio le nostre vite e le nostre libertà. Il modello Fiat giustamente rifiutato dalla FIOM viene esteso a tutte e tutti. E ancora una volta si spiega che ci stiamo guadagnando! Siamo davvero stanchi di sentire discorsi di vertici sindacali che difendono e giustificano sempre allo stesso modo scelte sbagliate e dannose. Avevano ragione coloro che dissero no a Craxi 30 anni fa, abbiamo ragione oggi a dire no all'incostituzionale testo unico sulla rappresentanza. Non possiamo certo aspettare altri 30 anni perché siano chiari a tutti i terribili danni dell'accordo del 10 gennaio. LA CGIL RITIRI LA FIRMA ORA 14 febbraio 2014 Il sindacato è un 'altra cosa

I DIRITTI SI CONQUISTANO A SPINTA. SOLIDARIETA’ AGLI INDAGATI PER L’ “ASSEDIO AL LUSSO!”!

30 persone saranno portate a processo con accuse che vanno da resistenza a pubblico ufficiale a lesioni. Ad essere contestati sono i fatti avvenuti lo scorso 21 dicembre durante l’assedio al lusso, quando alcune centinaia di persone tra studenti, occupanti di case e sfrattati, lavoratori e disoccupati si ritrovano in Piazza San Marco con l’obiettivo di portare la propria rabbia – quella di chi subisce la crisi e le politiche di austerità – nelle vie della ricchezza più sfrenata. La questura, dopo aver vietato la manifestazione e prescritto un presidio statico, schierò decine di celerini in via Cavour per impedire al corteo di uscire dalla piazza e prendere vita. Un fatto grave quanto inedito che voleva creare un pericoloso precedente sulla stessa libertà di manifestare in città. La piazza rifiutò il divieto e iniziò a spingere con determinazione sugli scudi dei poliziotti e, dopo aver resistito a tre cariche, impose alla questura un passo indietro riuscendo a partire in corteo e a dirigersi verso il centro-vetrina della città. Nelle aule di tribunale si vuole portare la vendetta di chi governa la città per una giornata di lotta che – come molte altre di questi tempi – ha avuto la capacità e la forza di dimostrare che i diritti à si possono conquistare con la lotta. Ancora una volta, dopo aver fallito con i manganelli, si affida alla magistratura il compito di spegnere quella rabbia sociale che continua ad espandersi ed organizzarsi dentro e contro l’austerity. Una rabbia che dopo l’assedio al lusso del #21D – e con maggiore forza - in questa città ha continuato ad emergere e quindi scontrarsi con chi governa la città: dall’occupazione di via dei Servi a quella di viale Gori, passando da via del Romito, la volontà di reprimere con la polizia le lotte di chi oggi pratica il proprio diritto alla casa ha dovuto fare i conti – come nella piazza del #21D – con la determinazione di una soggettività che non si arrende dinanzi ai manganelli, non cede ai ricatti, non accetta elemosine. Quel giorno ad entrare in conflitto non sono stati “gli antagonisti” e “le forze dell’ordine” ma due pezzi di città: la Firenze delle periferie abitate da chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, da chi subisce uno sfratto e occupa una casa, da chi è disoccupato o iper-sfruttato e la Firenze della ricchezza e del lusso che chi governa la città vuole far diventare una vera e propria “zona rossa” vietata alle manifestazioni di chi di quella ricchezza viene quotidianamente espropriato. E’ facile decidere da che parte stare! Esprimiamo, inoltre, tutta la nostra solidarietà ai compagni che in questi giorni sono stati sottoposti a misure cautelari a Roma e Napoli. Dal nord al sud del paese le istituzioni cercano di arrestare quel movimento ampio e determinato che si è ben rappresentato nella piazza della sollevazione del #19O e che a partire da questa sta continuando a diffondersi nei territori aprendo numerose crepe nel regime dell'austerity praticando dal basso riappropriazione e antagonismo. La libertà di manifestare non si tocca! Solidarietà ai compagni indagati! Movimento di Lotta per la Casa, Occupazione di via del Leone, Clash City Workers Firenze, Cobas Firenze, C.U.B Firenze, U.S.I Firenze, Ateneo Libertario Fiorentino, P.C.L. Firenze

sabato 8 febbraio 2014

Conferenza: Magredi inquinati, emergenza salute?

