Piazza Fontana: una strage senza colpevolidalla realtà al "romanzo di una strage"
ne discutiamo con
Luciano Lanza giornalista, compagno di G. Pinelli nel gruppo "Ponte della Ghisolfa", autore del libro Bombe e segreti
Claudia Pinelli figlia di Giuseppe Pinelli
introduce
Francesco Codello
Laboratorio Libertario
sabato 14 aprile 2012
ore 17,30
Ateneo degli Imperfetti
Via Bottenigo 209 / Marghera VE
12 dicembre 1969:
strage alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano, 17 morti e quasi 100 feriti.
15 dicembre 1969:
l’anarchico Giuseppe Pinelli viene defenestrato dal quarto piano della questura di Milano.
Le indagini della polizia sono a senso unico: il colpevole è Pietro Valpreda con gli anarchici complici, ma una grande controinformazione contesta fin da subito queste falsità.
43 anni dopo un film, "Romanzo di una strage", riapre la discussione in modo contraddittorio. Che cosa c’è di vero e di falso nel film, quanto verosimile è il racconto che ne fa il regista, chi era veramente il commissario Luigi Calabresi e che ruolo ha avuto nell’intera vicenda, che cosa resta da accertare di questa strage, dopo le conclusioni del giudice Salvini, che continua a segnare drammaticamente la nostra storia? Queste sono alcune delle domande che verranno dibattute nel corso dell’incontro.
Di certo quel tragico 12 dicembre segna la fine di un periodo di grandi rivolgimenti culturali iniziato nel ’68 e contemporaneamente l’inizio di una delle fasi più critiche dell’Italia repubblicana. Ma in questa storia ci sono vittime e carnefici, ben distinti, non dimentichiamolo.
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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