Gli
occupanti di Piazza Taksim
Square e del Parco di Gezi sono stati attaccati stamattina dalla
polizia. Dopo la riunione di ieri del Consiglio dei Ministri, la
polizia si è presentata in piazza alle 7 del mattino. Mentre sparava
lacrimogeni, annunciava che non avrebbe attaccato chi era nel parco.
Centinaia di poliziotti sono entrati in Piazza Taksim assicurando che
non avrebbero attaccato il parco a dicendo che avrebbero rimosso solo i
cartelli. Ma poi hanno iniziato a rimuovere anche le tende. Allora
abbiamo cercato di fermarli e la polizia ci ha attaccato con i
lacrimogeni.
Mentre la polizia attaccava, molte persone iniziavano ad affluire in piazza per protestare contro questo attacco fascista. Per fermare questa folla di manifestanti in arrivo, la polizia ha sparato lacrimogeni nella stazione della metropolitana e la fermata metro di Piazza Taksim è stata chiusa.
La polizia sta facendo uso massiccio di lacrimogeni, di bombe assordanti, di proiettili di plastica e di getti di acqua compressa. Un gruppo di manifestanti ha fatto una catena umana che è stata presa di mira dai lacrimogeni della polizia sparati da breve distanza. In molti sono stati feriti dai candelotti ma, svaniti i gas, molti manifestanti si sono ricompattati ed hanno ricostituito la catena umana.
Sebbene la polizia avesse annunciato che non avrebbe fatto "nessun intervento" nel parco, hanno fatto uso massiccio di lacrimogeni nel parco, persino sull'infermeria allestita nel parco, tanto da dover portare via quelli che vi erano ricoverati.
Molti manifestanti sono stati feriti dai candelotti e dai proiettili di plastica. Alp Altınörs, che è un esponente di Taksim Solidarity Initiative è stato ferito alla fronte da un proiettile di plastica ed è stato ricoverato. Si sa che la polizia non spara a caso.
Dall'altra parte, la polizia ha iniziato a perquisire le sedi politiche. La sede del SDP (Partito Socialista Democratico) è stata perquisita e molti attivisti sono ora in stato di custodia forzata. La polizia ha ammanettato i manifestanti e li ha picchiati brutalmente mentre li portava via.
Nonostante il duro attacco della polizia a Piazza Taksim ed a Gezi Park , la resistenza non si piega. Lo Stato fascista, la repressione ed il terrore poliziesco non ci scoraggiano, la nostra lotta va avanti, la nostra rabbia cresce insieme alla nostra lotta.
Mentre la polizia attaccava, molte persone iniziavano ad affluire in piazza per protestare contro questo attacco fascista. Per fermare questa folla di manifestanti in arrivo, la polizia ha sparato lacrimogeni nella stazione della metropolitana e la fermata metro di Piazza Taksim è stata chiusa.
La polizia sta facendo uso massiccio di lacrimogeni, di bombe assordanti, di proiettili di plastica e di getti di acqua compressa. Un gruppo di manifestanti ha fatto una catena umana che è stata presa di mira dai lacrimogeni della polizia sparati da breve distanza. In molti sono stati feriti dai candelotti ma, svaniti i gas, molti manifestanti si sono ricompattati ed hanno ricostituito la catena umana.
Sebbene la polizia avesse annunciato che non avrebbe fatto "nessun intervento" nel parco, hanno fatto uso massiccio di lacrimogeni nel parco, persino sull'infermeria allestita nel parco, tanto da dover portare via quelli che vi erano ricoverati.
Molti manifestanti sono stati feriti dai candelotti e dai proiettili di plastica. Alp Altınörs, che è un esponente di Taksim Solidarity Initiative è stato ferito alla fronte da un proiettile di plastica ed è stato ricoverato. Si sa che la polizia non spara a caso.
Dall'altra parte, la polizia ha iniziato a perquisire le sedi politiche. La sede del SDP (Partito Socialista Democratico) è stata perquisita e molti attivisti sono ora in stato di custodia forzata. La polizia ha ammanettato i manifestanti e li ha picchiati brutalmente mentre li portava via.
Nonostante il duro attacco della polizia a Piazza Taksim ed a Gezi Park , la resistenza non si piega. Lo Stato fascista, la repressione ed il terrore poliziesco non ci scoraggiano, la nostra lotta va avanti, la nostra rabbia cresce insieme alla nostra lotta.
RIVOLTA, RIVOLUZIONE, ANARCHIA!
Devrimci Anarsist Faaliyet(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)
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