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martedì 5 agosto 2014

Soluzione finale per Gaza

In mezzo a cotanta barbarie che ancora una volta ci tocca vedere abbattersi su Gaza, non è mancato chi ha paragonato il regime di Israele con l' apartheid che c'era in Sud Africa. Il paragone, senza ombra di dubbio, è in difetto. Il razzismo strutturale sudafricano non è mai giunto ad un livello di brutalità sistematica come quella che oggi devono sopportare i Palestinesi. Alcuni hanno paragonato Gaza ad un ghetto, alle prigioni a cielo aperto in cui i nazisti rinchiudevano gli ebrei in Europa ed hanno paragonato la resistenza di Gaza alla resistenza del Ghetto di Varsavia nel 1943[1]. Lo scrittore colombiano Antonio Caballero ha descritto la Cisgiordania “come un arcipelago fatto di ghetti chiusi da muri eretti da Israele e di strade controllate dall'esercito israeliano che servono a collegare le decine di insediamenti coloniali ebrei su terra palestinese e, viceversa, a non far comunicare le comunità palestinesi”[2]. L'intellettuale israeliano Ilan Pappe concorda sul fatto che la politica israeliana cerca di trasformare le comunità palestinesi in ghetti fisicamente separati[3]. La situazione dei Palestinesi che vivono e lavorano in Israele non è migliore: a centinaia sono stati messi in carcere da quando è iniziato l'attacco[4]; altri hanno dovuto subire veri e propri pogrom[5] scatenati da Israeliani ostili alla popolazione araba che viene accusata di sfruttare, a sputi e complotti, il miele della cosiddetta "democrazia". Facendo propria una moderna versione della eugenetica, si sono costituiti gruppi israeliani come Lehava y Hemla con lo scopo di impedire che gli ebrei si mischino con gli arabi ed ora ricevono finanziamenti dallo Stato per mantenere le due "razze" separate[6]. Israele costantemente umilia i palestinesi, li priva di ogni dignità e li annichilisce con la sua supposta potenza militare, per indurli a credere che è inutile resistere. Ma la resistenza è l'ultimo bastione della dignità. La resistenza palestinese, per tutti i mezzi di informazione, tanto quella armata quanto quella disarmata, è quella che dimostra l'umanità che mai i colonizzatori sionisti riusciranno a strappare al coraggioso popolo palestinese. Ilgenerale israeliano, Moshe Dayan, una volta aveva dichiarato che “Israele deve essere come un cane rabbioso, aggressivo come se fosse molestato”. Davvero stanno agendo come cani idrofobi: un soldato israeliano ha scritto su facebook “Oggi ho molestato ed ucciso 13 bambini palestinesi” per poi lanciare insulti contro i musulmani[7]. Ecco i valori che vengono inculcati in questa "democrazia esemplare" -esemplare secondo gli USA. Chi si vanta, in maniera discutibile, di essere "l'unica democrazia nel Medio Oriente”, ha paradossalmente dichiarato guerra all'unico governo democraticamente eletto nella regione: il governo di Hamas in Palestina, oggi confinato a Gaza dalla forza militare e dal collaborazionismo del rivale partito palestinese, Al Fatah, messo illegalmente al potere da Israele e dagli Stati Uniti. Mentre i civili israeliani si radunano sui monti vicini per festeggiare con champagne ed abbracci ogni bomba che vedono cadere su Gaza[8]; ce ne sono altri che vanno alle manifestazioni contro la guerra a scandire slogan provocatori come “ora non c'è più bisogno di scuole a Gaza, perchè non lasceremo vivo nemmeno un bambino”[9]. Vogliono la pulizia etnica, gli hanno inculcato di essere gli "eletti" e che nessuno può calpestare il suolo che si sono presi con sangue e con il fuoco nel 1948. La bancarotta morale dello stato di Israele è tale che ciò che lo tiene unito non è altro che l'odio. Circa 1400 palestinesi sono morti nel corsi di questo attacco e più del 70% dei caduti non erano combattenti. Circa 300 sono, di fatto, bambini. Massacrati dai bombardamenti, dalle mitragliatrici, dalle bombe “intelligenti” e a grappolo, così come da questa terribile e proibita arma chimica che si chiama fosforo bianco[10]. Un funzionario dell'Unicef ha descritto Gaza come un girone dantesco: "I bambini vengono uccisi, feriti, mutilati, bruciati, fino ad essere totalmente terrorizzati"[11]. E la civile Europa, come se niente fosse. A migliaia manifestano nelle strade in solidarietà con la Palestina mentre i governanti europei, a braccia incrociate, assistono al genocidio imperturbabili. Navi Pillay, alto commissario per i diritti umani all'ONU ha dichiarato che gli attacchi contro le case, le scuole e gli ospedali, così come tutte le violazioni contro il diritto internazionale perpetrate da Israele, sono stati totalmente calcolati. Ma no? Il cane rabbioso ed aggressivo del Medio Oriente ha un padrone che lo protegge da qualsiasi cosa. Se non avesse la protezione indondizionata degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, Israele non sarebbe in grado di fare neanche la decima parte delle atrocità che sta compiendo impunemente. Gli Stati Uniti, intanto, continuano ad inviare munizioni e cariche da mortaio per alimentare questo massacro[12]. Benjamín Netanyahu ha dichiarato che l'esercito è giunto alla fase finale di questa operazione. Ufficialmente, fase "finale" significa chiudere i tunnel attraverso cui ai progionieri del ghetto di Gaza possono giungere cibo, medicine e tutte quelle cose che si sono rese inaccessibili a causa dell'assedio medioevale imposto loro da Israele, con l'appoggio europeo, nordamericano ed egiziano. Significa tagliare le vene che ancora fanno vivere Gaza, rendere irreversibile tale grave situazione ed accelerare la morte lenta di questa comunità di circa 2 milioni di esseri umani per fame, malattie e mancanza di acqua. Sembra che Israele stia proprio cercando la "soluzione finale" alla “questione palestinese”. La deputata israeliana del partito “Hogar Judío”, Ayelet Shaked incita apertamente al genocidio ed alla pulizia etnica, incoraggiando i soldati israeliani ad uccidere le madri palestinesi affinchè non possano più partorire vipere[14]. Con questi metodi di oppressione sui palestinesi, Israele si rende sempre più simile alla bestia nazi-fascista. Come nella “Fattoria degli Animali”, alla fine, quando guarderemo all'oppressione sionista ed a quella fascista, da una prospettiva storica, risulterà impossibile distinguere l'una dall'altra. José Antonio Gutiérrez D 31 Agosto, 2014 (traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)

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