Mercoledì 01 Luglio 2009 14:11
Per la manifestazione del 4 Luglio, come anarchici e anarchiche di questa Rete riteniamo di muovereuna grossa critica all'organizzazione, alla gestione e alla conduzione del movimento "No Dal Molin".Dopo le prime tre grandi manifestazioni nazionali, alle quale gli anarchici hanno apportato un rilevante contributo di partecipazione e solidarietà, abbiamo assistito ad un direzionamento filoistituzionale del movimento da parte di aree riconducibili, in Veneto, ai seguaci ideali di Toni Negri.Prendono, di volta in volta, denominazioni diverse: "tute bianche","disobbedienti", "no global", "verdi" ecc. ma restano comunque gruppi che sovradeterminano e canalizzano la voglia di rivolta, soprattutto giovanile, in percorsi istituzionalizzati ed elettoralistici.Nessun problema fino a quando si tratta semplicemente di scelte di campo diverse, quello che non possiamo accettare è come quest'area politica sfrutta, ignora o discrimina l'anarchismo secondo il tornaconto politico del momento, come streghe per l'inquisizione o per "far numero".Non e' nelle nostre pratiche trasformare il conflitto in spettacolo, tantomeno in presenza di folle di anziani e bambini: non abbiamo bisogno di voti o comparse...La nostra azione e' quotidiana, basata sull'autorganizzazione sociale: ognuno ne e' responsabile, e molti nostre compagne/i pagano a tutt'oggi le conseguenze repressive per questa scelta sovversiva di vita.Per tali motivi pochi anarchici parteciperanno alla manifestazione, e chi lo fara' sara' per ribadire che l'antimilitarismo non e' campo di campagne elettorali, tantomeno teatrino per spettacolarizzare la volontà d'egemonia di certi movimenti.Con la nostra libertà non si gioca
Rete di comunicazione anarchica "Aranea"
http://www.autistici.org/aranea/
„La parola comunismo fin dai più antichi tempi significanon un metodo di lotta, e ancor meno uno speciale mododi ragionare, ma un sistema di completa e radicaleriorganizzazione sociale sulla base della comunione deibeni, del godimento in comune dei frutti del comunelavoro da parte dei componenti di una società umana,senza che alcuno possa appropriarsi del capitale socialeper suo esclusivo interesse con esclusione o danno dialtri.“ Luigi Fabbri
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