I movimenti NOMUOS, NOTAV, NOPONTE manifesteranno in tre differenti fine settimana nel mese di Marzo. Lo fanno, però, unendo simbolicamente le tre battaglie perchè, seppur territori differenti, le dinamiche di sfruttamento del territorio, di speculazione per creare profitti e di messa in discussione della democrazia, sono esattamente le stesse.
Perchè i nessi della finanziarizzazione e della rottura democratica sono quelli che uniscono moltissime battaglie in diversi territori in tutta Italia e che possono essere ritrovati e riallacciati, come un filo rosso. Non solo si oppone una tenace e profonda resistenza ma si pone un'alternativa.
Quella basata sul rispetto dei beni comuni, della loro gestione e tutela con una partecipazione diretta dei cittadini, con l'esclusione dal mercato e dalla speculazione, con la priorità del benessere collettivo.
Per questo motivo, il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, esprime il suo massimo sostegno e parteciperà, con i comitati territoriali, alle singole mobilitazioni.
Perchè è ora di riappropriarci dei beni comuni, perchè è necessario riprenderci il futuro.
Forum Italiano dei Movimenti dell'Acqua
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Ancora una volta scendono insieme in piazza i movimenti che lottano per la difesa della salute e del territorio contro le grandi opere inutili , dannose ed imposte ai cittadini:
•il 16 MARZO a MESSINA per chiudere definitivamente la partita del Ponte sullo Stretto e continuare le lotte per la Rinascita del Territorio, ribadendo la necessità di sopprimere la Stretto di Messina Spa, il recesso dal contratto con Eurolink(General Contractor per la progettazione e costruzione del Ponte), il non riconoscimento di alcuna penale e alcun debito.
•il 23 MARZO in VALSUSA per impedire che una nuova linea TAV devasti inutilmente una valle. Mentre un intero sistema di trasporto pubblico è al collasso le grandi lobby guardano alle linee di alta velocità come al più grande business del secolo: impedire lo scempio e smascherare le complicità del forte intreccio politica/mafia è possibile e più che mai urgente.
•il 30 MARZO a NISCEMI per revocare ed impedire la costruzione del Muos, il sistema d’antenne satellitari ad alto inquinamento elettromagnetico pensato per governare le guerre planetarie del terzo millennio (quelle degli aerei senza pilota, della guerra automatizzata), per smantellare le 46 micidiali antenne già installate , per la smilitarizzazione dei nostri territori .
Un mese di mobilitazione in cui faremo sentire le nostre voci all’unisono, in cui ricorderemo nuovamente che le lotte contro il ponte sullo stretto, contro il TAV in Val di Susa, e contro il MUOS in Sicilia si intrecciano naturalmente in un’unica battaglia per la difesa dei beni comuni. Diverse sono le specificità delle nostre lotte ma un filo rosso le unisce nei comuni obiettivi di fondo e nelle forme di una protesta la cui forza è continuamente alimentata da un’ampia partecipazione popolare.
Le nostre lotte hanno un forte legame con quelle per il lavoro e per la difesa dei diritti, unite purtroppo anche dalla stessa dura repressione, mentre rimane inascoltata la domanda sempre più urgente di una democrazia in cui cittadini possano decidere del loro futuro.
Una democrazia incompatibile con le grandi opere che devastano territori e utili solo ad alimentare il grande business del malaffare sottraendo risorse pubbliche alla sanità, alle pensioni, alla scuola, alla cultura, alla messa in sicurezza del territorio e degli edifici; una democrazia che rifiuta l’occupazione militare di vaste aree del nostro paese per preparare nuove micidiali guerre in tutto il mondo.
Difendiamo la nostra terra, e difendiamo il nostro futuro!
Facciamo appello a tutte le realtà che lottano contro le grandi opere inutili a mobilitarsi con noi promuovendo iniziative nel proprio territorio
Movimento NoPonte
Movimento NoTav
Coordinamento regionale dei comitati NoMuos
http://www.nomuos.info/appello-nomuos-noponte-notav/
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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