SABATO 8 febbraio – ore 20.45 presso Sala Appi del Centro Culturale A. MORO - Via Traversagna, 4 interverranno MARICA DI PIERRI attivista e giornalista / A SUD – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali. GUSTAVO MAZZI presidente ISDE – Medici per l’Ambiente sez. di Pordenone GIUSEPPE RIZZARDO membro dell’Ass.ne “L’ambiente è vita” seguirà dibattito la cittadinanza è invitata a partecipare-ingresso libero Metalli pesanti e Torio 232 (elemento radioattivo) rilevati in quantità elevata presso il poligono militare Cellina-Meduna nei Magredi, sito naturalistico d’interesse comunitario in comuni come Cordenons, S.Quirino, Vivaro, Maniago, con decine di migliaia di abitanti. Quali similitudini con il “caso” del Poligono di Quirra in Sardegna? Quali conseguenze per la salute e l’ambiente? Perchè le amministrazioni latitano e i militari, primi responsabili di quanto accaduto, continuano a non collaborare?

“IL SOLE FA OMBRA SOLO ALLE SPALLE” - narrazione teatrale

“IL SOLE FA OMBRA SOLO ALLE SPALLE” narrazione teatrale di e con Moira Mion musiche a cura di Davide Drusian e Cocco Marinoni “Il sole fa ombra solo alle spalle” è - dice Moira – un pensiero assoluto, dove il passato è la luce che proietta la direzione da seguire nel futuro, ma è anche un adagio conosciuto dai partigiani per non farsi scoprire dalla propria ombra mentre ci si avvicina al nemico. SABATO 15 Febbraio 2014 alle ore 17:30 All’Ateneo degli Imperfetti Come d’abitudine la convivialità post conferenza si regge sulla condivisione del cibo e del bere: è pertanto auspicabile che tutte le persone contribuiscano a rendere ricca e appetitosa la nostra mensa Diego Ateneo degli Imperfetti Via Bottenigo, 209 30175 Marghera (VE) tel. 327.5341096 www.ateneoimperfetti.it

Quale mercato, quale democrazia, quale uscita dalla crisi? - NO TTIP !!

