ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA
O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

per giulio

sabato 30 aprile 2011

6 maggio sciopero generale

6 maggio 2011 - SCIOPERO GENERALE, prima di tutto e soprattutto dei lavoratori e delle lavoratrici


Lo sciopero, in tutte le sue forme, continua ad essere la libertà sindacale, il diritto conquistato con dure lotte e lo strumento autonomo delle classi lavoratrici per dare forza e rappresentanza alle proprie rivendicazioni, al dissenso, all’opposizione verso i padroni vecchi e nuovi, verso i governi nemici e quelli falsamente amici, verso il bombardamento culturale e mediatico che vorrebbe lo sciopero gettato definitivamente tra i ferri vecchi del XX secolo.


Già il quadro legislativo costruito per arginare, raffreddare e “rarefare” gli scioperi con le leggi 146/1990 ed 83/2000 ha avuto effetti restrittivi evidenti nel corso degli ultimi 20 anni e come se non bastasse, giacciono in Parlamento due disegni di legge (ddl 1473 e 1409) che porterebbero ad ulteriori restrizioni sul versante della legittimità dello sciopero e della rappresentatività (soglie di rappresentanza, referendum preventivo, dichiarazione di adesione individuale, regime sanzionatorio). Si aggiungano le sanzioni contenute nell’accordo-quadro del gennaio 2010 firmato da Confindustria con CISL e UIL e si comprende quanto lo sciopero sia sempre ed ancora una minaccia costante nel fianco di padroni e governi, perché rappresentante di interessi di classe inconciliabili, di una cultura dell’indipendenza e della libertà delle classi lavoratrici che risulta irriducibile al comando capitalista.


Lo sciopero appartiene ai lavoratori ed alle lavoratrici ed ogni indizione a difesa dei diritti o di una vertenza o di un sistema di tutele e garanzie sociali, va rispettata e sostenuta. QQuesto tempo che stiamo vivendo è segnato da un violentissimo attacco generalizzato alle condizioni generali di vita delle classi lavoratrici, che approfitta della crisi economica per spezzare le lotte sindacali e la contrattazione, per criminalizzare l’organizzazione dal basso nei posti di lavoro ed il dissenso sociale, per distruggere beni pubblici e legami di solidarietà.


A questo attacco i lavoratori e le lavoratrici in Italia hanno cercato di rispondere partecipando in questi 2 anni a numerosi scioperi indetti da varie organizzazioni sindacali (dai metalmeccanici della FIOM a diversi sindacati di base) che oggi interpretano coraggiosamente l’opposizione alle politiche economiche di impoverimento e di licenziamenti, alle politiche guerrafondaie e razziste.


Ogni sciopero va visto come una tappa di avvicinamento ad una meta che è lo sciopero generale e generalizzato, intercategoriale e intersindacale, sociale e proletario, che riorganizzi le forze dell’autonomia dei lavoratori, la loro indipendenza, la loro capacità di agire per il cambiamento della società. Non un mito novecentesco, ma una dimostrazione di alterità e di progettualità per un'alternativa concreta e libertaria all'oppressione capitalistica.


Per queste ragioni, i comunisti anarchici si impegnano per la massima riuscita dello sciopero generale indetto dalla CGIL per il 6 maggio.


La Federazione dei Comunisti Anarchici considera lo sciopero generale come lo strumento che riunifica le lotte sociali in corso contro la precarietà, per la difesa dei posti di lavoro e dello stato sociale, per una scuola pubblica, il diritto allo studio.


Considera lo sciopero generale passaggio fondamentale di un percorso che permette l’estensione nei luoghi di lavoro e in tutto il paese di un grande movimento che sia in grado di respingere l’attacco senza precedenti che CONFINDUSTRIA, FIAT, GOVERNO portano al CCNL,ai diritti, al lavoro, alla democrazia, alla libertà delle lavoratrici e dei lavoratori.


I padroni senza distinzione e il governo usano la crisi per modificare alla radice le relazioni sociali e il sistema dei diritti, per cancellare la contrattazione collettiva.


Il 6 maggio deve determinare un cambio di fase, collocando lo sciopero generale in un percorso che porti alla costruzione dei rapporti di forza necessari per rimettere al centro gli interessi e il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori.


Inoltre, affinché la stessa CGIL si avvii su questo percorso abbandonando il ritorno a logiche neo-concertative, è necessaria la massima riuscita dello sciopero generale


Lavoriamo perché il 6 maggio il paese si fermi. Le manifestazioni territoriali siano partecipate, che lo sciopero sia generalizzato.


FdCA


1 Maggio 2011

eventi e appuntamenti in Veneto e friuli ...

