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campagna contro la contenzione meccanica

per giulio

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venerdì 8 maggio 2020

Solidarietà Autogestita Usi-Cit

Siamo donne e uomini liberi con le nostre paure. Paure perché non vogliamo
perdere noi la nostra fragile libertà e la difendiamo, così come non vogliamo
vedere uccidere i sogni da ignobili e squallidi ladri di futuro. Questo in ogni luogo.
Noi non abbiamo confini, né tanto meno suddividiamo gli uomini in razze; non a
caso la frase che sempre grideremo è “Nostra patria è il mondo intero”.








                                                                                                                                                     Solidarietà autogestita USI CITSolidarietà Autogestita Usi-Cit
Dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009, dell’Emilia nel 2012 e del centro Italia del
2016 dove siamo intervenuti in ordine sparso e dopo l’aiuto economico pervenuto
oltre che da USI nazionale, da vari cittadini e dalle organizzazioni sindacali
appartenenti alla Confederacion internacional del trabajo , IWW nordamericana,
della CNT spagnola e della FAU tedesca , abbiamo creduto che fosse arrivato il
momento di fare un salto di qualità organizzativo. Coordinare in maniera più
efficace non solo le varie attività che le singole sezioni stavano portando avanti nei
propri territori, ma soprattutto di strutturare e creare una rete tra le varie realtà per
essere preparate al pronto intervento. Attrezzarci collettivamente per intervenire ed
essere operativi nelle varie emergenze. Come solidarietà autogestita siamo
intervenuti in situazioni di emergenza con aiuti semplici ed immediati, con la
consapevolezza e l’obiettivo di voler stimolare e supportare l’autogestione esistente
e contribuire a quella futura. Il terremoto in centro Italia del 24 agosto 2016 ha visto
compagne e compagni impegnarsi a coordinare, raccogliere, trasportare, distribuire e
documentare aiuti alla popolazione colpita dal sisma, dove già altri compagni
avevano una presenza o si erano recati per portare i primi aiuti di emergenza. Con la
nascita di Solidarietà Autogestita sono stati promossi molti interventi di mutuo
appoggio alle popolazioni locali colpite dal terremoto che ha coinvolto il territorio
compreso tra il Lazio, l'Abruzzo, le Marche e l'Umbria nell'agosto 2016. Gli
interventi sono stati condivisi e mirati a coprire le esigenze e le richieste specifiche
che sono arrivate da quei luoghi e sono stati condivisi con report e video e la
pubblicazione di un opuscolo ed una mostra fotografica autoprodotta. Gli interventi
sono stati di supporto alla ripresa di alcune attività locali basate sull'autoproduzione.
Intervento analogo di aiuto a popolazioni in difficoltà, come solidarietà autogestita e
USI Parma è stato attivato anche in occasione dell’alluvione a Lentigione ( Reggio
Emilia ) nel 2017. Da queste esperienze nasce l’idea e la necessità di strutturarsi,
come persone e mezzi a disposizione, per poter affrontare situazioni di calamità
naturali quali terremoti ed emergenze sanitarie o occupazioni e altri eventi
autorganizzati di supporto che, come in passato, hanno visto la presenza dinamica
ed impegnata di USI, ritenendo fondamentale la solidarietà autogestita basata sul
principio del mutuo appoggio. La solidarietà è un solco tracciato nel più profondo

