„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
per giulio
venerdì 18 luglio 2014
No all'Accordo Alitalia: convocare immediatamente il direttivo nazionale cgil
Chiediamo la convocazione immediata del direttivo nazionale cgil sulla vicenda Alitalia. La firma di Susanna Camusso sull'accordo cosiddetto di contenimento dei costi per i lavoratori Alitalia salvi dai licenziamenti e' di una gravità inaudita. Il no cgil al piano licenziamenti viene sconfessato dall'accettazione dell'operazione truffaldina che divide in due lavoratori e affari della CAI Alitalia, da una parte esuberi e debiti dall'altra i restanti lavoratori a cui, particolare non indifferente , vengono tagliate le retribuzioni con accordo sindacale. Uno la cgil lo contesta perché non prevede la cassa integrazione per la conservazione dei posto di lavoro e non lo firma, l'altro che riduce gli stipendi lo firma. Così facendo si realizza il capolavoro di accettare un precedente devastante per le condizioni dei lavoratori per la gestione di tutte le vertenze a difesa dell'occupazione e dei diritti. Un tracollo che si spiega solo con l'accettazione supina dell'austerità sul terreno sociale.
Susanna Camusso ha deciso di accompagnare il processo di riduzione generalizzata di pensioni e salari e dell'occupazione in totale sintonia con quello che il governo Renzi persegue sul piano politico in ossequio alle politiche della UE. Di questo si deve discutere in Cgil. Se la via italiana di fronte alla crisi e' far pagare ai lavoratori i costi lo si deve dire esplicitamente. L'accordo del 10 gennaio e' andato in mille pezzi, la Uil non firma il taglio delle retribuzioni Alitalia e grida alla violazione delle regole democratiche chiedendo il referendum!!! Resta solo la pratica della contrattazione che restituisce salari e diritti. contrasteremo con ogni mezzo il sindacalismo della miseria. Si riunisca subito il direttivo e si decida. Bisogna ritirare la firma.
Sergio Bellavita
Portavoce area "il sindacato e' un'altra cosa - opposizione Cgil"
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