* Sabato 30 aprile 2011 – Mobilitazione antifascista - Piazzetta Tommasoli (porta Leoni – Verona) ore 19.30

Nel terzo anniversario della morte di Nicola Tommasoli, gli/le antifa veronesi si mobilitano per non dimenticare i fatti del 2008 e le tante troppe, altre insorgenze razziste e neofasciste che l’attualità purtroppo ci racconta.



Per non dimenticare, soprattutto, le tante forme di resistenza che ad esse si contrappongono.




**1° MAGGIO 2011 - PIC NIC LIBERTARIO - al Cason di Via Ramei - Piove di Sacco


Portatevi le cibarie, noi mettiamo il posto e la musica:


GRUPPI ESTEMPORANEI


FAB. ENSAMBLE (De Andrè)


B. MOVIE (R. and BLUES and SOUL)


Vi aspettiamo numerosi dalle ore 12,00 in poi.


Laboratorio Libertario - Ateneo degli Imperfetti




**Martedì 3 maggio ore 17:30 - Assemblea studenti lavoratori - aula L1 del dipartimento di Chimica Padova



**Martedì 3 maggio ore 20:30 - iniziativa per ricordare Vittorio Arrigoni - SULLE SCALINATE EX STUDENTATO FUSINATO IN VIA MARZOLO -Padova


Vittorio Arrigoni. Un uomo che ha saputo, con coraggio, mettere in pratica i suoi ideali. Non ha limitato la sua solidarietà con il popolo palestinese inviando testimonianze dirette da Gaza, ma anche con l‘interposizione, “proteggendo” il lavoro dei pescatori minacciati dalle motovedette israeliane, dei contadini sotto il tiro dei cecchini, condannando apertamente e senza mezze misure il ruolo che Israele sta rivestendo, senza confondere le vittime dai carnefici. Con la spinta data ogni giorno nel vedere gli occhi dei bambini palestinesi, la loro dignità, la loro umanità nel resistere ha resistito insieme a loro. Ci sembra il minimo continuare questa lotta a partire dal rilancio della Flottiglia per Gaza. Ci sembra davvero il minimo difendere la sua dignità dalle mezze verità e dalle infamie dei giornalisti. La barbara uccisione di Vittorio non è altro che il risultato di una politica di apartheid, colonialismo e quindi di violenza organizzata svolta da Israele negli anni.



**Sabato 7 maggio ore 20:30 sala Bellavitis, via b. giovanna Bassano del Grappa (Vi)



Mapuche gente di terra


Quattro prigionieri indigeni sono al 65esimo giorno di digiuno per protestare contro il governo e la legge antiterrorismo voluta da Augusto Pinochet - con cui vengono ingiustamente giudicate le azioni di rivendicazione indigene, il loro fisico sta cedendo, ma la determinazione resta forte!


maggiori info: http://it.peacereporter.net/articolo/28159/Cile%2C+Mapuche%3A+sciopero+della+fame+a+oltranza


Che la paura non distrugga la solidarietà. Che la solidarietà distrugga la reclusione. SEQUESTRATI/E DALLO STATO LIBERI!


interverrà:
Jorge Weke Catriquir
- Portavoce e ricercatore delle conoscenze culturali indigene mapuche del comune di Panguipulli,
- Incarico religioso culturale mapuche: Werken1 Malchewe del “Parlamento di Koz koz”
- Artista, pittore e disegnatore grafico

Organizzano i Malfattori




**Domenica 8 maggio ore 17:30 - presso PREFABBRIKATO via Pirandello, 22 - VILLANOVA - PORDENONE

Acqua Bene Comune - DIRITTO UNIVERSALE

PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA E GENOCIDIO IN PATAGONIA
Dai Mapuche, gli “uomini della terra”, un appello d’oltreoceano per la difesa dei Beni Comuni e contro la privatizzazione dell’acqua.

ore 17.30 APERITIVO con PROIEZIONE VIDEO
ore 18.00 CONFERENZA/DIBATTITO

interverrà
Jorge Weke Catriquir
- Portavoce e ricercatore delle conoscenze culturali indigene mapuche del comune di Panguipulli,
- Incarico religioso culturale mapuche: Werken1 Malchewe del “Parlamento di Koz koz”
- Artista, pittore e disegnatore grafico

A cura di: Iniziativa Libertaria - Associazione Huka Hey - Comitato Referendum Acqua Pubblica, gruppo di Pordenone



**Giovedì 12 maggio ore 20:30 - NOI NON SCORDIAMO MIRCO - sala guarnieri a Pedavena (Bl)- vicino alla piscina comunale-


Il 26 settembre 2010 Mirco Sacchet è morto nel carcere di Belluno!


