„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
giovedì 12 dicembre 2013
a partire da Orwell - ateneo degli imperfetti di marghera
a partire da Orwell
conversazione conLuigi Vero Tarca
Docente di Filosofia teoretica
Università Ca’ Foscari di Venezia
introduce
Francesco Codello
Laboratorio Libertario
Quello che sta accadendo (caso Snowden, servizi segreti, concentrazione mondiale del potere, guerra infinita, etc.) fa sì che Orwell venga sempre più frequentemente evocato come colui che aveva capito dove era diretto il mondo.
Ma se Orwell aveva ragione, allora qualsiasi tentativo di ribellarsi o anche solo di immaginare un’alternativa è destinato al fallimento. È possibile uno sguardo che, a partire dal riconoscimento della verità della testimonianza orwelliana, sia in grado di attribuire un significato diverso a quello che sta accadendo? Per fare questo è necessario ripensare alla radice il sistema di riferimento filosofico all’interno del quale leggiamo la realtà, e accedere a una lettura “puramente positiva” di essa.
sabato
Luigi Vero Tarca
Luigi Vero Tarca è professore ordinario di Filosofia
teoretica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Allievo di Emanuele Severino, ha elaborato una
prospettiva filosofica basata sulla nozione della pura
differenza. Ha pubblicato, tra l’altro: La filosofia come
stile di vita. Introduzione alle pratiche filosofiche (Bruno
Mondadori, Milano 2003; con R. Màdera); Dare
ragione. Un’introduzione logico-filosofica al problema
della razionalità, Cafoscarina, Venezia 2004);
Quattro variazioni sul tema negativo/positivo. Saggio
di composizione filosofica (Ensemble ‘900, Treviso
2006); A lezione da Wittgenstein e Derrida. Ovvero
come diventa reale un dialogo impossibile (Mimesis,
Milano-Udine 2012); Primum philosophari. Verità di
tutti i tempi per la vita di tutti i giorni (Mimesis, Milano-
Udine 2013; curato con L. Candiotto). Ha inoltre
scritto numerosi saggi, tra i quali ricordiamo qui:
“Tortura, dolore e potere. Per una lettura orwelliana
del tempo presente”, in L. Zagato e S. Pinton (a cura
di), La tortura nel nuovo millenio. La reazione del
diritto, CEDAM, Padova 2010; “Lo spirito della tecnica:
dal potere all’onnipotere”, in Gianluigi Pasquale (a
cura di), Ritorno ad Atene. Studi in onore di Umberto
Galimberti, Carocci editore, Roma 2012; “Il rovescio
del diritto. Può la difesa dei diritti umani comportare
un’ingiustizia?”, in L. Zagato e S. De Vido (a cura di),
Il divieto di tortura e altri comportamenti inumani e
degradanti nelle migrazioni, CEDAM, Padova 2012
sabato 14 dicembre 2013
ore 17,30
Ateneo degli Imperfetti
Via Bottenigo 209 / Marghera VE
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