Portare il sindacalismo conflittuale nei luoghi di lavoro
Difendere i servizi pubblici in quanto beni comuni
Comunicato Commissione Sindacale FdCA
In pochi mesi, dal luglio al dicembre 2011, passando dal governo di destra al governo di techno-Monti, la scuola ed il pubblico impiego sono stati investiti da provvedimenti legislativi che hanno prodotto importanti effetti e drammatiche ripercussioni. Il pretesto fornito dalla situazione di attacco ai titoli di stato italiani e dalle pressioni dell'Unione Europea è stato preso al balzo per introdurre profonde decurtazioni agli organici, alle carriere, ai diritti (salute, pensioni) alla contrattazione, ai servizi pubblici.
Ai 150.000 posti di lavoro già tagliati nel pubblico impiego, la Legge 11 del 15 luglio 2011 ha aggiunto tagli di €30 milioni per il 2013, di €740 milioni per il 2014, di €340 milioni per il 2015 e di €370 milioni per il 2016. Nella stessa legge viene prorogato al 31 dicembre 2014 il blocco dei trattamenti economici dei dipendenti (quindi blocco della contrattazione nazionale e degli aumenti stipendiali) e si introduce (art. 37) un contributo dissuasivo per l'iscrizione a ruolo delle cause a carico del lavoratore che intendesse adire le vie legali contro l'amministrazione. Restrizioni anche sui permessi per malattia.
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„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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