ASSEMBLEA PUBBLICA con interventi di:


- Noi non scordiamo mirco


- Ass. Antigone


- Ass. Papillon Rebibbia


- Assemblea "non si può morire così", per Stefano Frapporti, Rovereto


e microfono aperto


scarica e leggi il dossier "noi non scordiamo mirco e chi finisce tra le grinfie dello stato":
http://desir.noblogs.org/files/2011/02/Dossier_Carcere_web.pdf


info e locandina su http://desir.noblogs.org


COMUNICATO STAMPA SULL’INAUGURAZIONE Monumento partigiano a PORDENONE

In riferimento all’inaugurazione del monumento alla memoria dei partigiani che si terrà sabato 30 aprile presso l’ex Caserma Martelli, dove vennero fucilati dai nazifascisti e che ogni anno dal 2005 ricordiamo nella giornata del 25 aprile, ribadiamo quanto segue:

- apprezziamo la volontà ed il gesto che l’ANPI e il Comune hanno compiuto nel luogo della memoria


- l’adesione e la partecipazione all’inaugurazione da parte nostra è stata da subito scontata ed accolta con entusiasmo


E’ però con inquietudine e rabbia che abbiamo appreso successivamente la presenza, a tutt’oggi non smentita, del presidente della Provincia Ciriani noto alle cronache come promotore già nel 2001 della provocatoria deposizione della corona a “tutti i caduti” in P.le Ellero, gesto di infamia nei confronti dei partigiani morti e della resistenza tutta e che abbiamo con determinazione sventato dopo anni di mobilitazioni; sempre Ciriani è oltre modo conosciuto per tentare in modo ufficiale durante le celebrazioni del 25 aprile di travisare sul piano politico il senso che la lotta di liberazione dal nazifascismo ha nella storia del paese col fine di riaccreditare gli aguzzini e i carnefici come ugualmente “patrioti” di cui onorare la memoria, motivo che ci spinge ogni anno a contestarlo pubblicamente.


E’ quindi con profondo dispiacere che annunciamo che la nostra partecipazione a questa inaugurazione verrà meno in virtù di questa riconfermata ignobile presenza anche se responsabilmente ci asterremo da qualsiasi atto di protesta per rispetto del luogo, oggi concesso in gestione all’ANPI e all’importanza che questa giornata ha per la stessa associazione di Partigiani. Non di meno restiamo allibiti che dei sinceri antifascisti debbano venire esclusi in una giornata come questa mentre un revisionista a tutto campo possa partecipare e persino ciarlare solo in virtù di uno scranno da presidente. Per noi però l’antifascismo non funziona a targhe alterne e dignità e coerenza sono valori fondativi.


Iniziativa Libertaria

venerdì 29 aprile 2011

Primo Maggio a Piove di Sacco


1° MAGGIO 2011





PIC NIC LIBERTARIO


al Cason di Via Ramei


Piove di Sacco



Portatevi le cibarie, noi mettiamo il posto e la musica:


GRUPPI ESTEMPORANEI


FAB. ENSAMBLE (De Andrè)


B. MOVIE (R. and BLUES and SOUL)




Vi aspettiamo numerosi dalle ore 12,00 in poi.





Laboratorio Libertario




domenica 24 aprile 2011

1 maggio , 1 mayo , 1 may a mestre al tuttinpiedi!

17.00
dibattito del quartiere su parcheggio a pagamento , corruzione nell'ASM , soldi rubati nelle opere inutili
18.30
CUCCIOLI DEL MAGGIO
RED CROSS UNPLUGGED
DOG LOSE MONOBAND (IGNORANT GARAGE R'N'R')
20.30
Costicine polenta vin rosso

tuttinpiedi@gmail.it - tel 3482616881 (Prenotate!!!!!!)

Presso il Tuttinpiedi P.zza Canove 1 (lat. viale S.Marco difronte negozio Acqua&sapone)

sabato 23 aprile 2011

25 aprile a Pordenone: "CHI NON HA MEMORIA NON HA FURURO"








lunedì 25 aprile · 9.00 - 12.00 / P.le Ellero e Ex Caserma Martelli Pordenone




ore 9.00 > allerta antifa alle celebrazioni in P.le Ellero dei Mille



ore 10.40 > la resistenza partigiana contro tutti i revisionismi e il razzismo dilagante con



- microfono aperto, interventi liberi, sound system



- deposizione corona alla memoria dei 10 partigiani fucilati alla ex Caserma Martelli in Via Montereale (vicino al parcheggio dell’ospedale S. Maria degli Angeli - Pordenone)



25 APRILE FESTEGGIAMENTI PER IL 66° DELLA LIBERAZIONE presso Area Fenderl a Vittorio Veneto




25 APRILE
FESTEGGIAMENTI PER IL 66° DELLA LIBERAZIONE

Vittorio Veneto, Città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza


Area Fenderl: (ingresso auto e parcheggio da via del Meril)

ore 12.30

pranzo conviviale con i partigiani. (Prenotare per cortesia!)

ore 15

momento per bambini e ragazzi: letture tratte dal libro “Una partigiana di nome Tina” a cura dell’autore Anselmo Roveda con la collaborazione della libreria “Il treno di Bogotà”

ore 16e30
monologo teatrale a cura di Paolo Donolato, “Un chilo di sale”, (Di come si arrivò alla Liberazione in Vallata e nel Quartier del Piave).