E' sotto gli occhi di tutti noi il risultato di anni di politiche economiche basate sulla de-regolamentazione senza regole, che per anni abbiamo chiamato globalizzazione per semplicità. L'impoverimento, il dumping sociale, l'estrazione di risorse hanno concentrato ricchezze e privilegi, rubando ai poveri per dare ai ricchi e riducendo ogni spazio di opposizione sociale e politica. Il Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), il trattato in corso di ratifica che vorrebbe creare tra Usa e Ue la più consistente area di libero scambio mai tentata nel pianeta (coprirebbe circa il 60% delle economie mondiali) sta per essere ratificato in questi giorni. Come al solito se ne sa poco, perché il testo è segreto anche per il Parlamento Europeo e il Congresso statunitense e è stato negoziato da un pugno di esperti tra la Commissione Ue e il Ministero del Commercio Usa, ma deciderà delle nostre vite. L’accordo dovrebbe chiudersi entro il 2014 e rappresenta il nuovo e ancor più massiccio attacco ai diritti sociali e del lavoro, ai beni comuni e alla democrazia, dopo i tentativi già portati avanti con l’accordo multilaterale sugli investimenti (Mai) negli anni ’90 e con la direttiva Bolkestein nello scorso decennio, contro i quali si era costruita una fortissima ed efficace mobilitazione sociale. Presentato come una delle poche risposte alla caduta libera dell’economia globale, punta ad abbattere non tanto le tasse doganali tra Usa e Ue – già mediamente appiattite intorno al 4% - ma le cosiddette Barriere Non Tariffarie, cioè i divieti di importazione e tasse specifiche che, anche grazie alle grandi battaglie contro la carne agli ormoni, il pollo lavato col cloro, gli ftalati nei giocattoli, i residui di pesticidi nel cibo, gli Ogm e così via permettono ai singoli paesi di decidere e mantenere regolamenti cautelativi nella circolazione delle merci. E nessuno oggi è in grado di stimare quanto ci costeranno, in termini di diritti e di qualità sociale e ambientale, la liberalizzazione prevista dei servizi essenziali – principalmente acqua, energia e trasporti –, di quelli finanziari, la stretta sul finanziamento delle imprese a partecipazione statale e sulla proprietà intellettuale. Per fare un esempio concreto, se il governo italiano dovesse approvare la legge d’iniziativa popolare del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, riconoscendo finalmente l’esito del voto referendario del 2011, ad accordo vigente potrebbe trovarsi sanzionato per aver impedito, con la ripubblicizzazione del servizio idrico, futuri profitti alle multinazionali del settore. Siamo di fronte ad una vera e propria guerra alla società, giocata con l’alibi della crisi e con il tentativo di rendere strutturali le politiche di austerità, riducendo il lavoro, i beni comuni, la natura e l’intera vita delle persone a fattori per la valorizzazione dei grandi capitali finanziari. Così come facemmo contro il Mai e contro la Bolkestein, occorre attivare al più presto una forte mobilitazione politica e sociale su entrambe le sponde dell’Atlantico, per dire tutte e tutti assieme che è un’altra la via di uscita dalla crisi. E passa esattamente per l’abbandono di un modello che è contro la vita e il futuro. 8 febbraio 2014 Alternativa Libertaria/FdCA - Fano/Pesaro

Dieudonné/Soral - L'anticapitalismo degli imbecilli - dal numero 234 di Alternative Libertaire del dicembre 2013

