ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA
O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

per giulio

sabato 30 gennaio 2010

CENA PARTIGIANA a Pordenone

6 febbraio 2010 presso la sede del Circolo in Via Pirandello, 22 a Villanova di Pordenone alle ore 20.00
CENA PARTIGIANA di autofinanziamento, menù completo 18.00 € e riduzione per studenti e disoccupati.
Scrivete un email a info@zapatapn.org oppure tramite il modulo contatti del sito www.zapatapn.org se volte prenotarvi per la cena RICORDANDOSI DI SPECIFICARE SE VEGETARIANI [...]

mercoledì 27 gennaio 2010

GIORNATA DELLA MEMORIA A VITTORIO VENETO 29.01.2010

Tutti i colori dell’olocausto

Presso la sala dell'area Fenderl

(Vittorio Veneto Centro - dietro stazione FS)

a Vittorio Veneto

29 gennaio 2010 ore 20.30

Nei lager i prigionieri erano “classificati” attraverso dei triangoli colorati. Il colore qualificava, negando l’identità ed il percorso esistenziale della persona, la tipologia dei deportati. Così il rosso identificava gli oppositori del regime (politici/partigiani), il verde i criminali comuni, il nero gli “asociali” (gruppo dai contorni indefiniti che comprendeva prostitute, senza fissa dimora, lesbiche, profughi), il blu gli immigrati, gli apolidi e i combattenti della Spagna Repubblicana, il viola i Testimoni di Geova e altri gruppi religiosi (fatta eccezione per i sacerdoti polacchi), il marrone gli zingari (Rom e Sinti), il rosa gli omosessuali. La stella gialla composta da due triangoli contrapposti indicava gli ebrei. In questo caso il triangolo sottostante era sempre giallo, mentre quello superiore poteva essere anche di un altro colore corrispondente alla classificazioni precedentemente elencate.

Questo incontro è un'occasione per conoscere le persone che furono perseguitate durante la dittatura nazista e fascista. Saranno rappresentate le componenti etniche, religiose e sociali che il totalitarismo nazifascista perseguitava. A testimonianze sul passato e considerazioni sul nostro presente si accompagnerà un’introduzione e un inquadramento storico da parte di Daniele Ceschin, il quale porrà particolare attenzione alla situazione locale.

Partecipano:

Eliseo Moro

Partigiano del battaglione Bixio, catturato nel gennaio 1945 e deportato nel lager di Dachau. Presidente dell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti (Aned) Sezione di Pordenone

Alessandro Zan

Presidente regionale Arcigay Veneto

Loris Levak

Presidente dell’Associazione Rom Kalderash, figlio di Mirko Levak, ex deportato sopravissuto ad Auschwitz

Daniele Ceschin

Storico, membro del Comitato Direttivo dell’Istituto per la storia

martedì 26 gennaio 2010

Conferenza sulla "sacra" Sindone , a Treviso

In occasione della nuova ostensione dell’originale, prevista a Torino dal mese
di aprile 2010, i circoli UAAR di Treviso, Padova e Venezia, in collaborazione
con il circolo Bertrand Russell di Treviso, organizzano per il giorno Venerdì
29 Gennaio, ore 20.30, presso l’Auditorium Stefanini di Treviso, una conferenza
del Prof. Luigi Garlaschelli, dell'università di Pavia, dove sarà presentata
ed esposta al pubblico la copia della Sindone da lui riprodotta.

L’ingresso è libero. Disponibile ampio parcheggio nell'area della scuola
Stefanini.

Per informazioni:


circolo UAAR di Treviso

treviso@uaar.it, http://uaartv.wordpress.com/


circolo Bertrand Russell di Treviso

cslc@circolorussell.it, http://www.circolorussell.it/index.php?doc=458



"Una Sindone nuova di zecca, a grandezza naturale, del tutto simile a quella
custodita a Torino che è venerata come sudario miracoloso di Cristo. È stata
realizzata dal professor Luigi Garlaschelli (chimico dell’Università di Pavia),
finanziata e presentata dal Cicap (Comitato italiano per il controllo delle
affermazioni sul paranormale) in occasione del ventesimo Congresso, lo scorso
10 ottobre 2009.