Ore 18
CONCERTO PER IL 25 APRILE feat Bianconiglio.
Nino di Cara Folk Trio e Sine Frontera (musica folk)

Saranno presenti diversi banchetti con pubblicazioni e libri in vendita.

Info e prenotazioni: ANPI Sezionei di Vittorio Veneto,
Piazza del Popolo 13
anpivittorioveneto@gmail.c
om
3485279452 - 328 8935643

martedì 19 aprile 2011

25 aprile 2011: il fascismo nei luoghi di lavoro

“L’azienda è una macchina da guerra, i suoi lavoratori sono i soldati”.
Questa definizione è tratta dalle dichiarazioni di Marchionne, CEO della FIAT, e rende
esplicite nelle attuali politiche liberiste, le logiche dell’azienda
totale e di guerra, che stanno alla base della gestione del comando
d’impresa.
I lavoratori sono utilizzati gli uni contro gli altri in una logica
puramente competitiva: i dipendenti di una azienda contro quelli
dell’altra, sia  che stia nello stesso perimetro a uno o diecimila km
di distanza; il prodotto per competere, per continuare a rendere
profitti, deve costare sempre di meno, deve  quindi aumentare
l’estrazione di plusvalore dal singolo lavoratore.
La competizione si sposta così sul terreno del salario che continua a
diminuire, degli orari di lavoro che continuano ad aumentare e dei diritti
che vengono sottratti, o meglio, vengono eliminati; sì, perché i diritti
costano e rendono ingovernabili le aziende.
Inutile sottolineare che la ricattabilità del lavoratore aumenta in
modo esponenziale: è quello che definiamo l’uso della crisi o gestione
della fase  che ne fanno i padroni.
Come hanno fatto e cosa fanno per raggiungere questo obiettivo, tra
l’altro dichiarato a più riprese, affinché il lavoratore debba essere sottoposto non solo al ricatto, ma anche ad un comando, ad un dominio dentro l’impresa,
di tipo assoluto?
Sono due le azioni che in modo congiunto vengono portate avanti:
1. eliminazione di qualsiasi forma di contrattazione collettiva che abbia
come riferimento gli interessi dei lavoratori: esistono invece solo gli
interessi dell’impresa ai quali uniformarsi.
2. controllo totale della prestazione lavorativa, del come si lavora, sulle condizioni di lavoro, sull’intensità del lavoro, sino ad arrivare al controllo dei corpi, al quando devi lavorare, alla durata, alla massima flessibilità
degli orari  e alle tecniche di sfruttamento applicate nella singola
mansione, che non lasciano spazio a periodi di riposo fisico/mentale.
Tutto questo viene realizzato attraverso le metriche applicate come il TMC2, il tempo dato per svolgere la mansione e l’applicazione del WCM (world Class
Manufacturing), sul come il padrone ti organizza il posto di lavoro: il
tutto  risulta nei fatti come una versione radicale del taylorismo.
Il lavoratore si organizza attraverso i suoi rappresentanti
sindacali e sciopera, cioè applica un suo diritto, ma ora non può più farlo dal
momento che tutte le regole, che vengono stabilite dall’azienda, vengono
inserite  in un ”contratto di tipo nuovo”, controfirmato da
organizzazioni sindacali complici e applicato al singolo lavoratore
attraverso la sottoscrizione dell’accordo  al momento dell’assunzione; quindi tutti vengono ri-assunti -come nel caso FIAT- nella NEWCO e
tutti firmano come si “sta” in azienda.
Naturalmente, se il tuo sindacato non firma quell’accordo, viene espulso
dall’azienda: cioè esso non ha più l’agibilità, i suoi delegati non hanno più i
permessi e l’azienda non trattiene i contributi sindacali,  in sostanza
tolgono di mezzo la rappresentanza.
Ma, tolto di mezzo il sindacato, i lavoratori possono creare ancora
momenti di antagonismo collettivo! Allora ti faccio firmare
la CLAUSOLA
DI CORRESPONSABILITA con conseguente impianto sanzionatorio, cioè la
disciplina: non puoi recare danno all’azienda (esempio: lo sciopero che fa
perdere la produzione) e si arriva al licenziamento.
Viene eliminata la contrattazione collettiva quale vincolo sociale che
riconosce gli interessi dei lavoratori come non conciliabili e non
subalterni a quelli del capitale.
A tutto questo vanno aggiunte le leggi: vedi ad esempio il Collegato Lavoro e
tutte le leggi contro il lavoro fatte negli ultimi anni più quelle che
verranno, ad esempio la limitazione del diritto di sciopero.
Il disegno è quindi autoritario: se le aziende sono sottoposte a questo, cosa ne sarà del resto della società?. 
La lotta dei lavoratori ha creato vincoli sociali attraverso contratti collettivi e diritti esigibili, financo lo stato sociale; ma l’involuzione della democrazia è oggi ben visibile, il disegno autoritario si estende all’intera società.
IL fascismo aveva nella carta del lavoro del 1927 la base della sua
logica corporativa. Chiunque può leggerla: basta sostituire
alcuni termini e interi capitoli sono, oggi, attualizzati e applicati.
Sempre Marchionne e, come lui,  tanti -nel recente e più lontano passato-
hanno sostenuto  che la lotta di classe è finita:   STA A NOI
DIMOSTRARGLI IL CONTRARIO.

