Ciao Franca.
Per almeno 4 decenni, Franca Rame ha dato un contributo fondamentale
alle speranze, alle lotte ed ai movimenti per cambiare e buttarsi
dietro le spalle una cultura ed una mentalità fortemente patriarcale e
sessista che ammorbavano il paese e tuttora imperano in Italia.
Lo ha fatto come donna, come femminista, come attrice, come militante
politica a tutto tondo.
Ha pagato personalmente per il suo impegno, per il suo irriducibile
denunciare le violenze del sistema maschilista e di classe nella
società. Venne stuprata da uomini di estrema destra. Da uomini
fascisti, su ordine di uomini dello Stato. Da uomini insofferenti per
la sua militanza femminista, per la sua autonomia come donna, come
artista, come perturbante un ordine costituito da secoli.
Quello stupro, quella violenza sul corpo di Franca Rame, doveva essere
il monito per tutte le femministe, per tutti i compagni attivi nelle
lotte che nel 1973 riguardavano il divorzio, l'aborto e la libertà
sessuale.
Venne scelta lei per dare un esempio scellerato alle migliaia di donne
e di femministe che negli anni '70 denunciavano le disuguaglianze di
genere nel lavoro e nella società, toglievano il velo alle ipocrisie
sociali sulla subordinazione delle donne nelle famiglie e nelle
relazioni coniugali, nelle relazioni sessuali ed in quelle politiche.
Franca Rame continuò a usare il teatro, la cultura, la piazza, la
costruzione di luoghi alternativi per dimostrare che si potevano
aprire spazi di autonomia e di libertà nella società dominata dal
patriarcato, per resistere alla violenza. Non accettò di essere
vittima, non si fece rubare la sua libertà, la sua allegria, la sua
passione.
Oggi la piangiamo per il suo impegno, per il suo insegnamento, per il
suo coraggio, per la sua arte.
Sappiamo che tutto ciò che lei ha fatto non è stato invano, ancora
oggi la sfida alla società patriarcale, sessista ed omofoba riguarda
tutte e tutti noi in prima persona. Ciao Franca, e grazie.
SN FdCA
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
mercoledì 5 giugno 2013
Ciao Franca - in ricordo di Franca Rame
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