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venerdì 25 gennaio 2013

L'Inferno - Ali Mukulel

ALL’ATENEO DEGLI IMPERFETTI Ateneo degli Imperfetti Via Bottenigo, 209 30175 Marghera (VE) tel. 327.5341096 VENERDI’ 25 Gennaio alle ore 20,30 L'INFERNO raccontato con le sole parole di Dante. Con Ali Mukulel SCHEDA: L'inferno è la prima delle tre cantiche de La Commedia scritta da dante Alighieri, in cui si racconta di un uomo perso, disperato, ormai sconfitto dai suoi demoni e senza più speranza, che viene salvato dallo spirito del suo poeta preferito, Virgilio, colui che più di tutti gli insegnò attraverso le sue opere ciò che è più caro a Dante. Virgilio gli dichiara che il modo migliore per avere la meglio contro i suoi demoni non è quello di affrontarli direttamente, ma di conoscere l'animo umano in tutte le sue manifestazioni: dalle brutture in cui può cadere fino alle vette di beatitudine che può raggiungere. Armato di ciò che gli è più caro, la Poesia, Dante si addentra nel primo dei tre mondi dove sono raccolte tutte le manifestazioni di debolezze e brutture dell'uomo fino a raggiungerne il centro irradiante. In questa Avventura Dante incontrerà uomini che tengono la loro testa in mano, alberi parlanti, fiamme parlanti, uomini che nel loro tentativo di parlare fanno ribollire la palude nella quale sono immersi, con il loro gorgoglio, Cerbero il cane a tre teste, Medusa, le Erinni, ed altro ancora, fino a incontrare Lucifero, bloccato nel ghiaccio creato da lui stesso: immobile, fisso e alieno a qualsiasi evoluzione. Dante da molta importanza al movimento. Per lui il movimento è la rappresentazione fisica dall'essere vivi. Tutto il racconto è un continuo muoversi, i sentimenti si muovono, non si provano, i pensieri si muovono. Le parole che usa per raccontare spingono il lettore a creare mentalmente l'immagine della situazione in cui si trova Dante in quel momento. Per Dante lo scopo dell'uomo è evolversi, conoscere e imparare. Mi sono sempre domandato se l'Inferno, così coinvolgente e vivo nella sua descrizione, potesse essere raccontato dall'inizio alla fine. Non la recita di un canto preceduta da una sua parafrasi, e nemmeno una lettura. Ma se potesse essere raccontato senza nessuna spiegazione, come ogni racconto pretende. Percorrere il viaggio di Dante con le sue sole parole. Oppure se la lingua sia ormai diventata ostica e aliena a tal punto da essere rilegata solamente nell'ambito scolastico, o con un esperto che faccia da tramite. Certo l'Inferno è pieno di così tanti personaggi che è impossibile conoscerli tutti per chi ascolta. Ma non è forse così per molti dei racconti che ci sono cari? Quante volte sono stati proprio i racconti a spingerci a cercare la storia di questo o quel personaggio? Quindi la domanda unica è: le parole di Dante sono ormai datate, e quindi prima di essere dette debbono essere spiegate,o possono ancora accendere l'immaginario di chi le ascolta? Chi è Ali Mukuel? Ali Mukulel, nato a Padova il 19/12/1972. Diplomato alla scuola di Teatro di Giovanni Poli a Venezia. Ha recitato in: per la Regia di Naira Gonzales: 'Sette uomini di marzapane' per la regia di Adriano: Jurissevich Il cavaliere del pestello ardente. Di Francis Beaumont per la regia di Marinella Anaclerio: Il signor di Poursegnac di Molier per la regia momopipdeus: Pierre Rivière per la regia di Virgilio Zernitz: La Mandragola di Macchiavelli. La Venexiana Anonimo. La Moscheta di Ruzzante. Le done de casa soa di Goldoni. La casa Nova di C. Goldoni per la regia di Anton Milenine: Il libro di Giobbe ( studio pedagogico sull'attore e messa in scena. I giocatori di gogol. All'uscita del teatro di Gogol per la regia di Ali Mukulel: Idolori del giovane Werther di goethe (adattamento di Ali Mukulel per progetto Teatro nei locali). Il grande inquisitore da i Fratelli karamazov di Dostoevskij. Memorie del sottosuolo di Dostoevskij. L'Inferno dalla Commedia di Dante Alighieri (pensato come spettacolo itinerante da portare in giro con carretto e asinella) E per la compagnia francese Clochard: ha realizzato la scenografia dello spettacolo “Memorie del sottosuolo” di Dostoevskij per la compagnia francese Clochard. Siete tutti invitati

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