Commissione Sindacale FdCA


aprile 2011

lunedì 18 aprile 2011

Iniziativa del circolo lavoratori di conegliano , mercoledi 20 aprile

Presentazione del libro "L'attualità del Capitale"

con l'autrice Lucia Pradella
mercoledì 20 aprile alle ore 20.30
PRESSO
Circolo del comitato superamento crisi
via lazzarin 6 Conegliano (TV)

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L'ATTUALITÀ DEL CAPITALE. ACCUMULAZIONE E IMPOVERIMENTO NEL CAPITALISMO GLOBALE di Lucia Pradella, Il Poligrafico Edizioni, PP. 406, EURO 27

giovedì 14 aprile 2011

Spettacolo teatrale RAZZA PARTIGIANA al prefabbrikato di Villanova/PN

SABATO 16 APRILE, ORE 21.00 presso PREFABBRIKATO, Via Pirandello 22 VILLANOVA/PORDENONE ALMA CLAN presenta RAZZA PARTIGIANA - storie di una coscienza Il 4 maggio del '45, nell'ultima rappresaglia, cadde in Val di Fiemme il ventenne Giorgio Marincola, partigiano di origine somala. Che cosa è rimasto di quella resistenza lontana? Quale messaggio lasciò, all'Italia di oggi, quel ragazzo dalla pelle nera? Reading liberamente ispirato all'omonimo libro di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio a cura di Iniziativa Libertaria e Associazioni Immigrati Pordenone ALLE 19.30 CENA SOCIALE su prenotazione (cell 3334866588 o manda email a ilpn@autoproduzioni.net)

15 aprile a ponzano Landini

Verso lo sciopero generale Venerdì 15 aprile Salone della Parrocchia di Paderno (g.c.) Ponzano Veneto ore 18 LA DEMOCRAZIA E IL LAVORO PRECARIETA’ E NUOVA CONTRATTAZIONE STORIE DI QUOTIDIANA PRECARIETA’ Partecipa Don Albino BIZZOTTO Presidente Beati i costruttori di pace Interviene ore 20,30 Maurizio LANDINI Segretario Generale FIOM CGIL ore 21,30 PAROLE E MUSICA Lello Voce poeta Smokin' Taxi: Canzoni Italiane Leo Miglioranza (voce) Valentino Favotto (piano) Pasquale Cosco (contrabasso) Mirco Benedetti (batteria) Disturbati dalla cuiete Live VIGNETTA GIGANTE DAL VIVO” di Michele Cavaliere Per tutto il tempo della manifestazione saranno in funzione bar e cucina

150° dell'unità italiana..un'altro punto di vista!

**Venerdì 15 aprile Sala Tolio, via Jacopo da Ponte 37, Bassano del Grappa 150 dell'Unità d'Italia: un'altro punto di vista. La ricostruzione storica del processo unitario maggiormente in voga tace o sminuisce il contributo che nella lotta all’oppressore diedero le classi subalterne e le conseguenze che subirono dopo l’unificazione. E’ una ricostruzione impregnata di retorica nazionalista, utile ad un paese che si sta imbarcando in una nuova guerra coloniale: la celebrazione del 150° non sfugge alla logica dell’uso politico della storia da parte delle classi dominanti. Un incontro per conoscere e discutere insieme le ragioni e le sconfitte del lungo percorso di resistenza delle classi oppresse dell’Italia post-unitaria. Relatore: Francesco Moisio - giornalista Organizza: Assemblea Antifascista Bassanese

