„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
martedì 3 giugno 2014
CHI SONO I NON VOTANTI ?
da www.asloperaicontro oc telematico
Caro Operai Contro,
ho trovato in rete dei dati molto interessanti sull’astensionismo nelle recenti elezioni europei.
La rilevazione, fatta dall’agenzia SD-MB, parte dalla constatazione che l’astensionismo è cresciuto dell’8%, portando i non votanti a 23.595.650. Una percentuale del 48% dei non votanti rispetto agli aventi diritto.
Dopodiché – e qui sta la novità di questa indagine a campione – la rilevazione individua gli strati sociali dell’astensionismo.
A fare la parte del leone sono gli operai, come precisa la stessa agenzia SD-MB, presentando le percentuali di astensionisti per fascia sociale.
51,25% operai e nuclei famigliari operai
12,04% operai disoccupati
16,11% operai in pensione
79,40% totale astensionismo operaio
20,60% fasce di piccola borghesia e suoi nuclei famigliari impoveriti o rovinati dalla crisi: artigiani, padroncini, piccoli contadini e figure intermedie decadute.
Queste percentuali a campione, applicate a tutto l’astensionismo dicono quante sono le persone che non hanno votato e gli strati sociali a cui appartengono.
11.992.272 operai e nuclei famigliari operai.
2.843.207 operai disoccupati.
3.978.867 operai in pensione
18.814.346 totale astensione operaia
4.881.304 totale astensione fasce di piccola borghesia e suoi nuclei famigliari.
23.595.650 totale astensionismo complessivo.
Politici, tivù e giornali tacciono su questo fondamentale aspetto dell’astensionismo, semplicemente ignorandolo, o liquidandolo come un fenomeno qualunquistico. Ma non è così. Cercano di occultare il fatto che dietro l’astensionismo c’è per il 79,40% la rabbia operaia e per il 20,6% quella di fasce della piccola borghesia impoverita.
Per andare oltre il malcontento e la protesta dell’astensionismo, lavoriamo per il Partito Operaio.
Saluti da un affezionato lettore
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