„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
martedì 26 agosto 2014
BDS : un appello alla solidarietà fra i sindacati
Il movimento dei sindacati palestinesi, con il sostegno del Congresso dei Sindacati del Sud Africa e dei suoi affiliati, chiede all'unanimità al movimento sindacale internazionale di agire immediatamente per fermare il massacro israeliano a Gaza e ritenere Israele responsabile dei suoi crimini contro il popolo palestinese.
Nelle due settimane dell’ultima aggressione militare israeliana nella Striscia di Gaza, intere famiglie sono state spazzate via, e più di 600 palestinesi sono stati uccisi, quasi l'80% dei quali civili, e un terzo dei quali bambini. Più di 1,8 milioni di palestinesi sono intrappolati in un piccolo pezzo di terra occupata e assediata che Israele ha trasformato in una prigione a cielo aperto, oggetto di bombardamenti quotidiani di razzi ed artiglieria pesante israeliani. Per sette anni, i palestinesi di Gaza sono stati sotto un assedio brutale e illegale, il cui scopo è quello di distruggere le condizioni di vita e di spezzare lo spirito del popolo. L'assedio e i periodici bombardamenti hanno creato una catastrofe umanitaria, con carenze critiche di acqua, cibo e forniture mediche. La libertà di movimento, il diritto all'istruzione e l'accesso ai servizi sanitari sono stati ampiamente negati dall'occupazione israeliana.
L’obiettivo di Israele in questa sua ultima aggressione contro i palestinesi a Gaza e Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, è quello di perpetuare l’occupazione. Quest’anno è il decimo anniversario della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) in cui si è decretato che il Muro di Israele e il relativo regime nella Cisgiordania palestinese occupata –regime degli insediamenti, della confisca della terra, delle strade separate, dei sistemi di permesso e delle restrizioni di movimento –sono illegali secondo il diritto internazionale. Tuttavia, in 10 anni la comunità internazionale ha concesso ad Israele di continuare la costruzione [delle colonie, ndt] su territori occupati e di continuare il suo sistema di occupazione, apartheid e colonialismo contro il popolo palestinese.
Mentre i governi tergiversano e permettono ad Israele di agire nell’impunità assoluta, e la maggior parte dei media mainstream ripetono a pappagallo la propaganda orwelliana di Israele, la solidarietà della società civile è l'unica forza che può aiutare a fermare il massacro in atto della nostra gente e ad inviare loro il messaggio che non sono soli, esattamente come l’efficace solidarietà internazionale aveva fatto nel sostenere la lotta per la libertà nel Sudafrica dell'apartheid. Di fronte a questa inerzia internazionale, noi, i sindacati palestinesi, ci appelliamo ai sindacati di tutto il mondo affinchè adottino misure urgenti, e in particolare intensifichino i boicottaggi, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) contro Israele fino a quando quest’ultimo non sarà conforme col diritto internazionale.
Vi chiediamo di considerare le seguenti azioni:
1. Stop alla gestione delle importazioni e/o esportazioni da/verso Israele, 2. Disinvestimento del Vostro fonde pensione sindacale –ed altri –dalle obbligazioni israeliane così come da corporazioni e banche che sono complici con l’occupazione e le violazioni dei diritti umani perpetrati da Israele, 3. Dissociarsi dai sindacati israeliani che sono complici dell’occupazione, 4. Supportare il nostro appello per un embargo militare su Israele, 5. Condividere tra i vostri membri le informazioni sull’assedio e la distruzione di Gaza, e chiedere ai vostri membri di boicottare i prodotti israeliani, condividendo la conoscenza di tutto ciò con la loro famiglia, colleghi ed amici.
Oggi più che mai, la solidarietà coi lavoratori palestinesi e le loro famiglie a Gaza e nel resto dei Territori Occupati Palestinesi è una componente essenziale per delle politiche sindacali progressive e di principio. Considerato il completo fallimento e la non volontà dei governi di mettere Israele di fronte alle sue responsabilità previste dal diritto internazionale, è largamente riconosciuto che l’occupazione di Israele deve essere isolata dalla pressione della società civile.
Ci affidiamo ai nostri fratelli e sorelle dei movimenti sindacali internazionali per continuare un’orgogliosa tradizione di solidarietà internazionale, e per stare dalla nostra parte proprio come si stava con la lotta contro l'apartheid in Sud Africa.
Pubblicato dai seguenti sindacati palestinesi: Palestinian General Federation of Trade Unions-Gaza General Union of Palestinian Workers Union of Professional Associations Federation of Independent Trade Unions
Con il supporto di: Congress of South African Trade Unions
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