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campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

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lunedì 30 marzo 2015

Bevo jagermeister perché è un matrimonio durevole l'unione della natura umana con quella divina

landini la Fiom la manifestazione prossima del 28 a roma, marzo 2015... scopro con una certa sorpresa che il titolo della manifestazione è UNIONS... il che vuol dire ancora parlare inglese maccheronico come i latinismi nelle commedie di Goldoni, che servivano a coprire la fuffa, la truffa, l'inganno, la manipolazione: UNIONS è SPECULARE A JOBS ACT... tutte e due le parole iniziali sono al plurale; union è una parola inglese che al suo primo siginficato vuole dire UNIONE, poi significa anche MATRIMONIO, poi LEGA CONFEDERAZIONE, infine SINDACATO, sentite se vi piace questa frase... trumping from one union to another... che tradotto in buono 'taliano vuol dire PASSARE DA UN SINDACATO ALL'ALTRO, ma anche ACCORDO ARMONIA, e in ultimo per ultimo al fine di non lasciarci mancare nulla... UNION (WORKHOUSE) SIGNIFICA ANCHE ospizio fondato da alcune parrocchie in collaborazione (della serie una risata vi seppellirà. Ora dovrebbe seguire la sintesi, perché da cosa nasce cosa... ma quella... citando il testo di una vecchia canzone, la lascio a chi è maturo al punto giusto. E' un lavoro sporco (dirty job) ma qualcuno deve pur farlo... fare lavori, dare lavori in appalto, lavorare a cottimo, in maniera intermittente, precariamente, comprare e vendere all'ingrosso, trattare affari come sanfedista, apripista, sensale di matrimoni, di morti e decessi, commettere peculato, lasciarsi corrompere... noleggiare cavallo carrozza o questo cazzo... he jobbed my nose: mi ha dato un pugno sul naso; questa vignetta mi ha dato un pugno sul naso... MA, meglio sarebbe stato sostituire la parola work con la parola job!!... tu cheddici? è una riflessione che parte dalla parola UNIONS, parola d'ordine per la manifestazione di roma ecc. ecc.; riflessione che viaggia in parallelo con quell'altra parola JOBS ACT che a mio avviso le fa da contro altare; sfiora anche il perché un po' in tutti i campi del sapere si parli inglese invece che italiano; mi rifaccio alle comedie di moliere e di goldoni dove, gli intellettuali dell'epoca quando venivano messi alle strette dalla realtà delle cose, si esprimevano in latino più o meno corretto, al fine di prolungare un rapporto di dominio e di potere, almeno nella comunicazione. Sono convinto che usare la parola JOBS invece che WORK, sia stato un atto premeditato da parte del padronato, in quanto job sta per il nostro italiano IMPIEGO, MANSIONE, MESTIERE, più che per il lavoro come lo intendiamo noi comunisti rivoluzionari di alternativa libertaria; il fatto che però la jobs act venga usato anche da noi negli incontri dibattiti assemblee è fuorviante sicuramente perdente e apre la via a vari fraintendimenti; mi viene in mente quel modo di dire presente in tutto l'occidente, credo, quel motto che dice E' UN LAVORO SPORCO MA QUALCUNO DEVE PUR FARLO, bene lì si usa la parola job, mi pare evidente. Sono sempre più convinto che l'art. 1 della costituzione sia una grande occasione mancata; meglio sarebbe stato se l'Italia fosse stata una repubblica fondata sulle lavoratrici e sui lavoratori anzichenò... non ci saremmo trovati oggi con i lanzichené alle porte, cheddico alle porte... at home!! http://bazardelleparole.ilcannocchiale.it/

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