lunedì 11 aprile 2011

Scenari di fuoco in questo paese . Documento finale 79° CdD Fano 10 aprile 2011

A partire dalle bombe che si alzano dalle basi militari per combattere una guerra, con cui l’Italia cerca di garantirsi il controllo della frontiera meridionale, il mediterraneo. Che secoli fa era luogo di incontri e di scambi e ora è tornato ad essere solcato da navi negriere pronte a buttare a mare il proprio carico di merci umane da contrabbandare. E questi uomini e queste donne, che scappano nel migliore dei casi dalla miseria, in tanti altri da guerra e persecuzioni, riusciti a sbarcare trovano un paese incivile e incapace di accoglienza e di garantire i diritti più elementari. Con un governo schizofrenico, che da un lato pur di non essere costretto a verificare il loro status di rifugiati preferisce chiudere gli occhi e farli uscire di soppiatto da campi di accoglienza inadeguati e privi di risorse, dall’altro fa del terrorismo mediatico e razzista per alzare il proprio prezzo nella Comunità Europea e per calmare il mal di pancia della propria destra di governo becera e ingovernabile, ma affamata di manodopera a bassissimo costo. Ma è caldo anche il fronte istituzionale, con un esecutivo ormai privo di qualunque governabilità che non sia basata sulle straricchezze del plutocrate, ostaggio di alleati sempre più inaffidabili, dilaniato dai conflitti di potere e dai conflitti tra poteri, affetto da una sindrome di re mida alla rovescia. Sempre più caldo il fronte economico, in un paese in cui negare la crisi, e continuare ad annunciare una ripresa che non c’è, è sempre più inutile: costi della crisi scaricati sui lavoratori e privatizzazioni sembrano le sole ricette che vengono dalla BCE, dosi massicce delle stesse medicine che hanno allargato la forbice delle ricchezze e immiserito economicamente e socialmente i nostri paesi per mantenere in piedi un sistema economico ormai insostenibile e far arricchire a dismisura chi ha in mano le leve del potere economico e finanziario. E sotto i tagli del bilanci si celano diversi spostamenti di spesa che favoriscano immediatamente il profitto privato, invece che sperperi "sociali" criminalizzati da crescita del debito pubblico. Ma nel vuoto spinto lasciato dall’assenza di una qualunque opposizione istituzionale credibile, l’opposizione sociale sia pure in modo frammentato cerca di resistere all’attacco che, approfittando della crisi, la classe padronale sta portando ai diritti conquistati con decenni di lotta, con tutti gli strumenti a disposizione. E riesce ad incassare la proclamazione di uno sciopero generale , per il 6 maggio, quasi imposto alla segreteria nazionale CGIL dalle mobilitazioni di chi non si rassegna a un sindacato collaterale e di gestione alleatosi con ampi settori del movimento. Occorre lavorare perché lo sciopero generale sia allargato all'intera giornata lavorativa, a settori sempre più ampi dei lavoratori dipendenti, (migranti, studenti, disoccupati), per porre le basi della ricostruzione di un vasto fronte di lotta e di solidarietà, capace di invertire i rapporti di forza oggi esistenti. Contro i dissennati modelli di sviluppo imposti, tra il tentativo di rilancio del nucleare, solo apparentemente rallentato della tragedia giapponese, e quello di privatizzazione dell’acqua, così come contro la degenerazione della politica in chiave personalista ormai insostenibile persino per i più convinti assertori della democrazia parlamentare, un referendum forse non basta, ma sicuramente la campagna referendaria costituisce un momento di partecipazione sociale, di difesa e presa in carico dei beni comuni e di elaborazione condivisa di differenti modelli di sviluppo e di organizzazione sociale. I comunisti anarchici, gli attivisti di classe e libertari, continuano a impegnarsi, nelle piazze come nei luoghi di lavoro, negli spazi sociali e nelle lotte che si sviluppano. Confermano il loro impegno internazionalista contro ogni intervento militare dell'imperialismo così come sta avvenendo oggi in Libia, intervento utile a ridefinire gli equilibri intercapitalistici fra le nazioni, ma che niente ha a che vedere con le giuste richieste di maggiore democrazia e di migliori condizioni di vita delle masse sfruttate, che oggi si evidenziano nelle mobilitazioni del Nord Africa e Medio Oriente. Rivolte fatte da uomini e donne vicini ai nostri confini stanchi di vedersi succhiare il sangue da borghesie e potentati locali e che vengono, dove è possibile mantenere lo status quo, soffocate nel sangue, come succede in Bahrein, in Siria o in Arabia Saudita. Perchè attraverso il Mediterraneo soffi il vento del cambiamento e della giustizia sociale, non il fetore dei cadaveri e degli avvoltoi, sosteniamo lo sciopero indetto da CUB e USI per il 15 aprile, per il rilancio della coscienza e della pratica antimilitarista e solidarietà con i lavoratori migranti. Perché il 25 aprile esca anche quest’anno dall’ambito commemorativo per rivendicare l’attualità del messaggio e della lotta antifascista, con il suo carico di storia ma anche di tragica attualità contro razzismo, autoritarismo e revisionismo storico Perché il 1 maggio, giornata del lavoro, sia giornata di costruzione delle lotte, contro il lavoro nero e la schiavitù contemporanea, contro lo sfruttamento e contro la riduzione dei diritti, per il rilancio del sindacalismo conflittuale e della solidarietà tra lavoratori. 79° Consiglio dei Delegati della FdCA Fano, 10 Aprile 2011