Si potrebbe pensare che dopo tutti i loro scivoloni e le loro prese di posizione reazionarie, non ci sarebbe più niente da scrivere sul duo tragicomico Dieudonné e Soral. Eppure la capacità di nuocere di questi due nemici del movimento rivoluzionario sembra ancora intatta. Innanzitutto questo duo d'assalto ha una sola funzione: quella di cercare di sensibilizzare alle tesi dell'estrema destra un pubblico abitualmente insensibile. Questi due tentano di confondere le acque presentandosi come al di là degli schieramenti, quando le cose stanno molto diversamente. Infatti, Soral è stato membro del Comitato Centrale del Front National (FN) prima di dare le dimissioni perchè non gli veniva data abbastanza importanza. Quanto a Dieudonné, passa il suo tempo con gente più che coinvolta con il FN e con altra gentaglia di estrema destra (come Chatillon, consigliere di Marine Le Pen e vecchio membro del GUD-Groupe Union Defense). Affitta inoltre il suo teatro al FN per delle iniziative di formazione, ricevendone lauto compenso. D'altronde le sole azioni politiche proposte da Soral si possono riassumere in un "comprate i miei prodotti, comprate i biglietti per le mie conferenze e votate per il FN". Ascoltando i suoi discorsi, ogni tanto sembra che inserisca degli elementi interessanti e progressisti, ma sfrondando alquanto, la sua solfa è composta dai soliti vecchi ingredienti rancidi dell'estrema destra più fascisteggiante. Soral si presenta oggi come portavoce dei cittadini? Vediamo invece qual è il suo pensiero:"La sola speranza [per gli algerini, nda] è quella di tornarci [in Algeria, nda]" e ancora "La Francia sta diventando un paese di anglosassoni nevrotici invasa da maghrebini ostili". Vi ricorda forse qualcuno? Altra questione che a volte confonde: Soral è un anticapitalista? Forse gli piacerebbe, ma malauguratamente dietro la posa da vero ribelle si sente piuttosto il conformismo più piatto. Le sue teorie si limitano a una critica superficiale della finanza, delle multinazionali straniere ed alla più bieca apologia dei piccoli padroni. Soral ha tra l'altro usurpato la sua reputazione di sovversivo basandosi su un cosiddetto antisionismo radicale. Si autoproclama regolarmente insieme al suo compare l'alfa e l'omega di questa lotta. E intanto alla televisione non fa che dire:"Io non sono nè filo-palestinese nè filo-israeliano, sono solo francese, signori". Ma Soral ha una ottima opinione di un certo Pietro Sangiorgio il quale, aderente al fan-club dello stesso Soral "Uguaglianza e Riconciliazione", dice che per lui Israele è uno Stato modello. E invece il suo antisemitismo è del tutto tangibile: Alain Soral ha ristampato "La France juive" di Drumont (figura storica dell'antisemitismo francese della fine del XIX secolo, nda) e la sua analisi del capitalismo si riduce alla denuncia del complotto pluto-giudaico. In quanto al comico Dieudonné, tutti i suoi spettacoli sono impregnati del più becero antisemitismo e negazionismo. Aggiungiamo che Soral fa propaganda di tutte le tesi complottistiche più idiote prese dalla rete per spiegare come va il mondo. Soral e Dieudo non sono che dei piccoli piazzisti, riflesso di un'epoca senza speranza, sono l'oppio che ottunde la coscienza rivoluzionaria. L'ultimo numero da prestigiatori del nostro duo è stato l'indegna arringa a favore di Esteban Morillo, l'assassino del giovane antifascista Clément Méric [aggredito il 5 giugno 2013 da skinheads del gruppo di estrema destra JNR-Jeunesse National Revolutionnaire, ndt] Riprendendo una stanca litania, il nostro duo si presenta come al di sopra delle parti e invitano al loro spettacolo Serge Ayoub, leader del gruppuscolo fascista di cui fa parte l'assassino di Méric, presentando una versione totalmente di parte dei fatti in nome del diritto alla verità. La prima verità invece è che sarebbe il caso di ricordare che questo Serge Ayoub e Soral si conoscevano talmente bene da aver aperto insieme un bar. E allora vi sembra ancora così divertente la comicità di questi due buffoni? San Vincente (Alternative Libertaire - Bruxelles) (traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali dal numero 234 di Alternative Libertaire del dicembre 2013)