Anche l’UAAR (Unione degli Atei ed Agnostici Razionalisti) ha voluto
contribuire a questa scoperta scientifica per dimostrare come sia possibile
riprodurre lo stesso sudario con le tecnologie che erano disponibili a un bravo
falsario del 1300. Niente di miracoloso quindi e del resto il vescovo di
Troyes, Henri de Poitiers, già a metà del Trecento aveva dichiarato il lino un
falso, e gli scienziati che nel 1988 hanno eseguito la datazione col Carbonio
14 lo hanno confermato: trattasi di artefatto di buona fattura di sette secoli
fa."

giovedì 21 gennaio 2010

Sabato 23 gennaio... Concerto coi Cuccioli del Maggio al TUTTINPIEDI di Mestre (in Piazzetta Canova, una laterale di Viale S. Marco)

dalle 19 alle 20 ombra onesta spritz a 0,50
alle 20.30 buffet benefit per tirar su i schei per una chitarra che ha perso
all'ultimmo concerto Brunetto dei cuccioli del maggio
dalle 21.30 concerto dei cuccioli

Sostieni i cuccioli

domenica 17 gennaio 2010

Rovereto – prossima assemblea su guerra e pacchetto sicurezza

Da luglio 2008 si sta tenendo un’assemblea su guerra e sicurezza che coinvolge compagni anarchici e libertari di diverse realtà.

L’assemblea, itinerante e a scadenza più o meno bimestrale, è nata dall’esigenza di confrontarsi su idee e metodi per intervenire nell’attuale contesto sociale, in particolare su un terreno che a molti è sembrato basilare: il rapporto tra guerra esterna e guerra interna. Per circoscrivere ulteriormente: militarizzazione, controllo, razzismo.

L’assemblea, come spazio di discussione e occasione organizzativa, cerca di intrecciare tra loro tre aspetti:

– confronto su quello che i compagni stanno portando avanti a livello locale, per condividere idee, suggerimenti, critiche;

– mutuo appoggio per rafforzare collettivamente l’intervento locale quando i compagni lo ritengono opportuno;

– elaborazione di proposte per iniziative comuni indipendenti dalle lotte locali specifiche.

Gli incontri sono stati finora piuttosto preziosi, avendo permesso approfondimenti teorici e indicazioni pratiche utili in vista dei vari appuntamenti di lotta.

Ci sembra davvero importante vederci di persona e ragionare insieme sui limiti e sulle prospettive del nostro agire antiautoritario, per affinare i nostri progetti e arrivare meglio preparati alle occasioni propizie. Riflettere e organizzarsi d’anticipo è sempre buono, soprattutto in tempi burrascosi e imprevedibili come quelli che stiamo vivendo.

Spetta ai compagni che di volta in volta ospitano l’assemblea decidere se affiancare al momento di discussione qualche iniziativa sul territorio.

Visto che alle ultime assemblee, anche per problemi di comunicazione, i contatti si sono un po’ sfilacciati, invitiamo tutti i compagni interessati a partecipare al prossimo appuntamento.

SABATO 23 GENNAIO, ORE 16,00

PIAZZA FIERA, TRENTO

Presidio contro la base militare di Mattarello, contro la repressione (fogli di via, avvisi orali, denunce per devastazione), in solidarietà con Sara, Evelin e Mike, compagni arrestati in relazione allo sgombero dell’Assillo, spazio occupato proprio per rilanciare la lotta contro la base

DOMENICA 24 GENNAIO, ORE 11,00

IN UNA SALA PUBBLICA DI ROVERETO

Assemblea su guerra e sicurezza

anarchiche e anarchici di Rovereto e Trento

navedeifolli@gmail.com

venerdì 15 gennaio 2010

"Con il sangue agli occhi" presentazione a Padova

presentazione del libro "Con il sangue agli occhi" di George Jackson, allo Stalker REloaded in Corso Australia - Padova.

http://www.cpogramigna.org/?p=701

mercoledì 13 gennaio 2010

Dalle lupare al cappuccio bianco: il KKK di cosa nostra.

