Giorgio Cremaschi - gcremaschi.r28@gmail.com
Lo scandalo mostrato della grande stampa per la
assemblea dei lavoratori del Colosseo, che ovviamente per qualche ora ha
fermato i turisti, è davvero scandaloso. I lavoratori del più
celebre sito archeologico e architettonico italiano hanno completamente
ragione. Subiscono tutti gli effetti delle politiche di austerità e della
spending review e sono costretti, per mandare avanti il servizio, ad operare
sotto organico e in condizioni sempre più dure e difficili. Sono encomiabili
per quello che fanno sempre. Poi si riuniscono in assemblea, perché
non ne possono più ed è un loro sacrosanto diritto farlo, e apriti cielo! (...)
Il Corriere della Sera sbatte in
prima pagina il mostro che allontana i turisti e danneggia la già così fragile
economia. Colpa dei lavoratori, hanno un posto? Si accontentino e basta!
L' Italia ha un patrimonio di
beni culturali unico al mondo. Bisognerebbe spendere una marea di soldi pubblici
per valorizzarlo non solo per il turismo, ma soprattutto per il bene del paese
e delle generazioni che vi abitano e vi abiteranno. Si potrebbero creare così
centinaia di migliaia di posti di lavoro, anche di alta qualità.
E invece i posti si tagliano e si
precarizzano, mentre il patrimonio culturale va in malora o viene svenduto.
Il Maggio Musicale fiorentino
chiude, mentre pare che il governo per far soldi voglia affittare ai privati le
opere d'arte che non può gestire per mancanza di personale.
In Grecia sono più avanti, abbiamo visto le lacrime dei
musicisti della orchestra sinfonica di stato che viene soppressa, lì tutto ciò
che è pubblico o viene liquidato o svenduto ai privati.
I lavoratori del Colosseo dovrebbero avere il pubblico elogio
per aver fatto emergere solo un po' di quello che accade e di quello che
si prepara se continuerà la politica di austerità. Ma il Corriere e la grande
informazione, giustamente attenti e persino comprensivi verso le rivolte
sociali che esplodono dalla Turchia al Brasile, fanno fatica a capire le
ragioni di una assemblea sindacale.
Bè dovranno aggiornarsi rapidamente e un bel pò,
perché il rifiuto delle politiche di austerità alla fine arriverà anche
da noi nelle strade e nelle piazze, e lo vedranno bene anche i turisti.
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