ADERISCI AD ALTERNATIVA LIBERTARIA/FdCA

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O SCEGLI NOI O SCEGLI LORO

campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

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venerdì 31 maggio 2013

29/5 L'operazione è tecnicamente riuscita, ma il paziente... - di Giorgio Cremaschi - gcremaschi.r28@gmail.com

Nello stesso giorno in cui il palazzo festeggia l'annuncio del ritiro da parte della Commissione Europea della procedura di infrazione per eccesso di deficit, l'OCSE rivede in peggio le previsioni sulla disoccupazione ufficiale. Che continuerà a crescere per tutto quest'anno e per quello prossimo, fino a superare il 12%,un livello da anni trenta del secolo scorso.Se davvero la questione sociale fosse al centro delle preoccupazioni, il secondo dato avrebbe la precedenza sul primo. Ma naturalmente non è così .
Con le politiche di austerità la classe dirigente del paese ha scelto consapevolmente di pagare le riduzione dello spread finanziario con la più che proporzionale crescita dello spread sociale, il resto sono solo lacrime di coccodrillo e ipocrisia elettorale.
Il Presidente della Corte dei Conti ha calcolato in 230 miliardi di euro il mancato prodotto dovuto alle politiche di austerità. Se nel 2014 sarà possibile davvero, come sostiene il governo, recuperare 10 miliardi per investimenti, sarà un ventitreesimo di ciò che si è perso. 
La crisi e la recessione, con i loro costi sociali sempre più alti, continueranno non  malgrado, ma proprio a causa di quella scelta prioritaria di riduzione del deficit per cui oggi Monti e Letta sono premiati in Europa. 
Come si dice nei più falsi comunicati medici, l'operazione è tecnicamente riuscita, ma il paziente....
Immagino a questo punto la solita obiezione scandalizzata: ma la riduzione del debito pubblico è una priorità assoluta, chi la rifiuta è nemico della buona economia e delle nuove generazioni, a cui quelle vecchie spendaccione lasciano da pagare i conti delle loro dissipatezze.
Per mostrare il carattere assolutamente ideologico e in malafede di questa affermazione basterebbe un dato di fatto. Cioè l'aumento dell'ammontare del debito pubblico. 
Da quando Berlusconi, Monti e ora Letta hanno adottato l'austerità, lo stock del debito è aumentato di quasi 200 miliardi. Quindi le politiche del rigore lasciano alle nuove generazioni più debito da pagare di quelle della "spesa facile".
Se però consideriamo troppo volgare misurarci con la brutalità di questi dati di fatto, allora andiamo alla idea di fondo.
Cosa lasciano le generazioni precedenti a quelle future? Quello che hanno ereditato dal passato, dal Colosseo alle strade agli ospedali alle scuole, e quello che hanno speso per mantenere e migliorare i beni ricevuti. Il debito non è dunque male in sé,  lo diventa   in base a quello che finanzia.
Se si spende per migliorare la vita, l'ambiente,  la cultura, si lascia un debito che le generazioni  future non potranno che positivamente condividere. 
Se il debito serve a pagare i profitti delle banche e della finanza, la corruzione, gli F35 e la Tav in Vallesusa, allora è giusto che sia messo in discussione. 
Il paradosso è che le politiche di taglio del debito nel nome delle nuove generazioni lasciano sostanzialmente inalterate le spese cattive, e massacrano quelle buone. Questa è la sostanza della austerità, che altro non è che il tentativo di continuare le politiche economiche liberiste in crisi, facendone pagare tutti i costi non genericamente a questa o a quella generazione, ma a tutte le persone più povere di tutte le generazioni e a ogni età del mondo del lavoro.
Perché da noi non ci si divide aspramente su questo? Perché la politica ufficiale si scontra spesso sul nulla e mai  sul debito, sull'austerità e sui patti europei che la impongono?
Il conformismo delle classi dirigenti e l'assenza di uno scontro tra alternative reali, che ha come primo effetto l'astensionismo di massa, non è però solo colpa della casta politica o sindacale.
Anche gli intellettuali e il mondo della informazione hanno la loro quota di responsabilità. Negli Stati Uniti il premio Nobel Paul Krugman è arrivato agli insulti con i teorici liberisti della austerità  Rogoff e Rheinart. In Italia gli esperti  economici ufficiali di destra e sinistra quando vanno in tv si danno sempre ragione gli uni con gli altri. E infatti è stato ancora una volta l'americano Krugman ad attaccare Alberto Alesina e la Bocconi per i danni che le loro teorie economiche stanno combinando in Italia e  in Europa. In Italia silenzio.
È di questo che muore il paese, di cure sbagliate propalate e accettate da gran parte della classe dirigente politica e intellettuale per malafede, conformismo, opportunismo. 
Da noi più che mai la crisi economica è crisi intellettuale e morale.


www.rete28aprile.it
 

BLOCKUPY FRANKFURT: PRIMA GIORNATA DI BLOCCHI CONTRO LA BCE.