"La schiavitù non fu il frutto né dell’”inferiorità” dei neri, né
della perversità dei bianchi. Ha fiorito fino a quando dava profitto.
Il pregiudizio razziale fu creato e fatto crescere per giustificare,
in ogni caso, lo sfruttamento della manodopera di colore."
-Daniel Guerin-

Quanto successo a Rosarno è sicuramente un pugno nello stomaco per
quanti/e credono e si battono per un mondo diverso, in cui le contrapposizioni
di razza, di lingua e religione siano solo un brutto ricordo, per quanti/e
vedono nell'unità dei lavoratori e delle lavoratrici, di qualsiasi provenienza,
l'unica forza in grado di costruire una società più giusta, di liberi/e ed
eguali.
Le violenze dello stato e dei nuovi Ku Klux Klan calabresi armati di
fucili e bastoni di ferro, in odor di 'ndrangheta agricola nei
confronti della comunità di immigrati ci fanno purtroppo venire in mente i
racconti dello zio Tom di altri tempi.
Schiavi e schiave senza nessun diritto,
uccisi dal lavoro e dalla clandestinità imposta da uno stato stupratore e
mafioso che ha tutti gli interessi per tenere nel buio migliaia di persone in
disumane condizioni di vita, ammassati in fabbriche abbandonate e in edifici
senza elettricità e in alcuni casi senza acqua per poterli sfruttare nel più
grande silenzioso omertoso. Uomini e donne con la stessa pelle di coloro che in
America piantavano e raccoglievano cotone, trattati come animali da lavoro e
bastonati dalla polizia e dal razzismo della gente incarognita dall'
influenza di una sottocultura che propina alle masse ignoranza e
litigiosità per chiudere gli occhi sui reali problemi del paese, e
usata e manovrata da chi comanda per creare disordine sociale quando
necessario.
Quello che succede in calabria è la stessa cosa, non illudiamoci, che
avviene in puglia, che avviene in campania, che avviene in tutto il
sud, e non solo, dove la legge è usata dall'illegalità per tenere
uomini e donne legati alle catene dello sfruttamento più bestiale.
La schiavitù dei lavoratori e delle lavoratrici clandestini in terra
di 'ndrangheta, di mafia, di camorra, di grandi proprietari conviene a
tutti: ai padroni mafiosi delle piantagioni di agrumi e pomodori, che
hanno manodopera gratis o quasi che non si può neanche
sindacalizzare e deve stare alle regole di aguzzini, al governo che
attraverso le immagini che fa vedere in tv si permette di fare leggi
insulse e razziste come quella del 30% di numero di stranieri nelle
scuole che per caso è stata fatta passare nelle giornate della rivolta
dei neri.
La rivolta degli schiavi è la rivolta di tutti, perché va contro il
razzismo di stato, contro lo sfruttamento della mafia e per una
dignità che spetta a tutti e tutte. E’ una rivolta che porta dentro
di sé il coraggio e la disperazione di chi non ha più nulla da perdere
e di chi, a differenza di molti italiani, non ha paura della mafia
perché non fa parte della sua cultura.
Che a chi lavora in nero siano concessi immediatamente cittadinanza,
diritti e casa, che i terreni dove lavorano gli schiavi di oggi siano
coltivati da cooperative di lavoratori, stranieri e italiani non
importa, che alle merci sia restituito il suo valore in lavoro: questo
è necessario perchè uomini e donne non siano più venduti e comprati,
perchè il lavoro dia vita e diritti e non lotta tra sfruttati, perchè
si possa ricominciare a comprare al mercato pomodori o arance che non
grondano sangue, perchè si arresti questo degrado indecente in cui la
classe dominante, quella eletta e quella nascosta, ha fatto
precipitare questo povero paese dove viviamo. Nel frattempo,
disobbedienza civile alle leggi razziste e liberticida che ci
circondano: che chi è riuscito a scappare dalle retate sia aiutato a
vivere, e a vivere libero.

Federazione dei Comunisti Anarchici
www.fdca.it

lunedì 11 gennaio 2010

16 gennaio al DESIR di Feltre , serata benefit pro-indymedia nord est

Il 16 gennaio al L.A.B. Désir a Feltre (BL) faremo una serata di autofinanziamento per il pagamento dei server di indymedia, ma anche per far conoscere questo strumento di informazione dal basso e scambio di saperi nel selvaggio est d'Italy.
Dalle 19 aperitivi, cena buffet e concerti!
Suoneranno:
Carlito - Hard Core (VI)
Antisociali - Punkhardcore (TN)
Muy Temible - Oi! Core (PN)

