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venerdì 30 settembre 2016

Bobo Makhoba , compagno africano , la terra ti sia lieve , la tua bandiera la nostra

Con tristezza abbiamo appreso della dipartita del compagno Bobo Makhoba di Soweto lo scorso giovedì 29 settembre, all'età di 41 anni, dopo una lunga malattia. Lascia suo figlio, a cui esprimiamo la nostra più forte vicinanza e le nostre condoglianze, unitamente al resto della famiglia, agli amici ed ai compagni.

Bobo è stato uno dei fondatori della ZACF ma anche uno degli originari elettricisti guerriglieri per la campagna Operation Khanyisa del Comitato di Crisi per l'elettricità di Soweto, che riallacciava illegalmente la corrente elettrica nelle migliaia di case in cui veniva tagliata per morosità– costringendo Eskom, l'azienda di stato per l'energia elettrica, a condonare gli arretrati a migliaia di abitanti di Soweto.



(il compagno Bobo che fa un comizio nel corso della manifestazione del “Reclaim June 16” a Soweto, nel 2009.)















 Nato a KwaNongoma nel KwaZulu Natal, Bobo cominciò a fare politica ed a lottare già alle scuole superiori, dove entrò nella Pan African Students Organisation.
Partecipava ai movimenti sociali ed alle lotte nel territorio quando aderì al SECC [Soweto Electricity Crisis Committee], appena fondato nel 2000, dove poi divenne responsabile dell'organizzazione e quindi coordinatore.
Si avvicinò all'anarchismo nel 2002 durante le mobilitazioni contro il vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e fondò subito il Shesha Action Group (SAG). A Dlamini, a Soweto – dove Bobo viveva – il SAG gestiva un gruppo di studio ed un orto di quartiere, e siccome lui come alcuni altri era attivo nel SECC e nei movimenti sociali, il SAG fu uno dei collettivi che fondarono la ZACF nel 2003.
Purtroppo il SAG non ebbe vita lunga, i suoi attivisti si sparpagliarono e Bobo si avvicinò al marxismo ed aderì ad una piccola organizzazione trotzkysta, ma abbiamo sempre avuto rispetto reciproco e buone relazioni. Anche se ci si vedeva poco negli ultimi anni, eravamo sempre felici di stare con lui nelle manifestazioni, dove ci chiedeva  la bandiera rossa&nera da sventolare, oppure al Careers Centre a Soweto, dove c'è la sede del SECC.
Il compagno Bobo Makhoba sarà ricordato come un tenace militante della classe lavoratrice che credeva nell'azione diretta e nell'organizzazione di base, dando un notevole contributo sia alla ZACF, soprattutto per il modello di organizzazione nei quartieri popolari  adottato nei primi anni 2000, sia alle lotte della classe lavoratrice nera in Sud Africa.
E' di nostra consolazione sapere che Bobo non avrebbe voluto che piangessimo la sua morte, bensì che intensificassimo i nostri sforzi nella lotta degli sfruttati e della maggioranza oppressa contro il  capitalismo.

Per i nostri compagni morti non un minuto di silenzio – ma una vita vissuta nella lotta!
Lunga vita allo spirito indomito del compagno Bobo, lunga vita!

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