L’ continua a colpire, in Italia ma non solo. La disoccupazione nell’Eurozona ha toccato ad aprile il livello più alto mai raggiunto dal 1995: il 12,2% contro l’11,2 dell’aprile 2012. Stessa cosa per quella giovanile, arrivata a quota 24,4%. L’Italia, con il suo 40,5% di giovani disoccupati, è al quarto posto dopo Grecia, Spagna e Portogallo. In termini assoluti, l”esercitò dei disoccupati dell’Eurozona è arrivato a contare lo scorso mese 19,3 milioni di persone (26,5 nell’insieme dell’Ue), 95mila in più rispetto a marzo e 1,6 milioni in più rispetto a dodici mesi or sono. I Paesi con i tassi più bassi sono Austria (4,9%), Germania (5,4) e Lussemburgo (5,6). Quelli in cima alla classifica dei disoccupati sono Grecia (27%), Spagna (26,8) e Portogallo (17,8). Nel complesso dell’Ue e rispetto a un anno fa, sono 18 i Paesi che hanno registrato una crescita dei senza lavoro, mentre in 9 c’é stata una flessione.
Proprio contro le politiche che alimentano, più che contribuire a risolvere, l’eurocrisi, è iniziato oggi all’alba il primo dei due giorni di blocchi organizzati dai 3mila manifestanti provenienti da tutto il continente e arrivati a , cuore finanziario di Germania e d’Europa, che intendono protestare contro le politiche di austerity della e della Troika nell’ambito della coalizione “Blockupy Frankurt”
Fin dall’alba, muovendo dal campeggio di Blockupy, le varie coalizioni internazionali hanno raggiunto il cuore di Francoforte. Partiti da diversi concentramenti, sono iniziati i blocchi. Impossibile per chi lavora alla BCE raggiungere gli uffici perchè nonostante l’intervento della polizia con idranti e spray al peperoncino, i manifestanti si sono spostati continuamente dando vita a sei differenti blocchi. Le proteste andranno avanti anche oggi e domani, con il corteo generale.
Anche l’anno scorso le mobilitazioni contro la Bce avevano portato in piazza numerosi manifestanti. La sensazione generale, però, è che quest’anno la mobilitazione e l’attenzione attorno alle proteste siano cresciute. Ad essere cambiato, in primis, è il contesto sociale e politico: se un anno fa le politiche di austerity, imposte a tutta Europa, erano un dogma indiscusso e indiscutibile, oggi le voci critiche non sono più isolate, anche nel cuore della Germania che si prepara ad andare al voto nel prossimo autunno per le politiche.
Più articolata anche la composizione di compagne e compagni. Decine di gruppi e organizzazioni, a partire dai autonomi che si ritrovano nel “blocco anticapitalista” fino a partiti più tradizionali come Die Linke, passando per il sindacato indipendente Ver.Di. e associazioni come Attac.
Se la massa critica di Blockupy è formata da realtà tedesche, a Francoforte sono presenti realtà da Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca e Francia, oltre a circa duecento attivisti di ventotto Centri sociali italiani che si sono coalizzati per partecipare a Blockupy.

ascolta
 http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2013/05/elia-mim-blockupyfrankfurth.mp3

martedì 28 maggio 2013

31 maggio – 2 giugno, tempo di nuove Resistenze! - PIACENZA

A 68 anni dalla Liberazione, è ancora tempo di Resistenza per il nostro paese.
Abbiamo imparato ad amare la pace, che i 945604_4866568230280_1068642404_npartigiani ci hanno consegnato. A rispettare la terra, i monti, i boschi, che hanno protetto la loro lotta. A tutelare l’umanità di ciascuno, poichè ricordiamo quanto tragicamente sia stata calpestata in passato. Abbiamo ricevuto l’esempio di un modo coraggioso e umile di essere cittadini, per il bene di tutti.