Indymedia Nord/est Est/nord è un media libertario e orizzontale a
pubblicazione aperta che nasce per favorire la comunicazione diretta tra
singolarità, pluralità e realtà diverse. Per mettere in rete saperi,
analisi e approfondimenti. Una fonte di relazioni e d'informazione
libera: un media desiderante... per spaccare l'esistente!

verona è sempre verona

VERONA — Ne ha combinata un’altra delle «sue», il presidente dell’Amt,
l’azienda mobilità e trasporti di Verona, Massimo Mariotti. E quando ci
si riferisce alle «sue» è inevitabile che si ricada in quell’uso di
simboli e fraseggi che ricordano le nostalgie marottiane del fascismo.
L’ultima «trovata», in ordine di tempo, riguarda il calendario
dell’azienda. Mariotti è editore e proprietario di una pubblicazione
titolata «Movimento», che nella testata riporta uno scudetto con
tricolore trasversale e leone di San Marco. Il tutto è regolarmente
registrato e depositato - come vuole la legge sulla stampa - al
tribunale di Verona. Fin qui nulla di particolare. A parte che quel
tricolore «trasversale» era quello utilizzato dalla X Mas. E non solo.
Era anche ben evidente sui baveri e sulla manica sinistra della divisa
delle SS italiane: «tricolore posto diagonalmente», recitava il diktat
delle uniformi. Finchè il tutto rientrava nella pubblicazione di cui
Mariotti è editore e proprietario, nulla da rimarcare. Ma quel
«simbolo», molto fascista e un po’ marciano, è trasmigrato. Ed è finito
su un calendario. Giusto giusto nella pagina che fa da retro a quella di
apertura per i dodici mesi dell’Amt. In prima una bella foto del
consiglio d’amministrazione, con un Mariotti sorridente e l’innocua
scritta «Buon Natale e felice 2010».

Poi, con lo «sfoglio» arriva il tricolore diagonale. Quello che è il
«marchio» di una rivista che con l’azienda mobilità e trasporti non ha
nulla a che fare. E che invece, sul calendario, ci finisce in
accoppiata. Come se - fatte le dovute proporzioni - su un calendario
della presidenza del consiglio ci finisse anche il simbolo del biscione.
Con la differenza, poi, che il serpentone non offende la memoria storica
di alcuno, mentre quel richiamo a tricolori utilizzati da X Mas o SS
italiane qualche sussulto alle coscienze lo crea. Tant’è. E non è finita
qui. Perché l’intero calendario è un rigurgito storico, con tanto di
foto di corso Porta Nuova - all’epoca corso Vittorio Emanuele - e del
palazzo della Gil, la gioventù italiana del littorio. Il presidente
quindi, indifferente agli strali che si è già beccato per iniziative
simili, continua imperterrito sulla sua strada, forse forte di quel
culto pagano tanto caro alla destra sociale che il 21 dicembre lo ha
spinto a mandare questo messaggio dal cellulare: «Questa notte veglia il
sacro fuoco, le tenebre spariranno e la luce trionferà, che gli dei
guidino il tuo cammino. Buon solstizio d’inverno, camerata. Max
Mariotti». Le sue «esternazioni nostalgiche» in casa Pdl fanno storcere
il naso a parecchi. Gli inviti all’anniversario del volo di D’Annunzio
su Fiume e quelli per la marcia su Roma, con tanto di «sono graditi
labari e gagliardetti di rappresentanza e naturalmente la camicia nera»
inviati dall’account del Comune di Verona, gli fecero beccare una bella
reprimenda. Senza contare quel «Fini ormai non difende più neanche uno
dei nostri valori», pubblicato sullo stesso Movimento, che gli è costato
un «traditore» da parte del gotha del Pdl locale. Sempre quel Mariotti
che un un anno e mezzo fa aveva vergato con un significativo «Caro
saluto nel segno di Roma» una lettera indirizzata a un consigliere
comunale. «I politici - disse Max Mariotti a settembre - si devono
valutare e confrontare su atti concreti, non su queste cose...». Adesso
l’«atto concreto» - sempre che la mail con invito mandate dal sito del
Comune siano da ritenersi «virtuali» - c’è, eccome. Dodici mesi, belli e
stampati, con tanto di quel logo - il tricolore orizzontale con il leone
marciano - che con l’azienda mobilità e trasporti non hanno nulla a che
fare. Se non per la fede politica del presidente-editore-proprietario
che dovrà aspettare marzo e l’equinozio di primavera per sapere se la
sua sorte, se non altro quella politica, è così cara agli dei.

