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per giulio

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venerdì 3 febbraio 2012

ACQUA PUBBLICA / AL VIA LA CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE

ACQUA
PUBBLICA / AL VIA LA CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE
Autoriduciamo
le bollette per rispettare il referendum
Tra
questo e il prossimo week end, con mobilitazioni diffu­se, azioni
comunicative e presenza in tutti i territori, il Forum italiano dei
movimenti per l'acqua lancerà ufficialmente in tutto il Pae­se
la campagna di "obbedienza civi­le". Sarà obbedienza
civile perché proponiamo a tutte le donne e gli uomini del Paese di
obbedire al vo­to espresso nel giugno scorso dal popolo italiano,
attivandosi in pri­ma persona e collettivamente per contrastare
l'illegittimità delle tarif­fe applicate da tutti i gestori e
pre­tendere il giusto pagamento della tariffa sull'acqua.
Spiegare
di cosa si tratti è molto semplice. Lo scorso giugno, oltre 26
milioni di donne e uomini di questo Paese, attraverso un doppio sì
al voto referendario, hanno aper­to la strada alla
ri-pubblicizzazione
della
gestione del servizio idrico e, abolendo dalla tariffa la cosiddetta
"adeguata remunerazione del capi­tale investito", hanno
stabilito che sull'acqua non possano essere fatti profitti. Su questo
punto la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 26/2011 di
ammissione del quesito referendario, ha stabilito come l'esi­to
positivo del pronunciamento po­polare fosse immediatamente
ap­plicabile. Tuttavia, utilizzando le motivazioni più
stravaganti, a otto mesi dal referendum, nessuna isti­tuzione
locale e nessun ente gesto­re ha ancora applicato la riduzione
della tariffa (per una percentuale che varia tra il 12 e il 25% da
territo­rio a territorio), come previsto dal voto della
maggioranza assoluta del popolo italiano. Si tratta di un gravissimo
attacco alla democrazia che, al pari delle normative approvate dal
preceden­te governo Berlusconi e dall'attuale governo Monti in
tema di liberaliz­zazione dei servizi pubblici locali, vuole
affossare nei fatti la volontà popolare, che da sempre afferma
l'acqua come bene comune e dirit­to umano universale e reclama
una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico integrato.
Dopo
aver per decenni propa­gandato il mantra "privato è bello",
oggi i poteri forti dei grandi capitali finanziari, resisi
drammaticamente conto della perdita di consenso alle politiche
liberiste, giocano la carta del "privato è ineluttabile",
facen­dosi scudo della crisi e delle cosiddette esigenze dei
mercati. Temo­no in realtà la fine di un business garantito,
legato al fatto che l'ac­qua è un bene essenziale alla vita
stessa delle persone e dunque con un consumo mai comprimibile, an­che
in tempi di drastico abbatti­mento dei redditi e delle
condizio­ni di vita delle persone. Di fronte ad istituzioni
pubbli­che a tutti i livelli succubi degli inte­ressi delle
multinazionali e del siste­ma finanziario, il popolo dell'acqua
ha deciso di lanciare questa nuova mobilitazione per il rispetto del
vo­to referendario e per la riappropria­zione sociale dei
beni comuni e del­la democrazia. La campagna, già partita con
successo in alcune città (Arezzo, Genova, Roma etc.), chie­derà
a tutti i cittadini, utenti singoli o condominiali, di restituire al
mit­tente le bollette che non prevedano la decurtazione della
quota relativa alla remunerazione del capitale in­vestito (i
profitti), dichiarando la propria volontà di ricalcolare la ta­riffa
e di pagarne solo la parte legit­tima, nonché chiedendo il
rimbor­so di quanto sinora versato in ecces­so. Per poter
fare questo, verranno attivati in ogni paese, quartiere, mu­nicipio,
città, sportelli di consulen­za e di supporto legale da parte
dei comitati per l'acqua, mentre ogni informazione è già oggi
accessibile sul sito www.acquabenecomune.org.
Sarà
una nuova campagna dal basso, cui tutte le donne e gli uomi­ni
del Paese potranno partecipare direttamente per dire ancora una volta
a lor signori che il nostro voto va rispettato, che l'acqua e i beni
co­muni non sono un debito e che la democrazia è affare troppo
serio per lasciarla in mano a un gruppo di professori con laurea in
pensiero unico del mercato.
*
Attac Italia - Forum italiano dei movimenti per l'acqua.

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