E OGGI ANCORA RESISTIAMO PER…
- Difendere e attualizzare i principi fondamentali della Costituzione Italiana25 aprile 2013 005
- Fare della memoria del passato una base condivisa per una società più consapevole e giusta
- Affermare un concetto ampio e solidale di cittadinanza
- Promuovere la legalità come pratica quotidiana e obbligo sociale per tutti
- Diffondere una cultura di pace e non violenza, per disarmare gli eserciti e diventare più umani
- Tutelare i beni comuni contro la logica dello sfruttamento in funzione dell’accumulo di denaro”

 http://www.festivalnuoveresistenze.it

lunedì 27 maggio 2013

NO CIE - manifestazione a Gradisca , Pordenone si mobilita , 1° giugno 2013

A pochi chilometri da noi a Gradisca d’Isonzo dal 2006 esiste un CIE (centro di identificazione ed espulsione). In questa prigione sono reclusi in condizioni durissime decine di cittadini non dell’unione europea per il solo motivo di non possedere (o non possedere più) un permesso di soggiorno valido. Divieto di leggere, di comunicare con l’esterno, psicofarmaci, privazioni e soprusi di ogni tipo sono pane quotidiano e provocano tra l’altro continui episodi di autolesionismo.

Riteniamo importante far conoscere l’esistenza di questi luoghi e le logiche che li governano, promuovendo iniziative di informazione e denuncia.
Il "Coordinamento Regionale contro il CIE" organizza per sabato 1° giugno 2013 a Gradisca d'Isonzo (GO) dalle ore 17.00 alle 21.00 un Presidio/Manifestazione contro i CIE
DA PORDENONE FAREMO UNA CORRIERA CON PARTENZA ORE 15.00 (luogo da definire) e ripartenza da Gradisca ore 20.00 (arrivo a PN ore 21.30 circa)
IL COSTO E' di 5 € a testa
che può arrivare a 3 € se riempiamo ulteriormente la corriera, per cui DIFFONDETE!!

PER PRENOTARSI:

antironde@gmail.com o tel. 333.4866588 (Stefano)

La solidarietà è un'arma, l'antirazzismo e l'antifascismo valori imprescindibili!

CHIUDIAMO TUTTI I LAGER CIE, NOSTRA PATRIA E' IL MONDO INTERO!


Coordinamento Antifascista Pordenonese - Ass.ne Immigrati Pordenone

FATTI I LIBRI TUOI - eco editoria crativa all'Ateneo degli Imperfetti , Marghera (VE)

ECO-EDITORIA CREATIVA A MARGHERA


Unica Edizioni, in collaborazione con l’Ateneo degli Imperfetti presenta


FATTI I LIBRI TUOI!


Mostra-incontro dei Troglodita Tribe S.p.A.f. (Società per Azioni felici).

Martedì 28 Maggio 2013, ore 17.30-22.30

c/o Ateneo degli Imperfetti - Via Bottenigo 209 - Marghera

I Troglodita Tribe S.p.A.f., nella persona di Fabio e Lella – due creativi milanesi

trapiantati in un casolare delle Marche - saranno ospiti dell’Ateneo degli Imperfetti a Marghera martedì 28 maggio con i loro libelli creativi, fatti con materiali di recupero di ogni tipo. Scatoloni altrimenti destinati al macero, giornali vecchi, biglietti del tram, scampoli di tappezzerie, sacchetti, buste usate: gli scarti rinascono nella forma di libelli fatti a mano, libri-collage, fantastici assemblaggi. Opere uniche, che spaziano dal veganismo alla decrescita, dalla fantamanualistica all’antiarte, dalla letteratura alla saggistica demenziale.

La mostra si apre alle 17,30 e prosegue fino alle 22.30, con cena vegana.

L’ingresso è libero.

