Tutti i colori dell’olocausto
Presso la sala dell'area Fenderl
(Vittorio Veneto Centro - dietro stazione FS)
a Vittorio Veneto
29 gennaio 2010 ore 20.30
Nei lager i prigionieri erano “classificati” attraverso dei triangoli colorati. Il colore qualificava, negando l’identità ed il percorso esistenziale della persona, la tipologia dei deportati. Così il rosso identificava gli oppositori del regime (politici/partigiani), il verde i criminali comuni, il nero gli “asociali” (gruppo dai contorni indefiniti che comprendeva prostitute, senza fissa dimora, lesbiche, profughi), il blu gli immigrati, gli apolidi e i combattenti della Spagna Repubblicana, il viola i Testimoni di Geova e altri gruppi religiosi (fatta eccezione per i sacerdoti polacchi), il marrone gli zingari (Rom e Sinti), il rosa gli omosessuali. La stella gialla composta da due triangoli contrapposti indicava gli ebrei. In questo caso il triangolo sottostante era sempre giallo, mentre quello superiore poteva essere anche di un altro colore corrispondente alla classificazioni precedentemente elencate.
Questo incontro è un'occasione per conoscere le persone che furono perseguitate durante la dittatura nazista e fascista. Saranno rappresentate le componenti etniche, religiose e sociali che il totalitarismo nazifascista perseguitava. A testimonianze sul passato e considerazioni sul nostro presente si accompagnerà un’introduzione e un inquadramento storico da parte di Daniele Ceschin, il quale porrà particolare attenzione alla situazione locale.
Partecipano:
Eliseo Moro
Partigiano del battaglione Bixio, catturato nel gennaio 1945 e deportato nel lager di Dachau. Presidente dell’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti (Aned) Sezione di Pordenone
Alessandro Zan
Presidente regionale Arcigay Veneto
Loris Levak
Presidente dell’Associazione Rom Kalderash, figlio di Mirko Levak, ex deportato sopravissuto ad Auschwitz
Daniele Ceschin
Storico, membro del Comitato Direttivo dell’Istituto per la storia
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