Venticinque anni fa nasceva Elèuthera, la casa editrice anarchica e libertaria destinata a diventare la più importante iniziativa editoriale di tutta la storia dell’anarchismo italiano...
Riviviamo i momenti salienti con Amedeo e Rossella.
Sabato 14 Gennaio 2012 all' ”Ateneo degli Imperfetti” ore 17.30
Come al solito seguirà un piacevole intrattenimento.
Non mancate!!
..Una concezione libertaria "aperta" che rompeva con la tradizione di un anarchismo ormai chiuso in sé stesso, cercando spazi e idee nuove all’interno di un universo culturale libertario diffuso nella società contemporanea. La gamma dei temi affrontati, nei 215 titoli del catalogo storico, conferma che l’ambizioso disegno intellettuale culturale dei suoi animatori ha avuto successo ed è stato in grado di aprire una riflessione profonda sulle possibilità anarchiche e libertarie attuali, proprio quando la crisi generale del pensiero progressista segna un momento di grande smarrimento e confusione.
Elèuthera è stata anche una tappa fondamentale e conclusiva di un percorso anarchico che dalla nascita dei G.A.F (Gruppi Anarchici Federati), passando per la fondazione di A Rivista Anarchica, le edizioni Antistato, Volontà, Libertaria, il Centro Studi Libertari "Giuseppe Pinelli" e molte altre iniziative militanti e culturali, ha caratterizzato una fondamentale opera di rinnovamento pur nel solco della tradizione più viva dell’anarchismo classico.
L’incontro è preceduto dalla proiezione di un video con interviste a diversi autori della casa editrice.
Introduce
Elis Fraccaro
Laboratorio Libertario e membro del Centro Studi Libertari "G. Pinelli
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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