venerdì 8 gennaio 2010

sabato mestrino

presso il Tuttinpiedi di Mestre (in Piazzetta Canova, una laterale di Viale S. Marco)
dalle 19 alle 20 ombra onesta (spritz 50 cent) alle 20.30 Free Pasta e
dalle 21.00 dj set con Mdjs (indirock).

giovedì 7 gennaio 2010

CANTO ANARCHICO A MESTRE , prove di canto e coro , storia e presentazione del libro

Una piccola storia: in altri anni un dirigente comunista,
per giustificare alle sue gerarchie per quale motivo, nella
sua zona, avessero maggiormente attecchito gli ideali
dell'anarchismo piuttosto che quelli propagandati dal
partito, ebbe a dichiarare - ... ma le loro canzoni sono
così belle!

Per non dimenticare questa bellezza ma anche per riaffermare
quegli ideali di uguaglianza, di giustizia, pace e liberta'
il giorno 09 di gennaio del 2010,
promosso da ApARTe/Venezia e da Terra d'Incontro, negli
spazi dell'Orto Arcobaleno in via Parolari 88 di
Zelarino-Mestre, si terra' un breve stage sul canto
anarchico dal titolo "Cantare l'Utopia".
Sotto la direzione della cantante e ricercatrice Giuseppina
Casarin saranno affrontati i seguenti canti:
- Dimmi bel giovane
- Il feroce monarchico Bava
- Stornelli d'esilio
- Il galeone
- Dai monti di Sarzana
- Addio a Lugano
o perlomeno quelli che si riesce a studiare.

La scaletta della giornata sara' la seguente:
- ore 15 incontro dei corsisti e studio dei canti,
- ore 20,30 cena,
- breve presentazione del libro "il Canto Anarchico in
Italia" di Sante Catanuto e Franco Schirone, concerto finale
con il coro dei corsisti accompagnati da un estemporaneo
gruppo musicale che si potra' formare.
Se possibile l'esibizione finale sara' registrata e i cd,
prodotti da ApARTe, distribuiti a chi sentira' l'assoluto
bisogno di averlo.

Siccome i posti sono limitati, e le adesioni gia' iniziano
ad arrivare, occorre prenotare la propria presenza sia al
corso che alla cena (ma si puo' intervenire anche solo per
la cena e poi fare da spettatore).
Salute e liberta',
Rino De Michele.



Per info/prenotazioni: Rino 340.5483740

lunedì 4 gennaio 2010

22 anni di autogestione (..e non basta!)

22 anni di autogestione (... e non basta !)

Il 30 maggio 1987 vengono occupati gli spazi inutilizzati dell'ex mercato ortofrutticolo di Udine in via Volturno, nasce così il Centro Sociale Autogestito.L'esperienza costituiva il punto di arrivo di una lunga e articolata elaborazione, sviluppatasi negli anni precedenti, sulla necessità di spazi sociali, dalla Bassa Friulana (da ricordare tra l'altro lo “storico” concerto punk a Torviscosa nel 1982), a Udine, ad altre parti del Friuli, e da una precedente occupazione dell'ex centro schermografico di via Colugna (1985).

“Con questa AZIONE DIRETTA volta all'apertura di nuovi SPAZI SOCIALI-ESPRESSIVI-CULTURALI-AUTOGESTITI in prima persona senza ingerenze da parte di partiti o associazioni preconfezionate, diamo vita ad uno spazio dove creare propri momenti di PRODUZIONE CULTURALE ANTAGONISTA, dove REALIZZARE UNA SOCIALITA' NON MERCIFICATA, dove L'UNITA' TRA DIVERSI SI ESPLICHI NELLA FORMA PIU' MATURA DELLA LIBERTA', dove CRESCERE INDIVIDUALMENTE, KOLLETTIVAMENTE ED IDEOLOGICAMENTE, RIFIUTANDO GHETTI URBANI, EROINA E DISGREGAZIONE SOCIALE” (volantino 30.5.87, firmato Gruppo per il centro sociale autogestito, Kollettivo Farcs).

