dichiarazione di Sergio Bellavita - Segretario nazionale Fiom
Le contestazioni di ieri al comizio di Cgil Cisl e Uil sono un segnale del
profondo malessere dei lavoratori e delle lavoratrici. Un segnale che il
sindacato non può banalizzare o ridurre a improbabili complotti o peggio
confinare alla cosiddetta area antagonista, di cui in realtà il sindacalismo
non complice dovrebbe essere parte.
Sono davvero dispiaciuto che anche la Fiom, Landini sia stato oggetto di
contestazioni. Tuttavia non sono d'accordo con quanto Maurizio Landini afferma
oggi in una sua intervista su Repubblica. Da lavoratore del sud emigrato posso
raccontare la rabbia di chi i diritti non li hai mai conosciuti. I lavoratori
chiedono un lavoro che non faccia morire ne' loro ne' i loro figli. Lottare per
il diritto alla salute contro il padron Riva e' un dovere e non può essere
scambiato per assistenzialismo. C'e' un ulteriore aspetto delle contestazioni
su cui riflettere. La sfiducia. Quando un sindacato non riesce a intervenire
sulla condizione concreta degli uomini e delle donne che rappresenta la
sfiducia, la rassegnazione rischia di prevalere. I lavoratori sono stanchi dei
riti sindacali, delle liturgie consuete e desuete. Dobbiamo indagare,
approfondire questa rabbia e questa sfiducia. E dobbiamo dargli voce e forza.
Taranto rischia di essere uno dei primi potenti segnali al sindacato.
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„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
venerdì 3 agosto 2012
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