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venerdì 5 aprile 2013

Intervista con anarchici ciprioti sulla crisi

Punti salienti della conversazione tra Radio 98FM (radio alternativa greca) e Syspirosi Atakton (gruppo anarchico cipriota).


98FM: Come vedete il “No” del parlamento?


Syspirosi Atakton: Abbiamo interpretato il NO dei politici come una sorta di riflesso, poichè come si è appreso dopo non c'era nessun “Piano B” nè un percorso per un cambiamento, così hanno continuato a negoziare sperando in qualcosa di meglio.

Quando il presidente neoliberista è stato eletto, si aspettava che il Piano A avrebbe contenuto le stesse misure di austerità che erano state applicate in altri paesi. E' stato colto di sorpresa e questa è la ragione principale del NO. Si volevano tenere i depositi intatti e sostenere il grande capitale. Ma in tutto questo non c'è nulla di rivoluzionario, i politici stavano servendo i loro interessi ed i loro depositi. Tutti questo parlare di un eroico NO dei Ciprioti è una storiella facile da vendere.

98FM: Ci date alcuni dettagli in più sulla società cipriota.

SA: Ci sono dei punti da chiarire per capire come sono state create le condizioni che hanno fatto sì che ci fosse consenso sociale per l'attuale sistema

- A Cipro per un certo numero di anni tutti i partiti politici ed i sindacati hanno lavorato insieme per acquisire il consenso sociale a questo sistema. C'era stabilità occupazionale e c'era crescita salariale. Tuttavia, questo era nulla in confronto ai profitti fatti dal sistema bancario e dall'industria del turismo. Questo ha portato ad una generale consenso sociale su come lavorava il sistema bancario.

- Dal 1974 c'è stato un flusso di capitali esteri verso Cipro che hanno creato la bolla del sistema bancario. All'inizio era denaro che veniva dal Libano, poi dalla Yugoslavia ed infine dalla Russia. Il partito politico della sinistra vedeva tutto questo di buon occhio e perciò non c'è stata nessuna critica verso questo sistema da parte dei partiti politici e nemmeno da parte dei media.

- Il consenso sociale verso il sistema bancario ed i fatti di Mari (una grande esplosione in una base navale con la morte di 13 persone) da cui pare sorse un'alleanza tra il partito neo-nazista (ELAM) ed i neoliberisti (DISI) contro l'allora governo di sinistra, hanno avuto un grande ruolo nella crescita del DISI nelle elezioni presidenziali ma anche nel generare l'opinione che non ci fosse nessun'altra soluzione ai problemi di Cipro se non le misure di austerità e l'aiuto della troika.

98FM: Cosa pensate dell'arcivescovo e della sua offerta di mettere a disposizione i beni della chiesa?

SA: Per prima cosa occorre dire che questa stessa persona aveva detto le stesse cose durante il referendum Annan. In quella occasione disse che avrebbe dato ad ogni rifugiato della guerra del 1974 un pezzo di terra se avessero votato no. Ma non ha mai dato nulla a nessuno!! La verità è che l'arcivescovo è in realtà molto vicino agli ambienti neonazisti e nazionalisti ed è un sostenitore dell'attuale presidente. La chiesa ha 800 milioni in proprietà. Possiede hotels, la banca ellenica di Cipro e la KEO (birrificio locale). Ma al tempo stesso non ha la liquidità necessaria per dare aiuti e dubitiamo che arrivi a vendere le sue proprietà in un'economia senza equilibrio come quella cipriota.

98FM: E sul gas naturale?

SA: Vi è la credenza diffusa che l'estrazione di gas naturale salverà Cipro dal disastro economico. Ma fino ad ora non si hanno delle informazioni concrete sulla quantità di gas e sui tempi di estrazione che vanno da 2 anni e mezzo a 10 anni. Si sta usando il potenziale del gas naturale allo scopo di mantenere la calma tra la popolazone e di evitare che nasca una resistenza organizzata. Un'altra cosa importante da dire su questa storia è che il partito di sinistra AKEL, che ha governato negli ultimi 5 anni (fino alla fine di febbraio), aveva preso accordi e rinnovato un'alleanza con Israele sul gas naturale. Di conseguenza Cipro ha perso in Medio Oriente alleati più naturali per noi come la Siria e l'Egitto. Alla fine Israele ha ristabilito i suoi legami e l'alleanza con la Turchia ed ora resta da vedere se Israele è veramente un alleato di Cipro oppure no.

98FM: I media greci più importanti hanno presentato la situazione di Cipro come disastrosa. Supermercati vuoti, farmacie senza medicinali, ecc. E' vero?

SA: Anche sui media ciprioti sono circolate le stesse cose, ma come si è scoperto dopo si trattava di fotografie prese da altre situazioni e probabilmente da altri paesi. I media stavano cercando di creare un senso di panico ed in un certo senso di terrorizzare la gente, per spingerla ad accettare i tagli come unica soluzione. La verità è che la gente è rimasta abbastanza calma. Non sono mancati nè il cibo nè le medicine ed ogni cosa stava funzionando bene fatta eccezione per i benzinai che richiedevano contanti per erogare il carburante, dato che la gente stava usando solo carte di credito.

98FM: Cosa pensate accadrà adesso? La gente insorgerà di fronte a questa situazione?

SA: Ci aspettiamo che le persone scendano in strada. Due anni fa la disoccupazione era all'1%. Ora è al 14% e ci si attende che raddoppierà nei prossimi 6 mesi. Sarà impossibile tenere calma la gente e riassicurarla mentre i tassi di disoccupazione crescono senza sosta. Facciamo il caso dei bancari, che fino ad ora hanno avuto il posto sicuro e ben pagato. Saranno licenziati e non potranno pagare i mutui per la macchina o per la casa o per l'istruzione dei figli. Non crediamo che l'attuale sistema sarà in grado di controllare la rabbia di queste persone. Già abbiamo visto delle cose succedere in strada. Il cambiamento è imminente.

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La conversazione è durata circa un'ora e 15 minuti. Per altre informazioni contattare

syspirosi_atakton@mail.com

http://syspirosiatakton.org/

http://www.islandanarchy.com/

http://www.radio98fm.org/index/el/98fm.html

https://www.facebook.com/profile.php?id=100004497850837

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fonte OCCUPY BUFFER ZONE
(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)







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