Info: claudia.vio@libero.it



Ateneo degli Imperfetti
Via Bottenigo, 209
30175 Marghera (VE)
tel. 327.5341096

Stoccolma - una testimonianza , Radio Onda Rossa

Intervista da Stoccolma sui Riot , a cura di Radio Onda Rossa

http://www.ondarossa.info/newsredazione/stoccolma-una-testimonianza

Dalla Fiom via libera al patto sociale

di Segio Bellavita portavoce Rete 28Aprile Fiom



Non sappiamo come si concluderà la cosiddetta trattativa su rappresentanza e democrazia avviata semiclandestinamente tra i vertici di Cgil Cisl Uil e Confindustria. Trattativa che pareva fino a pochi giorni fa in dirittura d'arrivo ed oggi e' nuovamente scomparsa nel mellifluo pantano della difficile composizione dei diversi e sostanziosi interessi padronali,politici e sindacali in gioco. Non conosciamo ovviamente i dettagli dell'accordo che verrà, ne' il livello di asprezza del sistema sanzionatorio che accompagnerà il nuovo modello di relazioni. Cosi come non sappiamo quale giudizio particolareggiato esprimerà il comitato centrale della fiom sull'accordo stesso. Quello che sappiamo con certezza è che si prefigura un sistema corporativo, liberticida e autoritario in cui il voto dei lavoratori diventa, non già la conquista del diritto democratico a decidere sui contratti che li riguardano, ma esattamente lo strumento per accompagnare la contrattazione di ricatto, di restituzione e per impedire infine l'esercizio dell'opposizione sindacale. Così come sappiamo purtroppo, che la maggioranza del gruppo dirigente Fiom ha dato via libera proprio a quel patto sociale. Lo ha fatto in maniera esplicita, senza tentennamenti ne' infingimenti. ll massimo organismo Fiom riunito giovedì 23 maggio era infatti chiamato a esprimere un giudizio compiuto sui contenuti della trattativa a livello confederale. La seduta cadeva dopo gli esecutivi unitari del 30 aprile scorso che hanno licenziato l'intesa Cgil Cisl Uil su rappresentanza e democrazia che è oggi oggetto della trattativa con Confindustria. In relazione Landini ha presentato l'accordo interno a Cgil Cisl Uil come una sostanziale affermazione delle battaglie della Fiom per il diritto democratico dei lavoratori di decidere sui contratti che li riguardano. Un giudizio che non condividiamo ed anzi riteniamo reticente rispetto alla vera natura del patto che si profila. Per questa ragione abbiamo provato a ragionare su un solo punto, il tema dell'esigibilità degli accordi. Proponendo di riconfermare quella che pareva un'ovvietà: la contrarietà Fiom al modello Marchionne che esclude i sindacati non firmatari cancellandone la rappresentanza interna e che per questa ragione impedisce il diritto dei lavoratori ad opporsi ad accordi capestro. Il modello, per capirci, che ancora oggi tiene la Fiom e i suoi delegati fuori dai cancelli e senza agibilità. Eppure quella che doveva essere un'ovvietà, è stata considerata addirittura alternativa al giudizio positivo sull'intesa Cgil Cisl Uil espresso nell'ordine del giorno finale della segreteria nazionale e posta in votazione contrapposta. L'ennesimo voto di fiducia al segretario che impedisce, ormai da anni, la libera discussione del Comitato Centrale. Una scelta grave che conferma la linea del progressivo rientro, dopo aver abbandonato ogni volontà conflittuale, negli angusti spazi del sindacalismo complice, ne più ne meno di quello che da tempo fanno le altre categorie della Cgil, della Cisl e della Uil. Con la sostanziale differenza che chi pagherà il prezzo più alto per questo rientro sono esattamente i delegati e le delegate Fiom che in questi anni hanno lottato, resistito e creduto nel loro sindacato. Non abbiamo detto no a Marchionne perché mancava un posto a tavola, ma esattamente perché volevamo rovesciare quel tavolo imbandito a spese dei lavoratori. La nostra battaglia riparte da qui.


--

Newsletter di del sito Rete28aprile.it

venerdì 17 maggio 2013

Repressione via facebook in spagna !

La mattina del 15 maggio, l'Ateneu llibertarii di Sabadell

(Barcellona) è stato perquisito.

Cinque anarchici sono stati arrestatio in
quello che sembra far parte di un nuovo piano governativo per
reprimere i movimenti libertari in Spagna. Sembra che i cinque siano
stati presi di mira da parte della polizia perché sono stati
considerati responsabili del contenuto di una
pagina Facebook che al governo, ovviamente, non piaceva. Essi saranno
portati in tribunale venerdì (oggi, ndr).

Lo spazio libertario Ateneu Llibertarii è di proprietà del
CNT-AIT, e il sindacato Sabadell ha la sua sede lì. È anche un
luogo di incontro per gli altri anarchici e anche per le assemblee del 15M. Il
raid è stato ordinato dal Tribunale Nazionale ed è stato eseguito senza
mandato. Le cinque persone arrestate erano presumibilmente del
gruppo Bandera Negra, anche se alcuni attivisti del territorio e la
Madrid Gruppo di Bandera Negra dicono che la situazione non è chiara. bandera
Negra non ha potuto confermare questa informazione e la cosiddetta "Bandera
Negra collettiva "può essere un gruppo virtuale su Facebook, non legata alla
Bandera Negra di Madrid. Gli arrestati sono stati accusati di
" apologia di terrorismo".

La polizia sostiene che stavano complottando attività terroristiche. Queste
accuse sono inserite nel contesto di un recente allarme anarchico sui
media, in cui ci sono state segnalazioni di "anarchici pericolosi in visita"
secondo inverosimili teorie del complotto, che i media ovviamente
utilizzano per dare supporto all'operato della polizia.

Oltre a Sabadell, in Catalogna la polizia regionale sta lanciando
raid su richiesta della Audiencia Nacional in altre città
e ci sono voci che un 'azione nazionale contro
anarchici si allargherà a tutta la Spagna.