Autogestione, confronto assembleare, sensibilità libertaria, musica autoprodotta, lotta alle droghe pesanti e occhio critico a quelle leggere, antimilitarismo, ecofemminismo, valorizzazione della lingua e della cultura locale, ecologia sociale, radicamento nelle lotte del territorio e nella difesa dell'ambiente sono sempre stati i cardini dell'azione del CSA.

Tralasciando l'elevatissimo numero di concerti, iniziative culturali, assemblee pubbliche su temi di attualità svolti in questi 22 anni, si possono ricordare (senza alcuna pretesa di completezza):

l L'apertura nel dicembre 1990 di un centro autogestito di prima accoglienza per immigrati in una delle due palazzine dell'ex mercato. Il centro viene violentemente sgomberato con un ingente spiegamento di polizia alle 4,45 del 20 dicembre 1991 per essere poi riaperto alcuni mesi dopo. Segue un attentato con bottiglie incendiarie nella notte del 20 luglio 1993, cui risponde una grande manifestazione antirazzista. Il centro di prima accoglienza ha funzionato fino al giugno 2006, costituendo praticamente l'unica esperienza fattiva in città, a fronte della politica parolaia delle istituzioni. Successivamente il CSA ha collaborato attivamente alla lotta contro l'istituzione del CPT di Gradisca.

l L'esperienza, nei primi anni '90, della rivista USMIS riviste par gnovis culturis furlanis e planetariis e dell'omonimo spazio culturale ed espositivo situato nella “cantina” sotto il centro di prima accoglienza, la solidarietà con gli altri spazi autogestiti (es. occupazione del CSA Farkadize nel 1994 a San Giorgio di Nogaro).

l L'attività femminista, dal 1992, del collettivo Dumbles – Feminis furlanis libertariis , l'impegno antimilitarista contro tutte le guerre (più o meno “umanitarie”) che si sono susseguite in questi anni ed il sostegno dato ad obiettori di coscienza totali, la trasmissione settimanale Zardins magnetics a Radio Onde furlane.

l L'impegno contro la costruzione del Palazzo della Regione (un vero e proprio ecomostro) nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo. Purtroppo l'obiettivo non è stato conseguito, ma è solo grazie al CSA se le due palazzine (di grande interesse architettonico) si sono salvate dalle ruspe.

l La mobilitazione in tutte le battaglie ambientali sul territorio dalla Bassa Friulana alla Carnia, dalle Valli al Tagliamento, dalla lotta contro l'elettrosmog a quella recente contro la TAV (che ha avuto i suoi momenti di punta nelle grandi manifestazioni del 1 maggio 2006, 2007 e 2008 a Cervignano)

Alla fine di maggio 2006 i lavori per il Palazzo della Regione sono alle fasi conclusive e si avvicina il momento dello sgombero. A parole sia Regione che Comune che Prefettura riconoscono la necessità di dare una nuova sede al CSA, nei fatti si palleggiano le responsabilità col consueto gioco dello scaricabarile. È il Centro Sociale a risolvere il problema “trasferendosi” il 2 giugno nella palazzina di via Scalo Nuovo, di proprietà delle Ferrovie, abbandonata da anni. Sei camion di rifiuti vengono portati in discarica, cortile ed edificio vengono ripuliti e l'attività prosegue (sia pure in uno spazio decisamente più piccolo) .

Il passaggio alla nuova sede genera una denuncia per occupazione a carico di 36 persone (il processo è in corso).

Tra le attività che hanno avuto maggiore sviluppo nell'ultimo periodo bisogna ricordare le riuscite mobilitazioni studentesche contro la “riforma” Gelmini organizzate dal Movimento Studentesco e dal Collettivo Makhno e le iniziative antifasciste (non ultima la mobilitazione contro l'arrivo a Udine del negazionista Irving nel settembre 2009).

Il resto è cronaca di questi giorni: condanne penali a studenti per l'occupazione della scuola, “sequestro preventivo” del CSA effettuato dai carabinieri.... In totale 75 denunciati.

Ma la repressione non ferma la lotta....

Links utili:

http://www.ecologiasociale.org/

http://www.info-action.net/

http://zardinsmagnetics.noblogs.org/

http://csascalonuovo.noblogs.org/

http://studentiudine.org/

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)