„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
mercoledì 30 ottobre 2013
ITALIANI BRAVA GENTE . La dottoressa Karsevan a Conegliano . Ven 8 novembre 2013
ITALIANI BRAVA GENTE:
I crimini di guerra dell'esercito italiano, dal colonialismo all'aggressione alla Jugoslavia.
Venerdi 8 novembre ore 20:30
Informagiovani Piazzale Zoppas CONEGLIANO
CONFERENZA DIBATTITO
con Alessandra KERSEVAN storica ed editrice
Lo slavo doveva lasciare la propria terra, le proprie case ai "volenterosi carnefici italiani". Un processo teso a cancellare identità, lingua, tradizioni. Un lavoro sporco che annovera i nomi più altisonanti del gotha dell'esercito del tempo: dai famigerati generali Mario Roatta, Mario Robotti e Gastone Gambara, ai governatori della Dalmazia Giuseppe Bastianini e Francesco Giunta, dall'alto commissario della provincia di Lubiana, Emilio Grazioli al governatore del Montenegro Alessandro Pirzio Biroli. Nomi assai meno noti quelli di fedeli esecutori di un progetto di annientamento che solo il crollo del regime fascista ha impedito di portare a compimento. Per capire lo spirito di questi comandanti basta il lapidario commento del generale Robotti sulla repressione nei territori occupati: "Qui si ammazza troppo poco". Quei nomi furono ai primi posti nella lista dei criminali di guerra richiesti dalla Jugoslavia e mai consegnati dall'Italia. Anzi, rammenta Alessandra Kersevan, restano nelle iscrizioni tra i figli della patria, spesso con riconoscimenti.
Anpi Conegliano (TV)
partecipa e co-organizza
Badalùc
non periodico di varia socialità e controcultura del vitoriese
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