E 'chiaro che si tratta di nuovi tentativi da parte delle autorità di
criminalizzare i movimenti sociali, specialmente alla luce del malessere sociale
e della corruzione e degli scandali del governo.


Gli anarchici in tutta la Spagna stanno rispondendo alla repressione.

aggiornamenti possono essere trovati qui:

https://www.facebook.com/ateneu.ateneullibertarisabadell

Zitto il nemico ti ascolta! di Giorgio Cremaschi - rete 28 aprile

Giovedì 16 Maggio 2013 15:31


Giorgio Cremaschi - gcremaschi.r28@gmail.com

Se Silvio Berlusconi esprime sfacciatamente il peggio del passato e del presente del nostro paese, il Presidente Giorgio Napolitano rappresenta con il massimo della onestà e del rigore una Italia senza futuro. Apprendiamo da Il Messaggero che il Presidente chiama tutti alla calma e ai toni bassi, il leader della destra così come quegli splendidi bresciani che in massa l'hanno contestato. E questa politica a bassa voce viene invocata anche per gli impegni assunti da governi e Parlamento con l'Unione Europea. State zitti, l'Europa ci ascolta. (...)



Non ci sono illusioni da coltivare, secondo Giorgio Napolitano, sul fatto che si possa in breve abbandonare la politica di austerità e rigore. I patti europei, il fiscal compact, la Troika non lo permettono. Quindi non ci saranno risorse per la mitica ripresa, per i disoccupati, i precari e i cassaintegrati, i pensionati. Non ci saranno risorse se non per qualche aggiustamento e qualche dilazione di catastrofi sociali. I conti non lo permettono.

Da questo punto di vista meglio la brutalità del Presidente, che il ridicolo balletto di chiacchiere dei partiti di governo. Che promettono sapendo di non poter mantenere e che ogni tanto parlano di rinegoziare in Europa, sapendo che questo non è assolutamente alla loro portata.

Quindi l'austerità ed il massacro sociale continueranno, perché essi vengono considerati il mezzo per far ripartire l'economia. Non c'è più la politica dei due tempi, prima il rigore e i sacrifici poi la crescita, con cui ci imbrogliavano una volta. Ora ci chiariscono che è dalla purificazione, dalla igiene sociale del rigore che nasce la nuova economia competitiva.

È il messaggio che viene dalla Grecia. Qui per la prima volta dalla crisi una agenzia di rating ha emesso un verdetto positivo. In Grecia si può investire perché con il 70 % di giovani disoccupati, con i salari dei pochi occupati ridotti del 30%, con tutto quel che ancora vale messo all'asta, si può comprare a prezzi stracciati.

Il disastro sociale e civile della Grecia sta diventando una opportunità economica per la finanza internazionale, come la ricostruzione di un paese distrutto dalla guerra. Questa è la ripresa. Quindi se vogliamo accelerarla da noi dobbiamo smetterla di frenare il rigore. Prima ci autodistruggiamo, prima arriva il momento di ripartire.

Peccato però che le previsioni più ottimistiche ci informino che il prodotto lordo del paese tornerà ai livelli pre crisi nel 2020, mentre la disoccupazione di massa neppure allora sarà riassorbita. Il presente attuale è solo l'avvio di un futuro eguale o peggiore.

Giorgio Napolitano rappresenta con il massimo dell'onestà e del rigore una sinistra che ha rinunciato ad essere se stessa. Che ha accettato i dogmi della economia liberale e che ora condivide le follie dei trattati e delle istituzioni europee che impongono l'austerità. Una sinistra che in tutto il continente contribuisce alla distruzione dello stato sociale e dei diritti del lavoro. E che soprattutto si è assunta il compito di spiegare che a tutto questo non c è alternativa.

Che questa sinistra sia in crisi in tutto il continente è solo un atto di giustizia.

Il futuro si costruisce abbandonandola e mettendo in discussione subito la politica di austerità con tutti i suoi vincoli e trattati europei. Urliamolo se necessario, così finalmente i popoli europei udiranno da noi cose giuste e utili anche per loro.





Ps. Ho visto che Maurizio Landini sostiene che la manifestazione del 18 maggio non è contro il governo. E contro chi è allora?

Ma dai Maurizio, le cose sulla occupazione che giustamente chiede la FIOM questo governo non vuole e non può farle e non le farà. Sarà il primo avversario di esse.

Semmai si può dire che solo contro il governo non basta, che bisogna chiamare in causa Giorgio Napolitano e i vincoli europei che ci massacrano. Io nel mio piccolo il 18 scendo in piazza contro tutto questo.

www.rete28aprile.it







lunedì 13 maggio 2013

5X1000 ad alternativa libertaria !

