Giovedi 31 Maggio.
Bechir con la moglie e 2 bambine sono stati messi sulla strada.
I carabinieri li hanno portati fuoti dalla casa alloggio del comune di Mira.
Una stanza di 15 metri senza cucina, in cui Bechir viveva da piu' di un anno.
Il comune di Mira ha detto che non ha soldi.
Bechir con le sue poche cose va davanti al comune.
Li alle 18.00, finito di lavorare lo troviamo, con sua moglie, seduto
sul portone del comune,
con la moglie e le bambine che giocano sulla fontana, in una piazza vuota.
Che fare?
Le autorita' hanno detto che non c'e' soluzione. Il sindaco grillino
eletto da poco allarga le braccia,
non ci sono soldi. I rappresentanti dei partiti di sinistra nelle loro
case a guardarsi la
TV.
Che potevamo fare? Tornarcene a casa imprecando contro il comune,
dicendo che il mondo non e' giusto?
Guardi una bambina giocare con l'acqua della fontana che dice a sua
madre "quando andiamo a casa?"
in una casa che non c'e' piu'?
Che potevamo fare?
Beh, siamo in pochi, ma non possiamo fare altro!
Si va a occupare una delle tante case vuote dell'ATER! Andiamo a
prenderci una denuncia!
Dopo mezz'ora arrivano i carabinieri.
Non li sgomberano ma la denuncia e' assicurata, si sa, la legalita' va
garantita!
La minaccia dello sgombero e' imminente, e per questo decidiamo un
presidio per domani, 2 giugno
alle 10.00 un presidio in piazza a Mira, per dire chiaro e forte che
non possiamo fare altro!
Con Bechir e tutti i senza casa, per il diritto alla casa, per il
diritto a vivere anche se questo
sistema e le sue leggi sono contro di noi.
Tuttinpiedi!
tuttinpiedi@gmail.com
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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