dell’anarchismo, lontana dalla carità cristiana e dal solidarismo scientifico e politico
di altre tradizioni, la solidarietà per gli anarchici è un esperienza liberante,
incondizionata e universale. La solidarietà come forma di egoismo puro di
concezione stirneriana, è un’occasione di rilancio dei principi umani di eguaglianza.
Perciò solidarietà autogestita è un sinonimo, ancor più che una declinazione
dell’anarchia. La solidarietà è certamente indispensabile nei momenti di emergenza,
conseguenti ad eventi eccezionali quali terremoti, alluvioni e guerre ma non meno
importante come risposta all’insieme delle esigenze quotidiane di chi opera in
condizioni più o meno favorevoli, portando avanti la propria militanza quotidiana in
cortei, presidi, concerti. Ma come tradurre queste parole in azioni, in strumenti ed in
vita è spesso il principale ostacolo, superabile solo dalla consapevolezza che
l’anarchismo è un arcipelago di esperienze e tentativi, laboratori che nella
consapevolezza dei limiti dettati dalle contingenze, di un mondo reso ostile dalla
dominazione e dallo sfruttamento, esprimono la tensione alla coerenza estrema ai
principi, a quella chiara idea di libertà e giustizia che gli schiavi chiamano utopia.
Dal dibattito è emersa l’intenzione di sviluppare solidarietà autogestita partendo da
due filoni paralleli. Il primo è l’acquisto e la gestione di mezzi ed attrezzature
collettive, dislocati in modo strategico sul territorio per garantire con celerità ed
efficacia a chi opera nell’emergenza particolare o in quella di ogni giorno, un
supporto logistico tanto indispensabile, quanto difficile da reperire per il movimento.
Il secondo ma non meno importante, è costruire una rete di contatti, formata da
gruppi e individualità coordinate e formate all’intervento, capaci di garantire la
competenza non solo politica ma soprattutto logistica ed operativa, per fare in modo
che le risorse di solidarietà autogestita siano sfruttate al meglio, in piena sicurezza ed
efficacia nei contesti più diversi che possono presentarsi. La costruzione di questo
percorso è fondamentale perché niente è possibile senza la consapevolezza che
proporre una sfida di questa portata, rappresenta una promessa e quindi una grande
responsabilità. Non basterà quindi reperire i fondi e garantire copertura legale ed
amministrativa per la componente materiale del progetto, sarà fondamentale lavorare
per promuovere incontri in cui scambiare competenze ed idee, momenti quali
seminari e campeggi in cui acquisire le conoscenze e la manualità ad operare con
attrezzature e mezzi, per avere nei territori compagne e compagni pronti ad attivarsi
in caso di necessità. Sappiamo che la sfida è ardua, ma sempre nel movimento
anarchico abbiamo saputo realizzare cose straordinarie con la semplicità del piccolo
lavoro quotidiano di ogni singolo compagno, e dopo tutto mettere a frutto il piccolo
contributo di ognuno per creare, a volte senza rendersi conto, se non col senno di
poi, della grandezza del disegno complessivo, è la definizione migliore di cosa può
essere una solidarietà autogestita, di cosa può essere l’anarchia. Sabato 20 luglio
2019 presso lo Spazio Anarchico 19 Luglio a Roma si svolse una prima importante e
fondamentale riunione nazionale di solidarietà autogestita. Un incontro determinante

al quale parteciparono le realtà di USI CIT Roma, Rieti, Arezzo, Macerata, Firenze
e Modena. Un incontro determinante in quanto venne confermata non solo la volontà
di voler proseguire il percorso intrapreso, ma con l’assunzione di impegni
individuali e collettivi. Partendo dal percorso storico di Solidarietà Autogestita e si è
arrivati al punto centrale dell’incontro, ovvero come strutturarsi per riuscire ad
affrontare i problemi legati alla proprietà collettiva, di un necessario patrimonio di
mezzi e strumenti. Solidarietà Autogestita doveva restare Autogestita e dal basso e
proprio in funzione di questo aspetto c’era la necessità di diffondere i saperi
collettivi e di dotarsi degli strumenti minimi di intervento come un tendone, letti,
cucina da campo, furgone. Una condivisione collettiva che dovrà essere svolta in
appositi campeggi o brevi residenze autogestite di autoformazione. Solidarietà
Autogestita dovrà svolgere un lavoro di supporto verso le autogestioni esistenti e
sviluppare, diffondere concretamente spazi, eventi e iniziative solidali e
autogestionarie. Durante questi anni di attività sono stati accolti gli inviti arrivati da
spazi autogestiti, con cui abbiamo condiviso momenti assembleari non gerarchici
che hanno mostrato interesse alla partecipazione a tale progetto , ma soprattutto
condividendo l'utilità di un progetto libertario di mutuo appoggio. Il degenerare delle
condizioni sociali ed ambientali non solo presenti sul nostro territorio, ci fa ritenere
importante il ribadire circa l'importanza del carattere internazionalista che l'attività
di Solidarietà Autogestita basata sul mutuo appoggio intende promuovere,sviluppare
e condividere. Solidarietà Autogestita appartiene ed è patrimonio di tutti coloro
che vogliono intraprendere collettivamente con noi un percorso politico solidale
e sociale.

Solidarietà Autogestita Usi-Cit

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