„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
mercoledì 16 luglio 2014
Solidarietà alle compagne e ai compagni della Mensa occupata
Questa mattina alle 11 nella zona universitaria di Padova la polizia ha sgombrato la Mensa Occupata di via Marzolo in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo dell'autorità giudiziaria. I 13 compagni identificati durante lo sgombero sono stati denunciati.
Il sindaco leghista Massimo Bitonci ha subito colto l'occasione per esternare il suo pensiero reazionario: «A nome dell'amministrazione ringrazio le donne e gli uomini della questura e del comando di polizia locale che hanno portato a termine lo sgombero dell'ex mensa di via Marzolo, occupata da gruppi antagonisti. Padova è una città aperta e accogliente, che vuole valorizzare creatività e culture giovanili, anche critiche, ma solo nell'ambito del rispetto delle regole. Regole senza le quali non vi può essere alcuna crescita sociale»
Dovrebbe spiegare il sindaco leghista quali siano le «regole» che hanno permesso all'Università di Padova di chiudere la mensa nel 2010 e di tenerla chiusa per i quattro anni successivi, quale sia la città «aperta ed accogliente» che priva gli studenti di una mensa e di una casa dello studente mentre l'Ente Regionale per il Diritto alla Studio e l'Università spendono centinaia di migliaia di euro in una causa tra loro per decidere chi ne sia proprietario e chi debba affrontare le spese necessarie a riaprirla.
Dovrebbe spiegare il sindaco leghista quale tipo di «crescita sociale» rappresenti una mensa ristrutturata nel 2005 che viene chiusa dopo solo 5 anni per un danno strutturale senza che nessuno paghi per lo scempio di denaro pubblico.
Ma le uniche regole che interessano al sindaco leghista sono quelle che servono a disciplinare chi sta in basso.
I padroni della città possono invece dormire sonni tranquilli. Per loro evidentemente non ci sono regole da rispettare. Da questo punto di vista il sindaco leghista Bitonci è degno erede dei suoi predecessori.
Tutta la nostra solidarietà ai compagni e alle compagne che nel gennaio di quest'anno avevano occupato l'ex mensa Marzolo restituendola alla città e che oggi sono in mobilitazione contro lo sgombero.
Rete dei Comunisti - Padova
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