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mercoledì 14 dicembre 2016

La caduta di Aleppo Est

Polat Can*
13 dicembre 2016
Aleppo Est è caduta oggi, ma guardando alle ragioni che hanno portato a questa caduta ci si accorgerebbe che essa non era inevitabile a causa della maggiore forza dell'esercito del Baath e dei suoi alleati rispetto alle fazioni islamiste, bensì in ragione di decine di fattori che dalla prima caduta nel 2012 hanno portato a questa seconda caduta della città oggi.
La prima caduta avvenne velocemente, presto ed in modo disorganizzato, mentre questa seconda caduta è giunta tardi, è stata dolorosa e distruttiva; in altre parole: la prima caduta è stata propedeutica alla seconda.
Primo: occorre ricordare che i rivoluzionari criticavano gli abitanti di Aleppo per la loro non partecipazione alla rivoluzione contro il regime Baath, senza riuscire a capire che Aleppo è città di commercio e di industria che necessita di sicurezza, stabilità e di vie di comunicazione aperte.
Secondo: Aleppo è divisa in due distretti; Aleppo est ed Aleppo ovest che non è solo una divisione geografica ma anche sociale e culturale. Aleppo Est è la città dei poveri, dei devoti e pii Sunniti, dei Curdi che vengono dai villaggi di Kobane e Afreen e anche dei Turchi. Uno spezzone di classe lavoratrice povera impiegata nel settore edile e tessile. Dall'altra parte, Aleppo Ovest è la città della classe media e dei dipendenti pubblici, dei ricchi e dei proprietari terrieri che non hanno interesse alcuno per gli slogan politici, vogliono solo la stabilità per prosperare con i loro affari.
Terzo: ad Aleppo ci sono distretti a maggioranza cristiana (Armeni, Assiri, …ecc.) che non hanno mai nutrito simpatia per gli slogan islamisti che hanno deviato la rivoluzione fin dal 2012 e inoltre sono sempre stati diffidenti verso i rivoluzionari che venivano dai villaggi.
Quarto: ci sono i distretti a maggioranza curda, specialmente  Al Ashrafia e Boustan Al Pasha che sono stati i primi a combattere e ad espellere le forze del regime ed i loro teppisti “Shabeeha” nella primavera del 2012 ma che però erano diffidenti verso gli slogan ultra-nazionalisti e sciovinisti dell'opposizione e dei suoi alleati armati supportati dal nemico storico dei Curdi: la Turchia.
Quinto: la caduta di Aleppo Est nel 2012 non fu dovuta a dinamiche interne o a moti autonomi, fu invece l'esito dell'occupazione di forze provenienti da villaggi a nord di Aleppo  (Andan, Hritan, Azaz and Hian)
Sesto: le fazioni islamiche attaccarono e distrussero importanti famiglie e tribù di Aleppo Est con la conseguenza che molti abitanti preferirono allearsi con il regime.
Settimo: una volta che le fazioni islamiche ebbero preso il controllo di Aleppo est, rubarono e saccheggiarono tutto per portarlo in Turchia e rivenderlo a prezzi stracciati, provocando così la distruzione dell'economia e delle opportunità di lavoro su cui gli abitanti contavano per la loro esistenza.
Ottavo: l'opposizione armata era divisa in tante fazioni in conflitto tra di loro per accaparrarsi le spoglie dei saccheggi e dei furti nelle industrie. Queste fazioni erano sparpagliate in base alla loro identità ideologica, politica, geografica o religiosa, oltre che in base alla loro lealtà verso alcuni Stati, verso alcuni partiti politici o verso specifici personaggi.
Nono: la penetrazione di queste fazioni islamiche all'interno di Aleppo e nel corpo dell'opposizione armata impose un nuovo stile di vita agli abitanti ed alle altre fazioni. Il controllo assunto da “Ahrar Al Sham” e da “Al Nusra” ha dato al regime di Assad ed ai Russi l'opportunità e la legittimazione per distruggere la città ed uccidere i suoi abitanti.
Come già detto, la seconda caduta di Aleppo Est ha degli aspetti comuni con la prima caduta. Ma come mai Aleppo è caduta nonostante la presenza di decine se non di centinaia di fazioni con tonnellate di armi provenienti dalla Turchia nonchè finanziate dai Sauditi e dal Qatar e con una propaganda mediatica sulla costituzione di una comune centrale operativa di tutte le fazioni accompagnata da minacce e promesse, insomma perchè Aleppo è caduta?
Primo: per le divisioni tra le diverse fazioni basate sul quale Stato sponsor e sugli interessi di certi Stati nella guerra.
Secondo: perchè il controllo assunto dalle fazioni estremiste islamiche, specialmente da al Quada, aveva appannato l'immagine della resistenza armata globale specialmente in Occidente.