Ucraina: novità sull'EuroMaidan

Le leggi che sono state approvate il 16 gennaio dimostrano come la fazione della classe dominante che ora controlla il governo è pronta ad instaurare una dittatura borghese e reazionaria sul modello dei regimi latinoamericani degli anni '70. Le "leggi dittatoriali" criminalizzano ogni protesta e limitano la libertà di parola; inoltre introducono il reato di "estremismo". In Parlamento, i portavoce della dittatura di classe della burocrazia corrotta e della borghesia monopolista sono il Partito delle Regioni ed il cosiddetto Partito "Comunista" d'Ucraina che da molto tempo è diventato una forza al servizio degli interessi del capitale. Il sistema repressivo ucraino si appoggia sull'apparato di polizia e sulle bande di strada degli assaltatori filo-governativi. A volte queste strutture paramilitari sono comandate da ufficiali di polizia in pensione. Ci sono anche gli squadroni della morte. Secondo fonti attendibili, due persone sono state rapite da un ospedale e sottoposte a tortura. Una di queste è stata trovata morta in una foresta. Le forze speciali usano puntatori di precisione contro i manifestanti e non solo armi traumatizzanti. Uno degli uccisi, in base ad una foto del suo corpo, era stato colpito al cuore. In base a tutti gli elementi disponibili risulta che è stato colpito da un cecchino. La mattina del 23 gennaio, il numero degli uccisi andava da 5 a 7 persone. Ma non conosciamo il reale bilancio della violenza. L'ideologia del regime al governo è un misto di nazionalismo stile-Putin, di teorie della cospirazione e di autoconvinzione di essere nel giusto nel governare, come elite, su una popolazione di stupidi. I gruppi di supporto alla Berkut (la principale forza anti-sommossa della polizia) sui social networks sono pieni di articoli antisemiti secondo i quali i dirigenti dell'opposizione sono ebrei che vogliono traviare il popolo legalizzando i matrimoni tra omosessuali. In questo non c'è nessuna differenza con la retorica della destra radicale ucraina. Negli ultimi giorni non è solo la destra estrema a scontrarsi col governo, ma anche popolazione con opinioni più moderate. E sono la maggioranza dei manifestanti. Molti di loro sono indifferenti o negativamente predisposti verso il nazionalismo. Molti di loro non sono per l'integrazione nella UE. Le persone scendono in strada per protestare contro la violenza della polizia. Ed una parte significativa non è entusiasta ed è persino scettica sulle azioni in Via Grushevskogo. Spesso si sente dire che gli estremisti di destra sono il "cavallo di troia" di Yanukovych e dei servizi speciali, col compito di gettare discredito sulla protesta. Certamente ci sarebbero molti più abitanti di Kiev a partecipare alle manifestazioni se ci fosse un modo per buttare fuori dalle strade questi idioti utili al governo. In cima alle loro richieste c'è un posto di lavoro nel Servizio di Sicurezza Ucraino all'indomani della "vittoriosa rivoluzione". Gli anarchici dovrebbero partecipare alle manifestazioni ed ai picchetti che sono predisposti per difendere il diritto alla libertà abolito dalle leggi del 16 gennaio. E' necessario attivarsi sul proprio posto di lavoro e nei quartieri per contribuire al sabotaggio delle decisioni dittatoriali. Non ha molto senso partecipare alle azioni in Via Grushevskogo, che non hanno mai avuto nessuna significatività già dall'inizio. Queste azioni fanno solo fare bella figura al governo in televisione e gli permettono di identificare gli elementi più radicali attraverso i cellulari e le telecamere. Nel caso di una vittoria dell'opposizione, come pure nel caso di una vittoria del governo, dovremo comunque affrontare una lunga e dura lotta contro l'uno o l'altro regime. Questo dovrebbe essere chiaro. E' necessario radunare le forze allo scopo di iniziare a dettare il nostro programma libertario e proletario nella politica ucraina. Nè dio, nè padroni! Nè nazioni, nè confini! Sindacato dei Lavoratori Autonomi, sezione di Kiev 23 gennaio 2014 (traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)

