Il Comitato cittadino “LIVORNO NON SI PIEGA!”, attivo da alcuni mesi, sostiene gli indagati per i presidi e le manifestazioni del 30 novembre, 1° e 2 dicembre 2012, convocati dalla Ex-Caserma Occupata.
Attualmente sono 22 le persone che il prossimo 4 luglio saranno processate per i fatti di quei giorni, culminati con la manifestazione di protesta contro le violenze delle forze dell'ordine svoltasi domenica 2 dicembre, a cui hanno partecipato circa mille cittadini livornesi, conclusasi pacificamente in piazza Cavour.
Il blocco di potere che da anni gestisce la città e i responsabili dell'ordine pubblico hanno tutto l'interesse a criminalizzare chi contesta.
La pubblica accusa ha costruito un teorema accusatorio preciso, secondo cui ci sarebbe un gruppo criminale strutturato e dedito alla violenza che avrebbe organizzato premeditatamente quello che è stato definito "assalto alla Prefettura" e gli incidenti dei giorni precedenti.
La verità è un'altra.
Nella serata di venerdì 30/11, alcuni manifestanti che volevano contestare Bersani come qualche settimana prima era avvenuto pacificamente per Renzi, sono stati repressi duramente, con pugni e manganellate.
Il giorno successivo il presidio di protesta è stato caricato in piazza Cavour dalle forze dell'ordine con violenza inaudita.
La gestione dell'ordine pubblico, caratterizzata da uno spropositato dispiegamento di agenti, da una evidente volontà di creare tensione e da un ricorso alla violenza assolutamente ingiustificato è stato del resto ampiamente criticata e censurata a vari livelli ed è stato proprio questo atteggiamento che, dopo le serate di venerdì e sabato, ha determinato la legittima risposta della città. Più di mille livornesi sono scesi in piazza nel pomeriggio della domenica, decisi a protestare di fronte all'ennesimo attentato alla libertà di espressione e manifestazione e a sostenere, insieme all'agibilità politica di tutti, le istanze di cambiamento radicale di cui i movimenti sociali sono portatori.
Il Comitato fa appello a tutti i cittadini, alle organizzazioni e strutture politiche, sindacali, culturali, sociali, a chi ha a cuore la libertà e la tutela dei diritti e dei bisogni dei ceti popolari, ad aderire al comitato, a sostenere le iniziative di propaganda, a contribuire alla difesa e al sostegno economico.
Sosteniamo le compagne e i compagni sotto processo!
Giovedì 4 Luglio (1° udienza) appuntamento alle 9:00 sotto il tribunale in solidarietà con i processati in difesa del diritto di espressione e manifestazione
“Livorno non si piega!”
Comitato di solidarietà
per informazioni e adesioni: livornononsipiega@autistici.org
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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