Perché non destinare il tuo 5x1000 ad


????????


Per farlo, basta indicare nell'apposita riga del 730 o del modello UNICO il codice fiscale dell'associazione:




90015930416



Il ricavato sarà usato per sostenere progetti di editoria e

solidarietà libertaria, anche internazionali.













CORDENONS INQUINAMENTO DA METALLI PESANTI : QUALE TUTELA PER AMBIENTE E ABITANTI? giovedi 16 maggio 2013

Giovedì 16 maggio, ore 21.00


sala R. Appi - Centro Culturale ALDO MORO



CORDENONS

INQUINAMENTO DA METALLI PESANTI:

QUALE TUTELA PER AMBIENTE E ABITANTI?



ne discutiamo con

Giuseppe Rizzardo

Ass.ne L'Ambiente è Vita



Stefano Del Cont Bernard

Autore di uno studio sull’inquinamento da piombo nei poligoni militari

(”Dal militare al civile”, 2006 ed. Kappa Vu)



Il poligono militare dei magredi, che si estende su una vasta area nel comune di Cordenons, subisce un inquinamento massiccio in quanto storicamente adibito alle esercitazioni militari.

Recentemente è risultato sforare in più punti le soglie consentite con forti presenze di metalli pesanti di varia natura e tossicità. A che punto è l’iter di verifica e bonifica? E soprattutto quanto ne sappiamo noi cittadini delle conseguenze di questo inquinamento? E ancora, quali sono gli strumenti che possiamo adottare per salvaguardare i nostri territori e la nostra salute?

A queste ed altre domande cerchermo di dare una risposta con i relatori ospiti e quanti da anni sono attivi nelle lotte ecologiste.



Organizza

GRUPPO DI MUTUO SOCCORSO - CORDENONS

info@difesambientale.org

www.difesambientale.org

Vertenza del San Raffaele di Milano , la lotta paga !

ascolta la trasmissione di radio onda d'urto sulla vertenza del san raffaele condotta dai compagni dell'Usi-ait e USB

http://www.radiondadurto.org/2013/05/10/la-lotta-paga-accordo-al-san-

storiAmestre compie 25 anni

Per celebrare i primi 25 anni di vita dell’associazione (la data del primo convegno La città invisibile, organizzato in collaborazione con il Movimento di Cooperazione Educativa, risale al marzo 1988), grande festa di storiAmestre:


sabato 25 maggio 2013, presso il forte Mezzacapo (via Scaramuzza, Zelarino, Venezia)

dalle ore 18, con cena di autofinanziamento

Programma:

ore 18: visita al forte, aperitivo all’aperto, discorsi celebrativi (seri e semiseri), intermezzi musicali

ore 20: cena all’interno del forte

a seguire: musiche rock e blues del gruppo B Movie Band, in collaborazione con l’Ateneo degli Imperfetti di Marghera

e in più: lotteria con ricchi premi

Il contributo richiesto è di 15 euro a persona (i biglietti della lotteria sono a parte); bambini 10 euro


Sostenete storiAmestre


Le prenotazioni vanno fatte entro lunedì 20 maggio:

per mail: giannarosa.vivian@cheapnet.it

per telefono: 333 8265358 oppure al 335 7673393
Seguiranno ulteriori dettagli...





Ateneo degli Imperfetti

Via Bottenigo, 209

30175 Marghera (VE)

tel. 327.5341096

09.05.13 - Boicotta Benetton di Giorgio Cremaschi

Lo sappiamo oramai cosa è la globalizzazione per il lavoro. È un sistema di sfruttamento brutale delle persone a cui vengono negati o sottratti diritti sanciti dalle leggi dagli accordi internazionali dai principi della civiltà e della democrazia. Dopo la tratta degli schiavi che finanziò la prima grande rivoluzione industriale della fine del 700, questa globalizzazione è ciò che le somiglia di più. Come allora produce ricchezza anche se la distribuisce in maniera vergognosa. Come allora le briciole di questa accumulazione si distribuiscono a vasto raggio, ne ricevono anche tanti che ricchi non sono, anche coloro che sono vittime di questo moderno schiavismo. (...)


Ma questo non vuol dire che tutti siamo colpevoli allo stesso modo. No, non ci sto. Rifiuto la moderna versione della propaganda degli schiavisti del sud degli Stati Uniti, che nell'800 spiegavano che anche gli operai di New York usavano il cotone fatto dagli schiavi.

