Centinaia di migliaia di manifestanti hanno opposto resistenza a Taksim, dove il governo ha bloccato l'ingresso alla piazza e dove la polizia ha picchiato con violenza; alla fine i manifestanti hanno occupato Piazza Taksim, alzando barricate intorno alla piazza ed assumendone il controllo. I manifestanti ad Ankara sono scesi in strada in solidarietà con Istanbul ed hanno eretto barricate in luoghi importanti della città, allargando la rivolta. Centinaia di manifestanti a Izmir, un'altra grossa città, hanno dato fuoco alla sede del partito di governo.
Nelle zone di scontro si registra un alto livello di solidarietà sociale e di mutuo appoggio. In ogni città in cui ci sono stati gli scontri, la gente ha aperto le porte delle case ai manifestanti ed ai feriti. Molte persone hanno messo a disposizione davanti casa cibo e kit di pronto soccorso per i manifestanti. Squadre di medici volontari si sono auto-organizzati molto bene nelle aree di protesta ed hanno prontamente soccorso i manifestanti feriti. Avvocati volontari stanno aiutando i manifestanti in stato di detenzione.
Mentre gli scontri proseguono, cresce il numero del morti e dei feriti. I media tradizionali si comportano come se non stia succedendo niente. Si dice che i morti siano 10, ma non è certo perché non ci sono dati ufficiali. Un manifestante ad Istanbul è stato investito da un auto mentre stavano bloccando una strada, un altro ha avuto un ictus a causa dei lacrimogeni, un altro ancora è stato investito da un mezzo della polizia e tutti e 3 hanno perso la vita. Un manifestante ad Ankara è stato colpito alla testa dalla polizia ed è in stato di morte cerebrale.
Mentre le azioni e gli scontri qui continuano, cresce la solidarietà globale. Anonymous ha craccato i siti del partito al governo, della polizia di Istanbul Police, del Municipio di Ankara e di molte altre agenzie governative. Anonymous ha dichiarato che gli attacchi informatici proseguiranno contro il terrorismo dello stato turco.
Mentre milioni di persone sono nelle strade a resistere agli attacchi della polizia in tutto il paese, alcuni partiti dell'opposizione stanno cercando di trarne vantaggio e di manipolare le proteste e la loro conseguente politicizzazione. Proprio come si è visto in alcune regioni durante le primavere arabe, i partiti di opposizione (specialmente i kemalisti) stanno cercando di impossessarsi delle proteste. Sfruttando la politicizzazione sociale, i partiti di opposizione stanno cercando di cogliere l'occasione per prendere il potere. La rivolta in corso ha messo in una scomoda posizione sia i politici che lo Stato. Mentre il governo sta cercando di manipolare la rivolta definendola come la protesta di "un gruppo di radicali", sta arrivando la crisi dell'economia, manifestando i suoi primi sintomi nei titoli di borsa.
Tuttavia, questa è una delle più imponenti azioni di massa nella storia del paese ed il popolo si riversa nelle piazze insorgendo contro la proibitiva politica repressiva , oppressiva, di terrore e di violenza che lo Stato stava inasprendo da tempo. Quel popolo che lo Stato ha cercato di intimorire per secoli, si sta ora ribellando contro di esso.
Facciamo appello a tutti i compagni che stanno lottando in tutto il mondo: fate sentire la voce della rivolta popolare contro la TURCHIA ed i media che la vogliono spegnere, in tutti i luoghi ed in tutti i canali che potete. Organizzate azioni di solidarietà nella vostra città per essere solidale con milioni di persone nelle strade.
Unite la vostra voce alla rivoltadel popolo che lo Stato sta ignorando, opprimendo e sfruttando da anni. Alimentate il fuoco della rivolta contro lo Stato Turco, che è iniziata con una scintilla e che sta crescendo senza sosta e sempre di più.
Istanbul è dappertutto e dappertutto c'è resistenza contro il terrorismo di stato, contro la violenza della polizia, contro lo sfruttamento capitalista.
Continueremo a raccontare, mentre la rivolta non si ferma.
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