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per giulio

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venerdì 23 ottobre 2009

LE SCARPE DEI SUICIDI

al Prefabbrikato Pordenone

Via Pirandello, 22 - quartiere Villanova

GIOVEDI 29 OTTOBRE

alle 19.30 aperitivo + CENA
(su prenotazione http://it.mc258.mail.yahoo.com/mc/compose?to=info@zapatapn.org cell 3334866588)

ore 20.45
presentazione del libro

LE SCARPE DEI SUICIDI

ci sarà l’autore
Tobia Imperato
Il 5 marzo 1998 a Torino vengono arrestati tre anarchici che abitavano la Casa di Collegno. Lo squat viene chiuso dalle autorità. Contemporaneamente vengono attaccate altre due case occupate.
Edoardo Massari (Baleno) Maria Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero sono accusati dal PM Maurizio Laudi di essere gli autori di alcuni attentati, avvenuti in Val Susa, contro i primi cantieri del Treno ad Alta Velocità.
I tre arrestati si dichiarano estranei alle accuse avanzate nei loro confronti.
Immediatamente nasce un vasto movimento di protesta contro la montatura di giudici Ros e Digos, che si estende anche in altre città. Decine e decine di persone vengono intimidite, pestate, inquisite, denunciate, processate e condannate.
Televisioni e giornali, di destra e di sinistra scatenano una canea mediatica volta alla criminalizzazione dei posti occupati torinesi e degli occupanti. Gli squatter diventano il nuovo “mostro da debellare”.
Il 28 dello stesso mese Edoardo Massari muore impiccato nel carcere delle Vallette. L’11 luglio successivo muore nell’identico modo anche Soledad Rosas, lei pure in stato di detenzione.
Nel gennaio 1999 Silvano, unico sopravvissuto all’inchiesta di Laudi, è condannato a 6 anni e 10 mesi dal giudice Franco Giordana. Verrà liberato solo nel marzo 2002 dopo quattro anni di detenzione, in seguito alla sentenza della corte di cassazione che riconoscerà l’inconsistenza delle prove relative all’associazione eversiva (art. 270 bis).
Ora che gli abitanti della Val Susa sono “avvisati”, decolla il progetto del treno veloce. A contrastare i programmi ultramiliardari e altamente nocivi del potere, sono solo i pazzi ed i sovversivi. E finiscono male.
Seppelliti i morti, gli Assassini - premiati dallo Stato - vorrebbero dimenticare…
seguirà dibattito

a cura del Circolo Libertario E. Zapata

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