Non ha bisogno di presentarsi o candidarsi direttamente alle elezioni,
siano esse nazionali o locali o europee.
Tanto sa che vince sempre
Dalle elezioni si aspetta che il sistema statale e amministrativo si
metta a sua disposizione.
Dalle coalizioni si aspetta che i programmi e i partiti dividano il
popolo degli elettori su base geografica, dialettale, religiosa,etica,
anche ideologica se serve, purchè vengano occultati gli interessi di
classe dei cittadini.
E’ soddisfatto del fatto che persino i suoi acerrimi nemici, partiti
che si autoproclamano anticapitalisti, si presentino alle elezioni,
per poter
dimostrare la sua forza e la loro inconsistenza elettorale.
E questi, puntualmente, ci cascano.
Vince con Obama e Sarkozy, con Berlusconi e Zapatero, con Cota e la
Polverini, con Vendola ed Errani.
Vince perché, lui, il capitalismo, non può essere sconfitto in nessuna elezione.
Persino il massiccio astensionismo che ha colpito tutti i concorrenti
(la stessa lega nord perde quasi 150.000 voti rispetto al 2009) non
indebolisce il significato politico delle elezioni per il sistema
capitalistico.
E' una conferma del suo potere.
La lotta contro il capitalismo si svolge tutti i giorni su altri
terreni, in cui la debolezza del movimento dei lavoratori e delle
lavoratrici è questione ben più preoccupante della sconfitta
elettorale della sinistra.
Retribuzioni ferme e stagnati a febbraio, disoccupazione all'8.2%,
disoccupazione giovanile al 28%, mezzo milione di espulsi dalla
produzione ed altri 800.000 in cassa integrazione, 3.4 miliardi di
euro di disavanzo nella sanità pubblica, l'articolo 18, scuola e
pensioni sempre nel mirino dei tagli.....e di fronte a tutto questo è
grande la solitudine dei lavoratori e delle lavoratrici,dei precari e
degli immigrati, ascoltati e sostenuti con difficoltà da quelle
correnti sindacali ancora disponibili al conflitto ed alla lotta... di
classe.
Non sarà il 7.1% di astensionismo in più e non saranno nemmeno le 5
stelle a trovare un posto di lavoro ai 130.000 disoccupati del
Piemonte, a cui Cota e la Lega Nord dovranno delle risposte.
Non sarà il 6% di astensionismo in più a dare una soluzione ai 47.000
disoccupati in Veneto , a cui Zaia e la Lega Nord dovranno dare
risposte.
Queste risposte possono venire solo dalla lotta dal basso,
dall’autorganizzazione del lavoratori e delle lavoratrici, dei
disoccupati, dei precari, dei migranti, per il riconoscimento dei
loro diritti.
Si può pensare,e a volte riuscire, di battere il centrodestra votando
per Vendola e magari
per Grillo, ma per vincere davvero occorre andare oltre le
scorciatoie elettorali e l’ illusione delle percentuali.
Occorre lavorare ogni giorno per la ricomposizione del movimento dei
lavoratori sulla base dei propri interessi immediati, dei propri
diritti, sempre contrapposti a quelli delle classi dirigenti nazionali
e regionali.
Questo è il nostro terreno, questo è il terreno per una sinistra
anticapitalista nella lotta nella costruzione fin da ora di una
società autogestionaria.
FdCA
Aprile 2010
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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