Un rivoluzionario di ponente...Franco Salomone libro a cura dell'associazione altrenativa libertaria

Gay, Islam e darwiniani. I nemici del vice del Cnr

Continuano a far discutere le prese di posizione del vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche Roberto De Mattei. A Radio Maria sostiene l'attualità di un autore cristiano del V secolo che imputava la caduta di Roma agli omosessuali puniti dai barbari invasori. Siamo ormai arrivati a delirio.. per conoscenza http://temi.repubblica.it/micromega-online/gay-islam-e-darwiniani-i-nemici-del- vice-del-cnr/ _______________________________________________

martedì 5 aprile 2011

INCONTRO DIBATTITO a PORDENONE

Sabato 9 aprile ore 18.00


presso il PREFABBRIKATO a Villanova, PN (Via Pirandello, 22) INCONTRO DIBATTITO Michele Schirru "Il 28 maggio 1931 Michele Schirru, trentaduenne anarchico sardo,viene condannato a morte dal tribunale speciale del fascismo. Sarà fucilato poco dopo, nell’anno IX dell’era Fascista. Il suo crimine? Aver pensato di uccidere Benito Mussolini, per porre fine alla dittatura." Angelo Sbardellotto La drammatica vicenda dell’anarchico venticinquenne emigrato bellunese in Belgio, che nel 1932 viene per tre volte in Italia con l’intenzione di attentare la vita a Mussolini. Anche lui aveva pensato di uccidere il duce e venne fucilato per “DELITTO D’INTENZIONE”. Interverrà l'autore

Giuseppe Galzerano (editore) e autore dei libri. organizza Iniziativa Libertaria


Stefano Tassinari presenta "Il Vento Contro", sabato 9 aprile a Marghera-Ve

Il VENTO CONTRO SABATO 9 APRILE, ORE 16,30 Sala municipio, Piazza mercato - Marghera IL VENTO CONTRO, Stefano Tassinari, Tropea, 2008 Romanzo storico-politico, filosofico e avventuroso ambientato fra gli anni Trenta e la seconda guerra mondiale, pieno di sentimenti forti (passioni positive, ma anche l'odio) nel quale sono inserite lettere autentiche, scritte da Tresso alla compagna e alla madre, e passaggi (per esempio, i dialoghi), frutto della fantasia dell'autore. Il romanzo ricostruisce una pagina rimossa della storia italiana del Novecento, gettando luce su una delle più amare e colpevoli opere di rimozione attuate dalla sinistra italiana.

lunedì 4 aprile 2011

Circolo dei lavoratori comitato anticrisi di conegliano presentano...

Presentazione del libro "D'altri tempi"

con l'autore Stefano Tassinari
venerdì 8 aprile alle ore 18
PRESSO
Circolo del comitato superamento crisi
via lazzarin 7 Conegliano (TV)