Odio gli indifferenti e i complici, ma distinguo. Viviamo tutti nello e dello stesso sistema criminale dalla globalizzazione capitalista, ma tra chi di questo sistema tira i fili delle decisioni e trae i massimi profitti, e chi con tutte le sue contraddizioni cerca di abolirlo c'è una bella differenza.

Perché se c'è il sistema schiavista, ci sono anche i proprietari di schiavi e i caporali che ne eseguono gli ordini.

Io dico che i Benetton sono dei criminali, perché se si appalta il lavoro in Bangladesh a certi prezzi, a certe imprese, a certe autorità, se si pretende un certo guadagno per maglietta, non si può non sapere che la gente muore per farle.

Non sono certo i soli, ma devono pagare, da qualche parte bisogna pur cominciare.

Quindi chiedo che i Benetton siano incriminati dalla magistratura per corresponsabilità nella strage di Dacca.

Credo giusto che si lanci una campagna di boicottaggio di tutti i prodotti Benetton. Domando che il parlamento faccia una inchiesta sulle proprietà di questa famiglia: perché sono concessionari delle autostrade e fanno le magliette in Bangladesh, è compatibile? Per me no.

Insomma basta con questa logica assolutoria , tutti responsabili nessuno responsabile e avanti così... qui il colpevole c è e diamoci da fare.



www.rete28aprile.it



#15M: Sciopero unitario della logistica

Il mondo della logistica è ancora scosso dal protagonismo e dalla determinazione dei lavoratori. Dopo il ben riuscito sciopero del 22 Marzo 2013, l’assemblea interregionale dei delegati sindacali del S.I. Cobas e dell’A.D.L. Cobas ha proclamato lo stato di agitazione e un nuovo sciopero unitario di 24 ore indetto per il 15 Maggio a partire dalle ore 6:00.Ancora una volta, sul piatto c’è il rinnovo del CCNL, scaduto il 31 Dicembre scorso, e lo smantellamento definitivo del sistema delle cooperative, che – in un settore di fondamentale importanza come quello della circolazione delle merci – costringe i lavoratori (per la gran parte immigrati) ad accettare condizioni di lavoro quasi schiavistiche, senza vincoli di orario e senza garanzie salariali.


A tutto questo i lavoratori si sono opposti in maniera decisa e autorganizzata, scavalcando divisioni etniche e sindacali, inchiodando CGIL, CISL e UIL alle loro responsabilità e rivendicando diritti e dignità.

Invitiamo tutti a seguire le azioni che saranno messe in campo da qui al 15 Maggio e a sostenere e dare visibilità a una lotta che ha già dimostrato di poter conseguire importanti vittorie.

Pubblichiamo di seguito il comunicato congiunto di S.I. Cobas e A.D.L. Cobas.

Blocchiamo il sistema circolatorio del Capitale!



COMUNICATO SINDACALE

Bologna, 19 aprile 2013

L’assemblea interregionale dei delegati sindacali S.I. Cobas e A.D.L. Cobas riunitisi il 19 aprile a Bologna, in relazione alla vertenza sul rinnovo del CCNL di settore (trasporto merci e logistica) scaduto il 31/12/12 e alle condizioni lavorative effettivamente esistenti nei vari magazzini, rivendicano l’applicazione di medesime condizioni contrattuali indipendentemente dalla committenza di riferimento e dalla cooperativa/società di appartenenza.

La difesa della condizione e del salario degli operai passa attraverso l’unità dei lavoratori e la piattaforma elaborata dalle nostre OO.SS. sintetizza gli obiettivi sindacali di settore.

Al silenzio delle controparti riguardo la nostra piattaforma e le nostre richieste d’incontro, l’assemblea decide formalmente l’immediata apertura dello stato di agitazione in tutti i magazzini con iniziative sindacali senza preavviso nei tempi e nei modi che i lavoratori riterranno più opportune e l’indizione di 24 ore di sciopero unitario da effettuarsi a partire dalle ore 6:00 di mercoledì 15 maggio 2013.



S.I. Cobas / ADL Cobas

venerdì 3 maggio 2013

A fianco del popolo palestinese - iniziativa al Tuttinpiedi di Mestre (VE)

Sabato 4 maggio h.17.30 al Tuttinpiedi incontro con i volontari
che dal 2004 sono presenti nei territori occupati.

Una testimonianza di lotta importante.
 