Cile ultime da anrkismo.net

In 14 porti del nord e del sud del Cile sono in corso dal dicembre 2013 degli scioperi dei lavoratori portuali. Il primo sciopero è stato quello di Puerto Angamos nel nord per ottenere la pausa retribuita di mezzora per il pranzo, la possibilità di iscrizione al sindacato per i lavoratori a tempo determinato e la riforma della legislazione del lavoro che risale all'epoca della dittatura. Lo sciopero si è poi esteso ad altre città anche in solidarietà con i portuali di Puerto Angamos, vittime di una brutale repressione poliziesca. I portuali cileni sono un fattore chiave nell'esportazione di rame. Ogni anno passano 9500 tonnellate di rame per i porti cileni. Lo sciopero coincide inoltre con l'arrivo sulle banchine del grano e della frutta destinati all'esportazione, con costi per il fermo intorno ai 70 milioni di dollari alla settimana per i produttori di frutta. I portuali hanno ricevuto una certa solidarietà nella capitale, mentre nelle miniere di rame e nelle foreste i lavoratori hanno messo in atto azioni per ridurre la produzione. Andrés Santa Cruz, il capo della Condederazione per la Produzione ed il Commercio (associazione padronale che rappresenta la "comunità imprenditoriale cilena") ha accusato gli anarchici di organizzare gli scioperi. Gli ha replicato Melissa Sepúlveda, Presidente della Federazione degli Studenti Universitari Cileni (FECh), ella stessa anarchica e militante del Frente de Estudiantes Libertarios e de La Alzada, Acción Feminista Libertaria, con un comunicato stampa in cui sostiene che l'accusa non ha nessun fondamento, rivendicando comunque la libertà di pensiero dei lavoratori in sciopero e denunciando il tentativo di usare il termine "anarchici" per instillare paura -come si è fatto anche per le lotte dei Mapuche- laddove invece i lavoratori lottano per i loro diritti, dimostrando grande coraggio e capacità organizzative in un paese che non consente la sindacalizzazione e rende complicato fare contrattazione. A Santa Cruz, per il quale se i lavoratori ritengono violati i loro diritti dovrebbero adire le vie legali, la Sepulveda ha replicato che se i lavoratori lo ritengono utile, oltre alle manifestazioni ci sono pure i mezzi legali, anche se il caso di Puerto Angamos ne ha dimostrato l'inefficacia a causa della neutralità assunta dal governo. Infatti alla pausa-pranzo di mezzora retribuita è stato sostituito un bonus minimo. Ed ai timori della CPC per la sorte delle esportazioni dei beni agricoli bloccati sulle banchine, la Sepulveda ha replicato che proprio per fugare tali preoccupazioni è necessario un urgente intervento del governo nella direzione del riconoscimento delle rivendicazion dei lavoratori, i quali non fanno altro che usare i mezzi di lotta che gli sono propri: le manifestazioni e gli scioperi. (sintesi da http://www.anarkismo.net/article/26674 e da http://www.anarkismo.net/article/26672 a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)

Radiazione.info al Tuttinpiedi

Sab 8/2 h.18 TIP Presenta radiazione.info. h.20 Cenabenefit Salamedecasada, Carbonara cicchetti fagioli polenta frittatacipollesalsiccia. Prenota a 3493579247

URGENTE - SOSTEGNO ECONOMICO AI NO TAV

Hanno 10 giorni di tempo per pagare... ACCELERATA la raccolta fondi. Ad oggi sono stati raccolti euro 121.625,67 COMUNICAZIONE APPENA GIUNTA DA ALBERTO PERINO. MASSIMA CIRCOLAZIONE, MASSIMA URGENZA. Questa sera, ai nostri avvocati, è arrivato il fax dell'avvocato Mittone (LTF) con la richiesta del pagamento di quanto stabilito dalla giudicia del tribunale di Torino, sezione distaccata di Susa. Ci danno 10 giorni di tempo per pagare e così. en passant hanno pure provato a farci su la cresta tentando di fregarci 5.107, 73 euro dell'IVA (che non è dovuta in quanto LTF la scarica). In totale con tutti gli ammennicoli vari ci hanno richiesto 215.043,82 euro dieci giorni di tempo per pagare e poi se li vengono a prendere. Grazie di quanto si riuscirà a fare in questi dieci giorni. Fate girare. Grazie. Alberto anche per gli altri tartassati. PER DONAZIONI VIA BONIFICO BANCARIO: c/c BANCOPOSTA n. 1004906838 intestato a DAVY PIETRO e CEBRARI MARIA CHIARA IBAN IT22L0760101000001004906838 BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PER DONAZIONI VIA PAYPAL: Pulsante in alto a destra sul sito http://www.laboratoriocivico.org/ Causale: Contributo per copertura spese legali del Movimento No Tav Queste sono le nuove forme di repressione messe in atto per colpire chi ha la responsabilità di aver difeso la propria terra, l'ambiente e la salute dalle speculazioni affaristiche che stanno dietro al TAV e a tutte le così dette grandi opere! Qui la solidarietà si dimostra mettendo mano al portafogli. In fondo all'appello trovate l'IBAN del ccb su qui fare i nostri versamenti. Speriamo di essere in tanti per poter salvare questi Cittadini con la "C" maiuscola! Siamo già a buon punto! Diffondete e versate! --

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)