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Dopo aver pubblicato cinque romanzi “a impianto storico”, incentrati sui grandi conflitti del Novecento, Stefano Tassinari torna al “passo breve” dei racconti. Dieci testi tutti legati tra loro e incentrati su personaggi e fatti reali: dall'ex chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, ai due studenti uccisi dalle forze dell'ordine, Roberto Franceschi e Francesco Lorusso; dal Festival di Parco Lambro alla morte in un manicomio... giudiziario dell'attrice del Living Theater, Carolyn Lobravico; dal "Bloody Sunday" irlandese ai desaparecidos argentini e all'ultimo prigioniero garrotato dal regime di Francisco Franco; dalla discussa eliminazione del leader del Black Panther Party all'apertura degli ospedali psichiatrici. Storie D'altri tempi, che ci riportano dentro gli ambienti generazionali, politici, culturali e psicologici degli anni Settanta. Un assaggio “Ti ho visto scivolare verso il fondo di un’epoca più ripida di altre, con gli occhi rivolti al resto di una vita rimasta in bilico sugli anni, quelli appena sfiorati e quelli intuiti di lontano. Chissà, forse non ci saresti mai finito su quel fondo, se solo un attimo prima di scendere le scale avessi avuto il dubbio di non poterle risalire, né quel giorno di marzo né mai più, eppure le voci dei compagni e i suoni spenti degli spari sono stati un richiamo più forte di ogni legame istintivo con la vita, per quanto fosse ancor più forte delle parole adatte al sacrificio, tuo e di tutti quelli che hanno anteposto il credere in qualcosa al non credere in niente.” Autore Stefano Tassinari è nato nel 1955 a Ferrara e vive a Bologna. Ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra cui All'idea che sopraggiunge (Corpo 10, 1987), Ai soli distanti (Mobydick, 1994), Assalti al cielo (Calderini, 1998, Perdisa, 2000), L'ora del ritorno (Marco Tropea Editore, 2001), I segni sulla pelle (Marco Tropea Editore, 2003), L’amore degli insorti (Marco Tropea Editore, 2005) e Il vento contro (Marco Tropea Editore, 2008), oltre al Cd letterario Lettere dal fronte interno (Mobydick, 1997). Scrive di letteratura sulle pagine culturali di quotidiani e periodici ed è autore di testi teatrali e di programmi radiofonici per RadioRai Tre. È direttore della Nuova rivista Letteraria, semestrale di letteratura sociale.(scrivi all'autore)

domenica 3 aprile 2011

ARANEA Informa , scadenze venete

*Venerdì 8 aprile - sala Bellavitis, via B. giovanna - Bassano del Grappa

ore 20:30 - aperitivo antifascista con proiezione corti sulla Resistenza

ore 21 - Incontro e dibattito su :
...
*Michele Schirru *

"Il 28 maggio 1931 Michele Schirru, trentaduenne anarchico sardo,viene
condannato a morte dal tribunale speciale del fascismo. Sarà fucilato
poco dopo, nell'anno IX dell'era Fascista. Il suo crimine? Aver pensato
di uccidere Benito Mussolini, per porre fine alla dittatura."

*Angelo Sbardellotto*

La drammatica vicenda dell'anarchico venticinquenne emigrato bellunese
in Belgio, che nel 1932 viene per tre volte in Italia con l'intenzione
di attentare la vita a Mussolini. Anche lui aveva pensato di uccidere il
duce e venne fucilato per "DELITTO D'INTENZIONE".

Interverrà l'autore Giuseppe Galzerano (editore) e autore dei libri.

*organizza Assemblea dei Malfattori*

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Si riporta un importante aggiornamento, inviato da uno degli organizzatori, sul ciclo di incontri "RESISTENZE" che si sta svolgendo a Trento:
A seguito della decisione di revocare l' invito a Lidia Menapace vi reinvio il manifesto e il programma degli appuntamenti del ciclo "resistenze", per favore sostituitelo (la scelta di non dare spazio alla Menapace è¨ una differenza importante, e ci teniamo che non circoli un manifesto con il suo nome)!

RESISTENZE - Iniziative verso il 25 aprile

Le rivolte in corso in Nord Africa ci ricordano che la libertà non è una concessione, ma il risultato di una lotta quotidiana. La resistenza non è finita il 25 aprile 1945, l' oppressione contro cui si battevano i partigiani ha preso nuove forme. Ancora oggi uomini e donne in tutto il mondo continuano a resistere.

31 Marzo, ore 18.00 - Aula 13 Sociologia, Trento
LA LOTTA CONTRO L' OCCUPAZIONE IN PALESTINA - Un attivista dell' International Solidarity Movement parla della sua esperienza nei territori occupati.

7 Aprile, ore 18.00 - Aula 13 Sociologia, Trento
IL "POPOLO DELLA TERRA": STORIA E LOTTE DEI MAPUCHE - interviene Olivia Casagrande, autrice di uno studio sul conflitto tra lo stato cileno e il popolo Mapuche.

14 Aprile, ore 18.00 - Aula 13 Sociologia, Trento
LA QUESTIONE BASCA DAL FRANCHISMO AD OGGI - Parla Giovanni Giacopuzzi, autore del libro "Storie basche. Democrazia partecipata sotto processo in Euskal Herria".

21 Aprile - Sala circoscrizionale Via Perini 2, Trento
ore 18.00 TESTIMONIANZE DALLA RESISTENZA - Incontro con Sandro Canestrini
ore 21.00 LETTURE CON ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE TRATTE DAL DIARIO "I GIORNI VERI" DI ANNA ZANGRANDI, partigiana attiva tra il '43 e il '45.

IX Congresso Nazionale della FdCA

IX Congresso Nazionale della FdCA
1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)