 TUTTINPIEDI , piazzetta Canova 1, laterale di viale San Marco, Mestre (VE)

No al porcellum sindacale - di Giorgio Cremaschi . 30.4.2013

Nella mia lunga esperienza sindacale non mi era mai capitato di vivere in prima persona la scena madre del film 'L'uomo di marmo'.. Ora mi è successo.
Ero sfuggito alle maglie strette della selezione preventiva  di coloro che avevano diritto a  partecipare alla riunione degli esecutivi CGIL CISL UIL. Su circa 150 persone ero la sola in dissenso con la proposta sulla rappresentanza illustrata dalla relazione di Bonanni.
Ho pertanto presentato la mia regolare richiesta di intervento, a cui non ho avuto alcuna risposta da una presidenza che guardava le nuvole. Allora, conclusa la relazione sono intervenuto con  una mozione d'ordine, chiedendo di sapere se il dibattito era aperto a tutti i partecipanti che formalmente ne avevano il diritto oppure no.
Angeletti mi ha risposto a nome di tutta la presidenza di no, parlavano solo gli oratori concordati preventivamente dalle segreterie... A questo punto ho detto che fare una riunione sulla democrazia ed escludere preventivamente chi è in dissenso, anche se avrebbe tutti i diritti  di intervenire,  è una precisa rappresentazione di ciò che si vuole fare.
Ero solo in quella sala a non essere d'accordo, che paura avevano di sentire le mie ragioni per 5 minuti? Ma non volevano proprio sentirle e quando la mia indignazione mi ha spinto a dire alle loro facce ipocritamente sorridenti che si dovevano vergognare e che in fondo la loro intolleranza corrispondeva a quello ha stavano decidendo sulla rappresentanza, cioè la cancellazione del dissenso, sono esplosi.
Ho visto una mano che cercava di staccare la corrente dal microfono, mentre diversi segretari confederali mi si avvicinavano e cominciavano a spingermi giù dal palco, uno di loro mi sussurrava di preoccuparmi per la mia salute. Interveniva il servizio d'ordine che a spintoni mi accompagnava fuori dalla porta della sala. Se non fossimo stati in una riunione degli esecutivi CGIL CISL UIL si sarebbe detta una scena di violenza.
Ripeto io avevo formale diritto a parlare in quella sala, ma quel diritto non mi è stato negato per caso.
L'accordo sulla rappresentanza che CGIL CISL UIL stanno definendo con la Confindustria è infatti un brutale atto di normalizzazione autoritaria delle relazioni sindacali. Esso stabilisce che il diritto alla rappresentanza ce l'hanno solo coloro che preventivamente accettano quell'accordo. Cioè puoi partecipare alla misurazione della rappresentanza e alle elezioni delle rsu solo se accetti la flessibilità e le deroghe ai contratti e soprattutto se ti impegni a non scioperare se in disaccordo. Esattamente quanto è avvenuto alla Fiat di Marchionne,  che ora viene esteso a tutti.
La nuova rappresentanza sindacale seleziona preventivamente chi ha il diritto alla democrazia e chi no. È il tavolo che che decide chi rappresenta i lavoratori e non sono i lavoratori che scelgono chi li rappresenta al tavolo.
È come se la riforma elettorale del governo Letta stabilisse che alle prossime elezioni politiche potranno partecipare solo coloro che votano oggi la fiducia al governo delle larghe intese. Non vorrei che l'accordo sindacale gli suggerisse l'idea.
D'altra parte tutto questo è in perfetta sintonia con l'impianto politico del governo appena varato, in un certo senso ne rappresenta il versante corporativo. CGIL CISL UIL e Confindustria varano oggi il governissimo delle parti sociali. Ma il fatto più grave non è  neanche questo. Il fatto più grave è  che chi non è d'accordo non ha più né diritto di parola né diritto di rappresentanza.
Questo è il  fatto enorme, enorme è la sopraffazione che si sta organizzando e che, come sempre, per riuscire ha bisogno del silenzio. Che viene alimentato dalla solita stampa  di governo, che ora esalta la ritrovata unità sindacale.  Quando invece quella di oggi è l'esatto opposto della unità sindacale degli anni 60 e 70. Quella apriva  la via alle conquiste del lavoro e della democrazia, quella includeva. Questa subisce e accetta le regole imposte dal mercato e dalle imprese, riduce la democrazia, esclude.
Per questo bisogna fare tacere ogni voce di dissenso.
L'accordo sulla rappresentanza è troppo scandaloso perché lo si conosca veramente. Deve passare attraverso la rappresentazione politica mediatica che ne cancella i contenuti reali. Le voci fuori dal  coro sono pericolose...qualcuno potrebbe accorgersi che il re è davvero nudo.
Per questo non ci fermeremo e continueremo a spiegare con tutte le forze che abbiamo cosa è davvero il porcellum sindacale e perché bisogna combatterlo.

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IX Congresso Nazionale della FdCA

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1-2 novembre 2014 - Cingia de' Botti (CR)