Terzo: Venditori ambulanti, mercanti di pecore e di orzo sono diventati strateghi militari che decidevano i piani militari e comandavano le spedizioni tattiche e strategiche e in seguito sono diventati signori della guerra e dell'autorità locale sottratta ai loro sottomessi.
Quarto: queste fazioni islamiche non combattevano contro il regime, ma per 4 anni hanno fatto guerra contro i Curdi su “Sheikh Maksoud” (Monti Sida) assediando centinaia di migliaia di Curdi ed Arabi, bombardandoli con ordigni chimici e gas, impedendo i rifornimenti di cibo e di medicinali. Secondo me questa è stata la causa più importante della caduta dell'opposizione armata come pure della caduta di Aleppo Est.
Quinto: la resistenza armata era diventata de facto un'agenzia dei servizi segreti turchi che prendeva ordini da questi padroni e la stessa guerra dei Monti Sida fu fatta su ordine della Turchia.
Sesto: le fazioni dell'opposizione hanno iniziato a combattersi l'un l'altra commettendo atrocità contro i civili, tra di loro e contro i Curdi ed i cristiani, al pari di quello che aveva fatto l'ISIS. Hanno massacrato ed ucciso i civili nelle strade, fatto rapimenti e distrutto chiese, preso di mira i Curdi.
Settimo:  a causa delle lotte intestine tra queste fazioni armate, il regime è stato in grado di conquistare “Al Nobel” e “Zahraa” per disconnettere Aleppo da “Azzaz” e dai villaggi settentrionali ed orientali legati alla Turchia.
Ottavo: Molte fazioni della resistenza armata hanno abbandonato le loro posizioni verso il regime dopo il memorandum di intesa russo-turco, per cui il regime ha potuto assediare ed attaccare Aleppo Est.
Nono: la Turchia e l'opposizione siriana in Turchia hanno ingannato la resistenza armata facendole credere un sostegno incondizionato della Turchia nella guerra contro il regime ed un supporto nei negoziati col regime che significava vittoria. La resistenza armata ha creduto a queste bugie ed è rimasta sotto gli isterici bombardamenti russi e del regime senza fare alcun passo avanti sul terreno.
Decimo: i servizi segreti turchi hanno usato la resistenza armata per i loro interessi e l'hanno sostenuta per impossessarsi dell'Accademia Militare  “Ramosa” e della Via per Damasco prima della visita prevista di Erdogan in Russia in modo da metterlo in una posizione di forza nei negoziati con Putin, ma dopo l'incontro Erdogan ha ordinato la fine delle operazioni militari turche ad  Aleppo.
Undicesimo: nel periodo in cui l'opposizione armata stava guadagnando posizioni in Aleppo Ovest, tagliando la Via per Damasco, Erdogan ordinò loro di laciare Aleppo per dirigersi verso Jerablus. Questa manovra è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso portando alla loro sconfitta ed alla vittoria del regime.
Dodicesimo: invece di dirigersi verso Damasco e far cadere il regime di Assad, le migliaia della resistenza armata si diressero verso Sheikh Maksoud, Afreen, Jerablus ed Al Bab per combattere contro il Libero Esercito di Siria e contro i Curdi, obbedendo agli ordini della Turchia.
Tredicesimo: un paio di anni fa, si tenne un incontro tra decine di fazioni che portò all'abbandono dei loro campi di battaglia per dirigersi contro le città curde per occuparle, ma l'esito fu la loro sconfitta a Sere Kaniye, Ramaylan, Qamishlo, Gre Spi a Afrin.
Non solo Aleppo Est è caduta, ma è completamente distrutta. L'economia del maggiore centro economico del Medio Oriente ed uno dei più antichi nel mondo è del tutto distrutta. La caduta di Aleppo Est è la fine del progetto della resistenza armata e dei loro sostenitori turchi, è la caduta dell'Islam politico e della Fratellanza Musulmana, è la caduta delle manovre dello Stato turco e dei suoi mercenari, è la caduta di tutte le forze che hanno attaccato il popolo curdo. L'ho detto e lo ripeto “nessuno riuscirà ad opporsi ed a combattere contro il popolo curdo”.
Infine, l'unico progetto perseguibile è il vero progetto laico e patriottico del popolo curdo, il progetto delle Forze Democratiche Siriane e delle Unità di Difesa del Popolo. Solo un progetto democratico e federalista può ergersi contro l'ISIS e contro i tutti i dittatori per assicurare libertà al Kurdistan ed alla Siria.
(traduzione a cura di AL/fdca - Ufficio Relazioni Internazionali)
*Polat Can è uno dei membri fondatori delle YPG e addetto alle pubbliche relazioni con i media occidentali per anni.

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