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venerdì 21 settembre 2012

David Gaber: "La democrazia viene da Occupy"

David Gaber: "La democrazia viene da Occupy" .....Per un radicale cambiamento sociale occorrono strategie di potere duali, tese a creare istituzioni autonome, forme di democrazia reali che prefigurino il futuro. La questione è sempre: come atteggiarsi rispetto allo stato, al potere costituito? Possiamo distinguere tra quattro possibili modalità d'azione. La prima è quella di Sadr-City, il quartiere di Baghdad, assai praticata nel Medio oriente. Si comincia con innocue iniziative caritative, magari una clinica ostetrica. Poi si crea una milizia armata per proteggere queste istituzioni. Poco a poco si controlla una porzione di territorio, e la milizia punterà a farsi cooptare nello stato. Non mi sembra un metodo raccomandabile. Un secondo modello, imperniato su una strategia di negoziazione, si pratica nel Chiapas. Gli zapatisti, con limitate azioni insurrezionali a cui fanno immediatamente seguire un «cessate il fuoco» e l'offerta di trattative, hanno potuto creare strutture di democrazia di base per negoziare con lo stato. Ma le particolari condizioni del conflitto in Chiapas difficilmente potranno riproporsi altrove. La terza opzione è quella di El Alto, città dove si possono bloccare tutte le vie d'accesso alla vicina La Paz, sede del governo boliviano. Se gli abitanti, indios organizzati in consigli di vicinato, sbarrano le strade, il governo è con le spalle al muro. Così nel 2003 e nel 2005 hanno costretto a dimettersi due presidenti della repubblica, fino all'elezione di Evo Morales. Se si sentissero traditi, potrebbero sempre cacciare il governo con un'insurrezione. Se avessimo negli Usa un simile potere d'interdizione, anche noi potremmo entrare nel gioco politico con nostri candidati. Ma siamo ben lontani dall'averlo. Resta il quarto modello, sperimentato in Argentina nel pieno della crisi del debito, col cacerolazo del dicembre 2001: la pura e semplice delegittimazione del potere. La folla gridava: Que se vayan todos, se ne vadano tutti, i politici, i banchieri, il Fondo monetario. Pure negli Usa tre quarti dei cittadini detestano i politici, e li manderebbero a casa. Se si delegittimano le strutture politiche e la classe politica, mentre sorgono istituzioni alternative, anche i politici si vedono costretti a seguire la corrente. In Argentina, a partire dal 2003, è stato un socialdemocratico moderato come Kirchner a imporre al Fmi il taglio del debito. È successo in Argentina, quando i politici non potevano più andare al ristorante per paura di essere riconosciuti. E credo possa di nuovo succedere adesso, in Grecia. Delegittimare il sistema politico non basta però per emanciparsi. Certo, non basta. Perciò insisto su strategie di dualismo di potere. Senza istituzioni alternative, forme di democrazia diretta, che prefigurino un'alternativa, non si costruisce una svolta..... http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8535/

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