Per un Pugno di ortaggi... alias come il trasporto di cipolle, peperoni e zucchine possa diventare reato!
Questa
mattina, 26 ottobre 2012, alla vigilia della partecipata manifestazione
studentesca che ha attraversato Benevento, una pattuglia dei
Carabinieri insieme ad altri due agenti in borghese, ha fermato due
giovani (di cui uno minorenne) ad una fermata dell’autobus sul viale
Mellusi. Dopo le varie frasi provocatorie di rito, uno dei due giovani è
stato perquisito in strada e GLI E’ STATA SEQUESTRATA UNA BUSTA DI
ORTAGGI (cipolle, zucchine, peperoni…) che servivano per preparare la
cena serale d’autofinanziamento per il Centro Studi Libertari “Pensiero e
Volontà”.
Ci teniamo ad informare la città, di come purtroppo,
ancora una volta, chi pratica (realmente) autogestione ed
autorganizzazione continui ad essere nel mirino dell’arroganza
poliziesca posta a difesa di Stato e Capitalismo.
Oggi è stato il
turno di questi due giovani, ma tutti sanno che non si tratta di
episodi isolati: sanno bene in che consistono le molestie poliziesche
tutti gli esclusi, i poveri, gli sfruttati, i sovversivi che
quotidianamente devono farci i conti…
Il giorno prima lo stesso
compagno è stato strattonato dalla Digos, rischiando di finire in
Questura, per essersi rifiutato di consegnargli uno dei volantini che
stava distribuendo durante le lezioni pubbliche tenute in piazza
Matteotti.
Ecco così che, mentre gli “intellettuali” e i
“professori” pontificano in piazza sulla Democrazia, cercando di
arginare la formazione di una coscienza sovversiva negli studenti,
condannandoli inevitabilmente alla solita fine dei cittadini rassegnati,
la Democrazia stessa assuma le sue forme reali nelle strade attraverso
l’arroganza e la violenza istituzionalizzata e garantita dalla Legge.
Naturalmente
sarà (speriamo non solo) un boccone di zucchine e peperoni sottrattici
andatogli di traverso, che ce li toglierà dalle palle, ma sicuramente la
solita risata di uno sfruttato che li seppellirà!
La repressione non impedirà né le cene né le lotte!
Gruppo Anarchico “Senza Patria”
http://gaa.noblogs.org
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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